news

21 aprile 2024

Resistere, pedalare, resistere

La tradizionale pedalata di impegno civile toccherà i luoghi degli scioperi locali del ‘43 e del ‘44: si partirà dalle fabbriche cittadine (Linificio, Officine Adda, Officine Gay), per poi proseguire per cascina Cagnola di Galgagnano (ove allalba del 26 luglio 1944 la Guardia Nazionale Repubblicana uccise quattro civili inermi) e concludere l’itinerario al Poligono di tiro di Lodi. Qui il 22 agosto 1944 furono fucilati, dopo essere stati torturati e senza essere stati sottoposti a processo, cinque partigiani (Oreste Garati, Ludovico Guarnieri, Ettore Maddè, Franco Moretti, Giancarlo Sabbioni); il 31 dicembre 1944 altri cinque furono passati per le armi (Pietro Biancardi, Antonio DArco, Giuseppe Frigoli, Paolo Sigi, Ferdinando Zaninelli); l8 marzo 1945, infine, fu assassinato Rosolino Ferrari.


Diventa testimone attivo della memoria: associati a Ilsreco





on line sul canale YouTube Ilsreco

la presentazione della mostra Vignette partigiane, a cura di Pier Luigi Gaspa (Lodi, sala Granata, 19 aprile 2024)

on line alla pagina didattica/materiali

le diapositive della presentazione Per la libertà. La Resistenza nel fumetto, di Pier Luigi Gaspa (Lodi, sala Granata, 19 aprile 2024)


13 aprile 2024

Mostra Vignette partigiane. La Resistenza nei fumetti

Protagonista nella letteratura e nel cinema, la Resistenza non ha ricevuto grande attenzione dal fumetto. Eppure, alcuni fumetti di ambientazione resistenziale sono apparsi in Italia ancora prima di quel 25 aprile 1945 che nell’immaginario collettivo rappresenta la fine della guerra, la sconfitta del fascismo, l’alba della democrazia.

Questo mondo poco noto e variegato è proposto a Lodi dalla mostra Vignette partigiane. La Resistenza nei fumetti, a cura dello studioso Pier Luigi Gaspa in occasione del 25 aprile di quest’anno: venti pannelli che raccontano la storia della Resistenza (e dell’Italia del dopoguerra) attraverso i fumetti, stampati per iniziativa di cinque Istituti per la storia della Resistenza lombardi: oltre a Ilsreco di Lodi, Fondazione Memoria di Milano, Isrec di Bergamo, Imsc di Mantova, Issrec di Sondrio, che li esporranno nei prossimi mesi.

Un approccio alla storia innovativo e stimolante per incontrare l’interesse delle giovani generazioni.

La mostra sarà inaugurata venerdì 19 aprile 2024, alle ore 18.00, nella sala Granata presso la Biblioteca Comunale Laudense. Per la sua valenza storica, l’evento rappresenta un’opportunità formativa per le e i docenti che vi prenderanno parte, ai quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

La mostra sarà visitabile presso la Biblioteca Comunale Laudense dal martedì al sabato dalle ore 9,15 alle ore 18,15 dal 20 aprile all’8 maggio 2024. Le scuole sono invitate!

Diventa testimone attivo della memoria: associati a Ilsreco

Folla di palestinesi vista da un drone israeliano (ansa)

5 aprile 2024

Fantascienza?

Nel 1967 Fred Saberhagen – onesto artigiano di scrittura dell’immaginario – pubblica il primo romanzo della serie Berserker, nome dato a macchine che dopo aver sviluppato una propria intelligenza artificiale percorrono l’universo per sterminare ogni forma di vita.

Nel 2021, con lo pseudonimo Brigadier General Y.S., è pubblicato il libro The Human-Machine Team, nel quale l’autore (comandante di una unità di intelligence israeliana) sostiene la necessità di creare una macchina, ovvero un’intelligenza artificiale, in grado di processare rapidamente enormi quantità di dati per generare migliaia di potenziali «obiettivi» durante gli attacchi militari di una guerra.

L’inchiesta condotta dai siti di informazione israeliani +972 Magazine e Local Call a firma di Yuval Abraham (oggi riportata per intero dal manifesto) dimostra che questa macchina esiste, è denominata Lavander: l’esercito israeliano si è affidato a essa per marcare come sospetti militanti di Hamas fino a 37.000 persone palestinesi, lasciando al controllo umano circa 20 secondi prima di autorizzare il bombardamento delle loro case, per lo più di notte, mentre erano presenti le loro famiglie.


