Produzione del vetro
Il vetro si ottiene fondendo della sabbia e la facendola raffreddare. Se metti solamente sabbia, dovrà arrivare a temperature anche dei 1800 gradi Celsius. Ma se aggiungi un 15% circa di soda in forma di carbonato solfato, basterà arrivare a 1500-1550 gradi circa.
Raffreddamento del vetro
Una volta che è fuso, che cosa succede? Si fa raffreddare il tutto. Si tratta di un raffreddamento calibrato relativamente veloce e, proprio perché è veloce, gli atomi non hanno tempo di ordinarsi e formare dei minerali che sono strutture appunto ordinate. Nel vetro, se ci fai caso, non ci sono minerali e infatti si definisce amorfo, senza forma, senza ordine.
Vetri oscurati
I vetri oscurati delle macchine come si ottengono? I vetri fumé si ottengono aggiungendo un pigmento oscuro durante la produzione. (tipo il pan di spagna scuro a cui aggiungi il cacao e hai fatto).
Lana di vetro
La lana di vetro si fa mescolando del vetro riciclato con della sabbia naturale.
Si mescola e fatto fondere tra i 1300 e 1500 gradi, questo materiale fuso viene trasformato in fibre. Vengono utilizzate delle centrifughe, un po' come avviene per lo zucchero filato.
Poi ci sono una serie di processi che conferiscono le proprietà di isolamento termico e acustico che ci portano ad utilizzare questo materiale.
Vetro temperato
Esistono dei vetri detti temperati o temprati che sono più resistenti di circa sei o sette volte rispetto a quelli normali. Questa resistenza extra si ottiene facendo trattamenti termici o chimici. Nel caso del trattamento termico, si porta la lastra di vetro a 700 gradi circa e si esegue successivamente un raffreddamento istantaneo volto a creare una compressione superficiale in grado di aumentare la resistenza della lastra alle sollecitazioni meccaniche e allo shock termico. Il trattamento chimico prevede invece la sostituzione superficiale degli atomi di sodio con atomi più grandi come quelli di potassio. Questi tendono a incastrarsi sulla superficie del materiale, rendendolo più compatto e più difficile da rompere. Inoltre, i vetri temperati, quando si rompono, si frammentano in pezzi molto piccoli evitando di creare schegge appuntite che sono potenzialmente molto dannose per chiunque si trovi lì vicino.
Vetri antiproiettile
I vetri antiproiettili si ottengono unendo tra di loro più strati, di solito strati di vetro temperato con livelli di materiali plastici. L'alternanza tra questi strati permette di dissipare velocemente l'urto del proiettile o di qualsiasi cosa vada a colpire il vetro. Di solito alla fine si applica uno strato di policarbonato che serve per fermare le eventuali schegge che si producono dall'urto.
Lo spessore di un vetro antiproiettile varia tra i 7 e 76 mm. Lo spessore dipende dalla destinazione del vetro: su una macchina magari bastano 10 mm, se invece andrà su un mezzo blindato che va in guerra allora 50 mm può essere già un buon spessore. Pensate che una delle primissime persone ad avere utilizzato un vetro antiproiettile è stato Al Capone nella sua Cadillac nel 1928.
Swarovski
Sono un vetro pregiato, ma semplicemente con l'aggiunta di piombo. Eh sì, gli Swarovski grosso modo sono come i famosi bicchieri di cristallo che le nostre nonne tengono gelosamente nella credenza. E' presente una percentuale di piombo intorno al 24%. Il piombo è proprio lui che garantisce lucentezza, trasparenza, elasticità e sonorità.
Vetro naturale
Quindi il vetro è solo artificiale o esiste anche in natura? In realtà il vetro esiste anche in natura. Il tipico esempio è l'ossidiana. Questa si forma quando viene emesso del magma che si raffredda molto velocemente a contatto con l'atmosfera. Guarda caso, sia la sabbia che l'ossidiana sono a base di silice.
Trasparenza del vetro
Perché il vetro è trasparente? Diciamo che la trasparenza è relativa. Si tratta della capacità da parte di un materiale di farsi attraversare da raggi di luce. I raggi di luce possono avere frequenze diverse. Ad esempio, quando facciamo una lastra, la nostra pelle è trasparente ai raggi X e quindi vediamo le ossa. La luce visibile però non attraversa la nostra pelle. Quindi, tendenzialmente, i materiali possono essere trasparenti a particolari frequenze di luce, cioè alcune frequenze di luce lo attraversano, altre no. Per quanto riguarda il vetro, la luce visibile lo attraversa, perciò lo vediamo trasparente. Però lo stesso vetro non si lascia attraversare dalla luce ultravioletta. Infatti, se ci mettiamo sotto al sole ma con una lastra di vetro sopra, ci abbronzeremo pochissimo perché una buona parte degli UV non passa.
Come si ricicla il vetro? Prima si separa dagli altri materiali. Poi si divide per colore: trasparente, verde o marrone. Ogni colore ha elementi chimici diversi.
Cosa succede dopo? Il vetro viene macinato in piccoli pezzi che fondono più velocemente. La fusione avviene a temperature molto alte. Il vetro fuso viene modellato in nuove bottiglie o barattoli.
Quanto vetro riciclato usiamo? Oltre il 75% delle bottiglie di vetro sul mercato sono fatte con vetro riciclato. Solo bottiglie e barattoli con i codici GL 70, GL 71 e GL 72 sono riciclabili.
Cosa si fa con il vetro riciclato? Può diventare nuove bottiglie, barattoli o prodotti come la lana di vetro, usata in edilizia.
Conviene riciclare il vetro? Sì! Risparmia energia e riduce le emissioni di CO2.
Cos'è il vuoto a rendere? In alcuni paesi, riporti la bottiglia usata e ricevi un rimborso. La bottiglia viene lavata e riutilizzata.