La valutazione serve in primo luogo per mettere in atto interventi didattici, per essere sempre essere informati su come i bambini avanzano nell’apprendimento e per poter eventualmente proporre attività mirate a garantire il massimo sviluppo delle loro abilità.

La funzione principale della valutazione è regolare il processo educativo, il quale implica direttamente l’azione del docente e la sua flessibilità nel cambiare le strategie, i contesti e le relazioni che consentano al bambino di migliorare costantemente.

L’osservazione di come le attività di lettura sono svolte in classe è il punto di partenza per ottenere informazioni utili ed eventualmente regolare o modificare l’azione educativa. Si analizza sia cosa i bambini fanno, dicono o provano quando vengono coinvolti nell’attività di lettura, e cosa sono in grado di produrre quando interagiscono con una persona più competente che li aiuta, pone loro domande o dà loro un consiglio.

È difficile realizzare strumenti che aiutino a fare inferenze riguardo i processi cognitivi che avvengono nei bambini, dal momento che, come abbiamo visto, la lettura non è la somma di abilità o strategie, bensì l’integrazione di tutte queste, che permette il progresso nell’apprendimento.

In sintesi, mostriamo alcuni degli strumenti di valutazione che favoriscono la continua regolazione del processo di apprendimento alla lettura:

• Osservazione delle line guida riguardo aspetti da guardare in relazione al gruppo di bambini e al processo di lettura.

• Le produzioni dei bambini: dettati, testi a tema libero, appuntamenti, messaggi per gli adulti e per i coetanei.

• Il diario di classe che aiuta gli insegnanti a riflettere sull’azione didattica e come portare avanti il processo educativo.

• Interviste con il bambino e la famiglia per individuare i bisogni e poterli accompagnare lungo il processo educativo iniziato formalmente a scuola, ma che è parte della loro vita fin dalla nascita.

1. Emergente (3-6).

2. Iniziale (6-9).

3. Progredito (9-12).