12° Stazione. Gesù muore in croce.


Pres: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Lett: Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia”.  E Gesù, emesso un alto grido, spirò.


Com: Signore, la croce per noi è il luogo dove muore la vita, per Te dove rinasce. Portare la croce con Te significa camminare verso la pienezza della vita. Di fronte al peccato che domina il mondo, Tu offri al Padre una vita di ubbidienza e così ci riconcili. Proprio per questo la tua croce diventa “segno” di liberazione. “Nessuno ha un amore più grande di chi dona la vita per i suoi amici”. In Te, amore crocifisso ma vincitore, possiamo incontrare veramente la pienezza della nostra libertà.  


V. G.: Alle invocazioni proclamiamo: Signore, a te affidiamo la nostra vita.    


Lett: Signore, nel momento della morte hai proclamato la fiducia più profonda nel Padre. Sostieni la nostra fede nel momento supremo della vita. Per questo proclamiamo:     

Tutti: Signore, a te affidiamo la nostra vita.     


Lett: Signore, il tuo modo di morire ha reso evidente ad un pagano la tua natura divina. Aiutaci nel momento ultimo della nostra libertà a proclamare che un grande amore ci attende. Per questo proclamiamo:  

Tutti: Signore, a te affidiamo la nostra vita.   


Lett:  Signore, il morire con Te è diventato un ritorno alla casa del Padre. Donaci il coraggio di buttarci tra le tue braccia. Per questo proclamiamo:    

Tutti: Signore, a te affidiamo la nostra vita.   


Pres: Signore, il peccato ha elaborato strumenti di sofferenza e morte. Tu li trasformi in possibilità di riconciliazione e vita. Rendici consapevoli che morire nell’amore e per amore è grazia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.


Santa madre, deh voi fate

Che le piaghe del Signore

Siano impresse nel mio cuor.


Di dolori quale abisso!

Presso, o Madre, al Crocefisso,

voglio piangere con te.