Diventa testimone attivo della memoria: associati a Ilsreco

Ettore Archinti, testimone di Resistenza non violenta, fotografato a Lodi nel 1943

2 aprile 2024

Anche tu puoi diventare testimone attivo della memoria

Associarsi a Ilsreco significa avere a cuore la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

Ventisei anni di attività e di impegno civile: in questi giorni l’Istituto Lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Ilsreco) avvia la campagna associativa 2024. Preservare la memoria, con lo sguardo rivolto al futuro: l’Istituto realizza eventi e iniziative, spesso in sinergia con gruppi, enti e associazioni del territorio, interagisce con le scuole, ha prospettive di crescita e diversi progetti in costante evoluzione.

Grazie all’utilizzo della tecnologia, Ilsreco resta al passo con i tempi, conserva e divulga una quantità consistente di materiali, video, documenti: sono infatti a disposizione il sito (www.ilsreco.it), la pagina Facebook Ilsreco Lodi e l’omonimo canale Youtube.

Chi desiderasse associarsi a Ilsreco può scrivere a ilsreco.lodi@gmail.com oppure inviare un messaggio alla pagina Facebook Ilsreco Lodi. La quota associativa parte da 15 euro.

IBAN: IT46 S056 9620 3000 0000 4813 X28

L’anno di fondazione risale al 1998. Gli intenti e i compiti di Ilsreco sono di valore culturale ed etico: assicurare l’ordinata documentazione del patrimonio storico del Lodigiano relativo alla storia contemporanea, promuovere la conoscenza e lo studio del movimento di Liberazione, nonché la conoscenza dell’età contemporanea nei suoi differenti aspetti, attraverso la raccolta e la conservazione di documenti, gli studi e le pubblicazioni, l’attuazione di programmi didattici, l’organizzazione di eventi.

Associarsi a Ilsreco significa condividere tali obiettivi, sostenere indirettamente le numerose attività, contribuire alla crescita culturale del territorio, avere a cuore la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

Ilsreco dispone di un consistente patrimonio archivistico e librario, ora accolto presso il Liceo statale Maffeo Vegio di Lodi, affinché sia consultabile e fruibile da studiosi e cultori della materia, nonché da docenti e studenti delle istituzioni scolastiche del territorio.

vai alla biografia di Ettore Archinti

27 gennaio 2024, Lodi, la pietra d'inciampo posta in memoria di Luigi Giulio Marzagalli 'Gino' in via Ottone Morena 4

27 marzo 2024

In onore e a memoria dei lodigiani assassinati a Mauthausen

Si è concluso lunedì il viaggio In treno per la Memoria con meta a Mauthausen, al quale hanno preso parte anche studenti, docenti, esponenti delle organizzazioni sindacali del territorio.

A Mauthausen furono diciassette i lodigiani assassinati: erano antifascisti, resistenti, partigiani; il più giovane aveva vent’anni, il più anziano sessanta. Ecco i loro nomi.


  nome                      luogo di nascita         classe   matricola   data di morte

  Francesco Affaba      Salerano al Lambro    1898 61544    4.02.1945

  Celeste Bolognesi      Montanaso Lombardo 1884 58725    16.05.1944

  Enrico Boriani           Codogno                   1925 126075  22.04.1945

  Secondo Brizzi          Sant’Angelo Lodigiano 1901 58747    9.12.1944

  Giuseppe Cecchi        Cornegliano Laudense 1924 113943  26.04.1945

  Annibale Fontanella    Lodi                         1886 57581    3.02.1944

  Mario Galluzzi            Casalpusterlengo        1922             26.01.1945

  Mario Garrini            Lodi                         1896             30.04.1945

  Luigi Gillio                Lodi                         1923 115538  15.04.1945

  Luigi Goretti             Marudo                    1902 108585  24.04.1945

  Angelo Lucca            Zelo Buon Persico      1887 61673    29.11.1944

  Luigi Marzagalli ‘Gino’ Lodi                         1901 52423    22.04.1945

  Giovanni Mirotti         Casalpusterlengo        1912 53428    21.03.1945

  Luigi Pea                  Casalpusterlengo        1897 61714    7.04.1945

  Ugo Rotta                Lodi                         1913             28.02.1945

