14° Stazione. Gesù è posto nel sepolcro.


Pres: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

Tutti: Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.


Lett: “Giuseppe d’Arimatea depose il corpo di Gesù in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato” (Lc 23, 53-54). “Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro” (Mc 15, 46). “Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi profumati” (Lc 23, 55-56).


Com: Sembra che anche per Gesù si compia quello che costatiamo ogni giorno: la vita termina con la morte con tutti i suoi rituali. Non c’è nulla che attesti che non sarà così se non la sua parola: Dopo tre giorni risorgerò. Come dare credito a questa parola? Sarà solo la Pasqua che permetterà di rileggere i “segni” che aveva compiuto e lì avviene il ricordo, la memoria che sfocerà nell’Eucaristia.


Lett: Alle invocazioni rispondiamo: Dov’è, o morte la tua vittoria?


Lett: Con Gesù la morte non è più il luogo dell’estrema solitudine ma la possibilità dell’incontro pieno e definitivo con il Padre. Signore, vogliamo morire con Te per risorgere con Te. Per questo ti preghiamo.

Tutti: Dov’è, o morte la tua vittoria?


Lett: La morte è il frutto del peccato e viene distrutta dall’amore di chi muore per amore. Signore, liberaci dalla morte eterna. Per questo ti preghiamo.

Tutti: Dov’è, o morte la tua vittoria?


Lett: Dove è abbondato il peccato è sovrabbondata la grazia. La tua morte, Signore, ci doni la forza di affidarci sempre di Te. Per questo ti preghiamo.

Tutti: Dov’è, o morte la tua vittoria?

 

Pres: Donaci, o Padre, di unirci nella fede alla morte e sepoltura del tuo Figlio per risorgere con lui alla vita nuova. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Santa madre, deh voi fate

Che le piaghe del Signore

Siano impresse nel mio cuor.


Oh Madonna, oh Gesù buono, 

Vi chiediamo il grande dono

dell’eterna gloria in ciel.