Studi condotti in America (Socony ltd) ed in Russia (Scuola di Zankov) hanno individuato la percentuale di acquisizione delle informazioni esterne, per ciascun canale di apprendimento: 83% la vista, 11% l'udito, 3,5% l'olfatto, 1,5% il tatto, 1% il gusto. Questo stato di cose penalizza in partenza i non vedenti e questa situazione è ancor più acuita dall'aggressività della civiltà delle immagini che ha segnato ormai ogni aspetto della vita sociale. Se ciò è vero in senso generale, lo è ancor più in riferimento all'apprendimento didattico. Si capisce dunque quanto importante sia dotare i ragazzi minorati della vista di strumenti idonei a superare le gravi barriere di conoscenza e di comunicazione, ma questi strumenti svolgono a pieno la loro funzione solo se usati sotto la guida esperta dell'insegnante. Ecco quindi il significato di questo corso: fornire al docente, all'educatore, all'operatore, una informazione generale su queste tematiche inerenti l'educazione del minorato della vista. Alcune delle tematiche trattate: l'impatto psicologico, le condizioni di vita e di sviluppo, le cause cliniche, l'orientamento e mobilità, l'attività motoria, la pluriminorazione, le metodologie didattiche, la scrittura, gli strumenti, l'ipovisione, gli aspetti giuridici. A questi contenuti sono stati stati aggiunti 2 moduli riguardanti la riabilitazione e l'integrazione lavorativa e il gioco.