  Camillo Tonani          Casalpusterlengo        1905 61764    13.04.1945

  Battista Vignoli          Lodi                         1890 61778    27.10.1944

24 marzo 2024, visita al campo di sterminio di Mauthausen (fotografie di Ivano Mariconti)

24 marzo 2024

A Mauthausen

Ai grandi scioperi antifascisti e antinazisti del marzo 1944 seguirono rastrellamenti e arresti: migliaia di lavoratori e lavoratrici furono deportati nei campi di sterminio nazisti, principalmente a Mauthausen, oggi visitato dalla delegazione lodigiana guidata da Ivano Mariconti, nell’ambito del viaggio In Treno per la Memoria.

Dopo Dachau e Auschwitz, il KL di Mauthausen fu quello ove giunse il più alto numero dei centoventitré trasporti partiti dall’Italia (ventuno).

Questi i principali, secondo la ricostruzione dello storico Brunello Mantelli:

Mauthausen fu l’ultimo campo a essere ‘liberato’ dagli alleati, il 5 maggio 1945.

23 marzo 2024, lodigiani al castello di Hartheim, luogo simbolo dell'Aktion T4 (fotografie di Ivano Mariconti)

23 marzo 2024

In Treno per la Memoria in visita nei luoghi dello sterminio di lavoratori e lavoratrici e persone con disabilità

Ricorre quest'anno l'80° anniversario degli scioperi che nel marzo 1944, a Torino e Milano soprattutto, dimostrarono la possibilità di un antifascismo di massa e furono pagati da lavoratori e lavoratrici con la deportazione in Germania e, spesso, la morte.

Anche in questa primavera, le organizzazioni sindacali lombarde hanno chiamato a raccolta scuola e società civile per partecipare al viaggio della memoria con destinazione il campo di sterminio di Mauthausen (ove furono assassinati principalmente lavoratrici e lavoratori arrestati in seguito agli scioperi, tra loro il lodigiano Luigi Giulio Marzagalli "Gino") e il castello di Hartheim, luogo simbolo dell'Aktion T4, sigla utilizzata a indicare lo sterminio delle persone con disabilità.

Al viaggio, che ha avuto inizio ieri e che si concluderà lunedì 25 marzo, partecipa anche una significativa rappresentanza dal Lodigiano: 32 studenti, 3 docenti (guidati dal nostro Ivano Mariconti), 9 esponenti del sindacato e della società civile.

Tal Mitnick e Sofia Orr, giovani israeliani renitenti alla leva, per questo attualmente in carcere nel loro paese (fotografie non accreditate)

18 marzo 2024

La guerra non sa arrestarsi sulla soglia della barbarie

Un estratto dall’Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia commemorativa dell’ottantesimo anniversario della distruzione della città di Cassino (15 marzo 2024).

«[…] Quello che l’Italia ha compiuto in Europa in questi decenni è un cammino straordinario di pace e di solidarietà, abbracciando i valori dell’unità del nostro popolo, della democrazia, dell’uguaglianza, della giustizia sociale.

Valori che gli italiani vollero consacrati con la scelta della Repubblica e con la Costituzione.

Insieme a una affermazione solenne, tra le altre: il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali.

Sono queste le poche parole dell’articolo 11 della nostra Costituzione che contiene le ragioni, le premesse del ruolo e delle posizioni del nostro Paese nella comunità internazionale: costruire ponti di dialogo, di collaborazione con le altre nazioni, nel rispetto di ciascun popolo […]».

Bambino nel ghetto di Varsavia, maggio 1941 (German Federal Archives). Nel ghetto della città polacca furono rinchiuse circa 500.000 persone appartenenti alla cosiddetta razza ebraica; oltre 85.000 erano bambine e bambini, che furono in grandissima parte uccisi dalla fame, dalle malattie, dalle deportazioni.

15 marzo 2024

Gaza, guerra alle bambine e ai bambini

«Negli ultimi mesi sono stati uccisi più bambini lì che in quattro anni di conflitto mondiale. Questa guerra è una guerra contro i bambini. È una guerra alla loro infanzia e al loro futuro. Gli ultimi dati delle autorità sanitarie di Gaza sono sconcertanti: almeno 12.300 bambini sono morti nell’enclave negli ultimi quattro mesi, rispetto ai 12.193 a livello globale tra il 2019 e il 2022».

