altri eventi

Lodi, Società generale Operaia di Mutuo Soccorso, 22 ottobre 2021, in senso orario: Giulia Carazzali e Giuseppe Cremascoli, Ercole Ongaro, Ferruccio Pallavera e Angelo Stroppa

2021

22 ottobre


In occasione del centenario della morte di Enrico Bignami, l’Istituto Lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, la Società Storica Lodigiana e la Società generale operaia di Mutuo Soccorso invitano la cittadinanza a un incontro pubblico per ricordare la figura del socialista umanitario Enrico Bignami, nato a Lodi il 3 dicembre 1844 e morto a Lugano (Canton Ticino) il 13 ottobre 1921.

Giovanissimo partecipò alle campagne militari del Risorgimento, schierandosi con le forze di Garibaldi. Nel luglio del 1868 fondò a Lodi il giornale «La Plebe», che ebbe diffusione anche in molte città italiane: giornale di tendenza repubblicana, attento ai gravi problemi sociali delle classi lavoratrici, dopo il 1871 assunse una connotazione socialista.

Nel 1872 fondò a Lodi una sezione dell’Internazionale socialista e iniziò una corrispondenza con Engels e Marx, contribuendo alla introduzione del marxismo in Italia. Per questo subì, con i suoi collaboratori, il carcere e frequenti sequestri del giornale, che lo persuasero a trasferirsi a Milano nel 1875.

A Milano Bignami si avvicinò alla concezione umanitaristica del socialista francese Benoît Malon, che non avrebbe più abbandonato.

Nel 1882 Bignami collaborò con Osvaldo Gnocchi Viani per costituire il Partito Operaio Italiano, che l’anno seguente si dotò del periodico «Il Fascio Operaio». Dopo la chiusura de «La Plebe» (1885) Bignami continuò l’attività di editore, ma intraprese anche quella di commercio e importazione in Italia di apparecchi elettrotecnici.

Nel maggio 1898, a seguito della repressione dei moti popolari contro l’aumento del prezzo del pane, Bignami fu costretto a emigrare in Svizzera, a Lugano, dove nel 1906 diede vita a una prestigiosa rivista («Coenobium»), che ebbe come collaboratori importanti intellettuali europei. La Curia vaticana la inserì nell’Indice dei libri proibiti per il sostegno dato al movimento del Modernismo e alla ricerca di una conciliazione tra scienza e fede religiosa.

Dal 1911 il «Coenobium» intraprese un indirizzo antimilitarista e anticolonialista, in coincidenza con la guerra italo-turca per la conquista della Libia. Indirizzo che proseguì in modo ancora più deciso con lo scoppio della Grande guerra nell’estate 1914.

Per l’appoggio dato ai temi del pacifismo, per l’attività di assistenza ai profughi e ai prigionieri di guerra e di ricerca dei dispersi sui vari fronti, Bignami fu schedato dalla polizia italiana come molto pericoloso.

Gli interventi della relatrice e dei relatori riguarderanno: un profilo biografico di Bignami (Giulia Carazzali), il rapporto di Bignami con la massoneria (Angelo Stroppa), la sua azione pacifista nella Grande guerra (Ercole Ongaro) e i giornali lodigiani da «La Plebe» al «Sorgete!» (Ferruccio Pallavera).

L’iniziativa si terrà nel rispetto delle norme anti Covid 19 attualmente in vigore.

l'approfondimento di Ercole Ongaro su «Il Cittadino» di mercoledì 13 ottobre 2021

la presentazione dell'iniziativa su «Il Cittadino» di martedì 19 ottobre 2021...

