L'Orto dei semplici

In epoca medioevale, all’interno dei monasteri, l’orto dei semplici (Hortus simplicium) era quella parte riservata alla coltivazione dei semplici, dal latino simplicia, rimedi semplici, termine con cui si indicavano i medicamenti ottenuti da erbe medicinali. Dal XVI secolo gli orti dei semplici iniziarono a sorgere anche all’interno delle università con lo scopo di insegnare agli studenti di medicina a riconoscere le piante con proprietà  terapeutiche.

Nell’Orto dei Semplici sono presenti specie vegetali, spontanee e coltivate, che possono essere utilizzate per diversi scopi: medicinali, erboristici, liquoristici, aromatizzanti, igienici, profumieri e cosmetici. Si tratta di oltre 160 piante appartenenti a 121 specie, riferite a 101 generi di 44 famiglie; di esse le più rappresentate sono le Lamiaceae e le Asteraceae.

Oltre a diverse entità  utilizzate nella tradizione popolare siciliana, trovano posto anche numerose specie considerate dalla moderna scienza erboristica tra le più efficaci. Un’aiuola dedicata alle “verdure spontanee di Sicilia” che uniscono all’interesse alimentare anche quello medicinale in opportune formulazioni.

Le specie sono raggruppate prevalentemente per famiglia. Ognuna corredata da un cartellino che riporta, oltre al binomio scientifico, la famiglia botanica di appartenenza, il nome italiano e le principali proprietà.