Così Philippe Lazzarini, commissario generale dell’United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East – UNRWA. Nella Striscia di Gaza almeno 576.000 bambine e bambini, uomini e donne sono alla fame, una persona su quattro.

Emergono intanto nuovi, inquietanti dati relativi all’export militare italiano: come dimostra l’analisi di Giorgio Beretta di Rete Pace e Disarmo riportata da Altreconomia, nella categoria merceologica «Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi», durante il periodo compreso tra ottobre e dicembre 2023, sono stati esportati verso Israele materiali del valore complessivo di oltre 14.800.122 euro. Una violazione della Legge 185/1990 che impedisce di inviare armi a paesi coinvolti in conflitti militari e in abusi dei diritti umani.

Manifestazione per la Giornata internazionale della donna, Milano 8 marzo 2024 (ansa) 

12 marzo 2024

Marzo

Le tante manifestazioni contro la guerra (sostantivo femminile ma pratica patriarcale) e per la pace (sostantivo femminile e pratica femminista) nella Giornata internazionale della donna, l’8 marzo, a conferma che «Il mondo ha bisogno di guardare alle donne per trovare la pace, per uscire dalle spirali della violenza e dell’odio, e tornare ad avere sguardi umani e cuori che vedono» (Papa Francesco, 1° gennaio 2024).

L’appello del Papa, il 9 marzo, affinché l’Ucraina abbia il coraggio di negoziare e in Palestina sia posta fine alla guerra di «due irresponsabili» che ha già provocato oltre trentamila morti e pene indicibili alla popolazione civile.

L’inizio del Ramadan, mese che per la fede musulmana rappresenta solidarietà, preghiera, pace, il 10 marzo, nel segno del digiuno forzato che colpisce soprattutto i più deboli (bambine e bambini, persone anziane e malate, già morte a decine per fame e sete) a Gaza.

Il report pubblicato l’11 marzo dallo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), gruppo di scienziati svedesi pacifisti che monitorano il commercio delle armi, secondo il quale l’Italia è il paese che guadagna ora di più dalle guerre in corso (Ucraina e Palestina in primis): le esportazioni di armi sono aumentate dell’86% tra il 2019 e il 2023; con il 4,3% l’Italia è il sesto paese esportatore mondiale di armi, dopo Stati Uniti, Francia, Russia, Cina e Germania.

Ilsreco si unisce alle voci che, in un tempo in cui i venti di guerra soffiano sempre più forti, chiedono pace.

Manifestazione contro la guerra di aderenti all’organizzazione israeliana Mesarvot (in ebraico ‘Noi rifiutiamo’ declinato al femminile, per esplicita scelta femminista); il quinto da sinistra è Tal Mitnick, il diciottenne refusnik che ha rifiutato di indossare la divisa perché «un massacro non mette fine a un altro massacro» e che per questo il 27 dicembre scorso è stato condannato a 30 giorni di carcere (Mesarvot Network)

14 febbraio 2024

Voci ebraiche per la pace. Dall’appello Mai indifferenti

«Siamo un gruppo di ebree ed ebrei italiani che, dopo la ricorrenza del Giorno della Memoria e nel vivere il tempo della guerra in Medio Oriente, si sono riuniti e hanno condiviso diversi sentimenti: angoscia, disagio, disperazione, senso d’isolamento. Il 7 ottobre, non solo gli israeliani ma anche noi che viviamo qui siamo stati scioccati dall’attacco terroristico di Hamas e abbiamo provato dolore, rabbia e sconcerto.

E la risposta del governo israeliano ci ha sconvolti: Netanyahu, pur di restare al potere, ha iniziato un’azione militare che ha già ucciso oltre 28.000 palestinesi e molti soldati israeliani, mentre a tutt’oggi non ha un piano per uscire dalla guerra e la sorte della maggior parte degli ostaggi è ancora incerta. Purtroppo sembra che una parte della popolazione israeliana e molti ebrei della diaspora non riescano a cogliere la drammaticità del presente e le sue conseguenze per il futuro.

I massacri di civili perpetrati a Gaza dall’esercito israeliano sono sicuramente crimini di guerra: sono inaccettabili e ci fanno inorridire. Si può ragionare per ore sul significato della parola «genocidio», ma non sembra che questo dibattito serva a interrompere il massacro in corso e la sofferenza di tutte le vittime, compresi gli ostaggi e le loro famiglie […]»

7 febbraio 2024

Il Giorno del Ricordo con Ilsreco, Aned, Anpi

Il Giorno del Ricordo, ricorrenza del calendario civile nazionale che cade il 10 febbraio, compie vent’anni: la legge istitutiva è la n. 92 del 30 marzo 2004.