...e l'approfondimento sul convegno su «Il Cittadino» di venerdì 22 ottobre 2021

l'intervento di Ercole Ongaro

la cronaca dell'iniziativa su «Il Cittadino» di sabato 23 ottobre 2021

Lodi, Società generale Operaia di Mutuo Soccorso, 9 ottobre 2021, In memoria di Antonio Cardinale: Rossella Cardinale ricorda la figura del padre (a sinistra, Ercole Ongaro)

9 ottobre


Antonio Cardinale

Castellabate (Salerno), 29 maggio 1943 - Graffignana (Lodi), 19 luglio 2020

Presidente Ilsreco dal 2015 al 2017

L’Istituto Lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, la Società Storica Lodigiana e la Società generale operaia di Mutuo Soccorso invitano la cittadinanza a un incontro pubblico per ricordare la figura di Antonio Cardinale, deceduto il 19 luglio 2020, nella sua casa a Graffignana.

Cardinale, nato a Castellabate nel Salernitano il 29 maggio 1943, laureato in Fisica nucleare a Roma nel 1965, ha lavorato per cinque anni presso il Comitato Nazionale Energia Nucleare, ente per la promozione dello sviluppo dell'energia nucleare per usi civili, occupandosi della protezione dei lavoratori dalle radiazioni.

Trasferitosi a Milano nel 1970, lavorò all’Agip Nucleare in qualità di responsabile dell’Ufficio Sicurezza nucleare e Protezione sanitaria. Ha preso parte alla Commissione Energia e Ambiente del partito comunista, contribuendo alla preparazione del Piano energetico del partito.

Dal 1980 operò come dirigente industriale e consulente manageriale presso la Snam Progetti dirigendo il Servizio Valutazione Impatto Ambientale.

Nel 1989, pur lavorando a San Donato Milanese, si trasferì ad abitare a Graffignana, dove negli anni seguenti ha partecipato ad attività culturali e sociali.

Ormai cinquantenne si iscrisse all’Università Statale di Milano, dove nel marzo 1999 conseguì la laurea in Storia economica. Come già nel ruolo di dirigente industriale così in quello di ricercatore storico, Cardinale svolse anche un’intensa attività di pubblicazioni. Particolarmente importanti sono quelle dedicate alla storia economica e politica del Lodigiano e di Graffignana.

Per la sua attività di storico nel 2014 è stato nominato membro della Società Storica Lodigiana ed eletto nel direttivo dell’Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, di cui è anche stato presidente dal 2015 al 2017. Era iscritto alla Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso.





la presentazione dell'iniziativa su «Il Cittadino» di sabato 9 ottobre 2021

l'intervento di Ercole Ongaro...

...e quello di Ferruccio Pallavera

la cronaca dell'iniziativa su «Il Cittadino» di martedì 12 ottobre 2021

l'intervento di Gianni Piatti a Graffignana, sabato 25 settembre 2021, in ricordo di Antonio

25 e 26 settembre


Due giorni di iniziative promosse da un ampio cartello di istituzioni e associazioni del territorio per conoscere una straordinaria donna lodigiana attiva nella Resistenza e nella politica, nella solidarietà e nello sport.

2020

21 ottobre


Presentazione del libro di Ercole Ongaro Nella Giacomelli. Un'anarchica controcorrente, zeroincondotta 2019

Lodi, aula magna dell'Istituto tecnico "Agostino Bassi", mercoledì 21 ottobre 2020, ore 21


Nella Giacomelli è una protagonista dell’anarchismo di lingua italiana. Nata a Lodi nel 1873, vive la repressione antianarchica innescata dalle leggi volute da Crispi nel 1894; risiede a Milano nel clima che segue il regicidio di re Umberto da parte di Gaetano Bresci contribuendo a fondare vari periodici; si oppone attivamente all'entrata in guerra dell’Italia. Nel dopoguerra è attiva protagonista nella nascita del quotidiano «Umanità Nova», per cui ideerà anche il nome. Paolo Schicchi, Luigi Fabbri, Maria Ryger, Errico Malatesta, Camillo Berneri, Leda Rafanelli sono solo alcuni degli esponenti del movimento anarchico con i quali mantiene relazioni e sviluppa contraddittori. Con lo scienziato Ettore Molinari in particolare forma un lungo sodalizio di vita e di militanza.

