Ficus

Il Ficus Magnolioide (Ficus Macrophylla), nota anche come la pianta strangolatrice, è un grande albero sempreverde, nativo dell’Australia. Questo albero monumentale ha un grande bisogno di acqua e di spazio. Una delle sue più evidenti e principali caratteristiche sono le radici aeree. Difatti, gli enormi rami di questo albero non riuscirebbero a sostenere il loro stesso peso. Per questo, i rami stessi, iniziano a far crescere delle radici aeree, che pian piano si allungano verso il terreno. Una volta che queste radici arrivano a terra, si fonderanno fra di esse, diventando un vero e proprio tronco secondario. Visto questo bisogno d'acqua e di molto spazio, l’Orto Botanico è stato costretto a spostare le piante che prima crescevano intorno all’albero, per non rischiare di perderle. Questo ficus viene chiamato pianta strangolatrice proprio perché prende tutta l’acqua e le sostanze nutritive del terreno, sottraendole alle piante vicine.

Tra le meraviglie di Palermo non va trascurato un vero gigante vegetale da ammirare nel cuore dell’Orto botanico. È un’albero… no, una vera selva di alberi nata da un unico genitore dai cui rami discendono decine di radici aeree che, una volta raggiunto il suolo, si sono trasformate in altrettanti tronchi supplementari. Se il perimetro di questo recinto di colonne sfiora agli ottanta metri, l’immensa chioma così sorretta, una volta proiettata sul terreno, misurerebbe circa 1200 metri quadri.

Ficus Benghalensis

Diffusa nel subcontinente indiano. La sua caratteristica più evidente sono le radici aeree che, partendo dai rami e raggiunto il terreno, si trasformano in altrettanti tronchi, allargando così la superficie coperta da ogni albero. Il Ficus benghalensis è un albero sempreverde, perenne, con portamento che si riscontra soltanto in poche specie dello stesso genere: dalla sua ramificazione espansa si dipartono radici aeree, che dapprima assorbono umidità dall’aria, ma quando raggiungono il terreno lo penetrano trasformando i tessuti, di modo che la parte rimasta diviene a sua volta un fusto colonnare munito di radici proprie, pur rimanendo attaccato alla pianta primigenia.

Usi e Tradizioni

Il Ficus benghalensis è simbolo nazionale dell’India ed è considerato sacro. Un esemplare gigantesco fu descritto da Nearco durante la spedizione di Alessandro Magno lungo le sponde del fiume Narmada.

Si dice che sotto un albero come questo Siddhartha Gautama, in seguito noto come Buddha, raggiunse l’illuminazione.

L’albero viene raccolto allo stato naturale per i suoi frutti commestibili e per usi medicinali. Fornisce anche un legname e un materiale per legare.

L’albero oltre ad essere considerato sacro dagli indù è comunemente piantato per scopi religiosi, viene coltivato anche come ornamentale e per fornire ombra lungo le strade così come nei parchi e nei grandi giardini.

I fichi prodotti dall’albero vengono mangiati da uccelli come la myna indiana. I semi di fico che passano attraverso il sistema digerente degli uccelli hanno maggiori probabilità di germogliare e germogliare prima.