Anche per il 2024, Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Ilsreco), Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (Aned), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) Comitato provinciale di Lodi, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lodi e del gruppo Di Voce in Voce, propongono una iniziativa per ricordare la complessa vicenda del confine orientale, nella quale si inserisce il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, che si terrà giovedì 15 febbraio prossimo, alle 21.00, nella sala Granata presso la Biblioteca Comunale Laudense di Lodi, in via Solferino 72.

Laura Coci di Ilsreco terrà una lezione intitolata Voci dal confine orientale. Testimonianze e letture tra storia e memoria, accompagnata dalla proposta di testi del saggista Claudio Magris e dell’intellettuale Boris Pahor; di Antonietta Carretta e Clementina Tosi, già recluse nella Risiera di San Sabba di Trieste; dei poeti Ivan Goran Kovačić, croato, e Biagio Marin, istriano; di Marisa Madieri, Anna Maria Mori e Nelida Milani, pure istriane, la prima e la seconda profughe in Italia, la terza straniera in patria nella nuova Jugoslavia. Le letture saranno effettuate da Sabrina Aresu, Enrica Gioia, Elena Zaini del gruppo Di Voce in Voce; la presentazione sarà affidata a Gabriele Zuffetti (Anpi), la conclusione ad Alice Vergnaghi (Ilsreco).

Per la sua valenza storica, l’evento rappresenta un’opportunità formativa per le e i docenti che vi prenderanno parte, ai quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.


piazza Ospitale, posa della pietra d'inciampo in memoria di Luigi Vincenzo Marzagalli 'Barba'; da sinistra la studente di 5S Bassi Greta Giliotta (che ha ricordato la figura di 'Barba'), il sindaco di Lodi Andrea Furegato, lo storico Ercole Ongaro

via Ottone Morena, posa della pietra d'inciampo in memoria di Luigi Giulio Marzagalli 'Gino'; da sinistra il sindaco di Lodi Andrea Furegato, la studente di 5S Bassi Veronica Melodia (che ha ricordato la figura di 'Gino'), lo storico Ercole Ongaro 

29 gennaio 2024

Le pietre d'inciampo in memoria di Luigi Marzagalli 'Barba' e di Luigi Marzagalli 'Gino'

Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, Lodi ha ricordato con la posa di due pietre d'inciampo due concittadini che hanno scelto di dire 'no' al fascismo, Luigi Vincenzo Marzagalli, detto 'Barba' e Luigi Giulio Marzagalli, detto 'Gino', entrambi deportati e uccisi nei campi nazisti, il primo a Flossenbürg, il secondo a Mauthausen.

Grazie a tutti, tutte coloro che hanno collaborato all'iniziativa, in particolare alle ragazze e ai ragazzi delle classi 5S Bassi e 5O Maffeo Vegio, e alle loro insegnanti Zara Lanzoni, Simonetta Saccardi ed Elena Zaini, che hanno guidato alcune classi di scuole cittadine nell'Itinerario in memoria di deportati lodigiani.


vai al discorso di Ercole Ongaro sulla deportazione dal Lodigiano

vai alla biografia di Luigi Vincenzo Marzagalli 'Barba'

vai alla biografia di Luigi Giulio Marzagalli 'Gino'


27 gennaio 2024






Nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età̀ contemporanea (Ilsreco), Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (Aned), Associazione nazionale partigiani d’Italia Comitato provinciale di Lodi (Anpi Provinciale Lodi) e Movimento ecclesiale di impegno culturale, (Meic) con la collaborazione del Comune di Lodi, propongono un approfondimento sul Trasporto 81, il convoglio partito il 5 settembre 1944 da Bolzano e diretto a Flossenbürg sul quale viaggiarono i lodigiani Ettore Archinti, Luigi Vincenzo Marzagalli (detto il Barba) e Giuseppe Moretti, con il beato Teresio Olivelli.

Sabato 20 gennaio 2024, alle 10,30, nella sala Granata presso la Biblioteca Comunale Laudense sarà inaugurata con la presenza della curatrice, Maria Antonietta Arrigoni, e del curatore, Marco Savini, la mostra dal titolo In treno con Teresio. I deportati del Trasporto 81. Bolzano-Flossenbürg 5-7 settembre 1944. Sarà possibile visitare la mostra allestita presso la Biblioteca Comunale Laudense dal martedì al sabato dalle ore 9,15 alle ore 18,15 dal 20 gennaio al 9 febbraio 2024.






Giovedì 25 gennaio 2024, alle 21,00, nella Sala Rivolta presso il Teatro alle Vigne di Lodi si svolgerà una conferenza dal titolo Olivelli e Archinti: testimoni di resistenza e di umanità, tenuta dal prof. Anselmo Palini, biografo di Teresio Olivelli, e dal prof. Ercole Ongaro, biografo di Ettore Archinti. Teresio Olivelli ed Ettore Archinti sono entrambi attivi nella Resistenza: Olivelli nel Bresciano e a Milano; Archinti a Lodi. Oltre alla loro militanza nella Resistenza, sono accomunati anche dalla deportazione, conseguenza del loro impegno civile, sul Trasporto 81; dalla scelta non violenta; dalla morte nel campo di sterminio. La storia di Olivelli e Archinti sarà ricostruita dai due storici anche attraverso la lettura delle testimonianze dei due deportati.

Venerdì 26 gennaio, alle 10,10, nell’aula magna del Liceo Scientifico Gandini, in via Papa Giovanni XXIII, 1, Lodi, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Lodi, si proporrà alle classi quinte delle scuole secondarie di II grado lodigiane un incontro di approfondimento sulle figure di Teresio Olivelli ed Ettore Archinti sempre tenuto dai proff. Palini e Ongaro che, ripercorrendo la vicenda dei due deportati, offriranno alle e agli studenti due preziosi esempi di impegno civile e solidarietà.

Sabato 27, lunedì 29 e martedì 30 gennaio Ilsreco e le classi 5S turistico dell’ITE Bassi di Lodi (docente referente Zara Lanzoni) e 5O Esabac del Liceo Maffeo Vegio (docente referente Elena Zaini) propongono alle classi quinte delle scuole secondarie di II grado di Lodi di effettuare sul campo l’Itinerario in memoria di deportati lodigiani, progetto realizzato da Ilsreco in collaborazione con il Comune di Lodi, con la guida di tre studenti delle classi formate a questo scopo, in lingua italiana, oppure, a richiesta, in lingua francese o tedesca.

Le/gli studenti-guide delle classi 5S e 5O opereranno a rotazione, con partenze scaglionate per ciascuna visita-itinerario (due ore).


vai all'itinerario digitale

vai alla pagina con le biografie

vai alla pagina con i documenti

Sfollati interni in una scuola UNRWA trasformata in rifugio, sud della Striscia di Gaza, 17 dicembre 2023 (UNRWA)

15 gennaio 2024

100 giorni di guerra

Tre mesi di guerra, a ieri 23.843 palestinesi uccisi.

Il sottosegretario generale per gli affari umanitari e gli aiuti d’emergenza delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, denuncia la situazione «orribile» della striscia di Gaza.

«Il sistema sanitario è al collasso. Le donne non sono in grado di partorire in sicurezza. I bambini non possono essere vaccinati. I malati e i feriti non possono ricevere cure. Le malattie infettive sono in aumento. E le persone cercano rifugio nei cortili degli ospedali».

Heinrich Himmler e Reinhard Heydrich a Vienna (marzo 1938)

5 gennaio 2024

La storia si ripete?

Nel 1940, dopo l’occupazione della Polonia da parte del Reich, Heinrich Himmler, comandante delle SS, perfeziona un piano per l’emigrazione forzata degli ebrei d’Europa in Madagascar, già colonia francese, poi abbandonato perché ritenuto troppo oneroso. Nel 1941 Reinhard Heyndrich, plenipotenziario per la ‘soluzione finale’, presenta un piano per deportare gli ebrei ancora più a est, poi vanificato dalla resistenza sovietica.

Nei giorni scorsi, il ministro della sicurezza del governo israeliano, Itamar Ben Gvir, ha proposto di trasferire in modo coatto il popolo palestinese in Congo o in Arabia Saudita. I palestinesi, intanto, sono costretti a lasciare le proprie case e spinti sempre più a sud, in uno spazio sempre più ristretto, privi di mezzi di sostentamento.

archivio news

 2023

2022

2021