Sempre coerente, caratterizzata da un itinerario politico lineare, portatrice di una visione etico-individualista, Nella Giacomelli, pur essendo menzionata in molti lavori della storiografia dedicata all’anarchismo, non è stata mai studiata a fondo, rimanendo misconosciuta, nonostante la sua proficua attività giornalistica e di autrice di testi teatrali. Questo volume vuole porre un rimedio, offrendo la biografia di questa anarchica controcorrente.


la presentazione dell'iniziativa su «Il Cittadino» di mercoledì 21 ottobre 2020

26 settembre

Presentazione del Quaderno Ilsreco n. 34

Caselle Landi, Piazza del Comune, sabato 26 settembre 2020, ore 16











l'approfondimento su «Il Cittadino» di mercoledì 1° aprile 2020, in occasione del Settantacinquesimo dell'eccidio di Cascina Punte Alte


la presentazione dell'evento su «Il Cittadino» di venerdì 25 settembre 2020


l'intervento di Pasquale Bolzoni (ANPI sezione del Grande Fiume)


la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di martedì 29 settembre 2020



8 settembre

Presentazione del libro di Gianni Oliva La guerra fascista. Dalla vigilia all’armistizio. L’Italia nel secondo conflitto mondiale, Mondadori 2020

Lodi, cortile del Caffè Letterario, martedì 8 settembre 2020, ore 21


Ilsreco ha proposto la presentazione del nuovo libro dello storico e saggista Gianni Oliva, in occasione del 77° anniversario dell’inizio della Resistenza.

Oliva, conversatore brillante molto apprezzato dal pubblico lodigiano, è stato ospite della città per la terza volta, dopo aver tenuto due conferenze nel 2019, la prima sul tema delle foibe, per il giorno del Ricordo, la seconda sulla strategia della tensione, per l’anniversario della strage di Piazza Fontana.

Il regime fascista trascinò l’Italia, già sfiancata dall’aggressione all’Etiopia e dall’intervento in Spagna, in un’impresa a cui non era preparata - è la tesi del volume, ampiamente documentata -. Il sogno di una guerra breve e vittoriosa svanì presto e i sacrifici sopportati dalla popolazione diventarono sempre più pesanti.






la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di venerdì 25 settembre 2020

2019

3 dicembre

Presentazione del libro di Gianni Oliva Anni di piombo e di tritolo. 1969-1980. Il terrorismo nero e il terrorismo rosso da piazza Fontana alla strage di Bologna, Mondadori 2020

Lodi, aula magna del liceo "Pietro Verri", martedì 3 dicembre 2019, ore 21


Il 12 dicembre 2019 segna il Cinquantesimo della strage di Piazza Fontana. L’ultimo mezzo secolo della storia italiana è connotato dalla strage: la bomba, i tredici morti nell’esplosione (divenuti poi sedici e infine diciassette, cui si aggiunge la morte dell'innocente Giuseppe Pinelli) e gli ottantotto feriti, il corollario di attentati ‘minori’ in quello stesso giorno, la falsa pista anarchica, le istruttorie e i processi (dal 1972 al 2005), le omissioni e le complicità e i depistaggi, l’individuazione dei mandanti appartenenti all’estremismo di destra ma non più punibili perché assolti in precedenza dopo tre gradi di giudizio, il silenzio sugli esecutori materiali, il dolore dei familiari divenuto impegno per la memoria e dovere civile della testimonianza… Non solo, dunque, cinquant’anni da Piazza Fontana, ma cinquant’anni di Piazza Fontana, perché – come ha scritto in una pagina illuminante Norberto Bobbio - «la degenerazione del nostro sistema democratico è cominciata da lì».

In nome dell’impegno per la memoria, Ilsreco ha promosso una iniziativa che possa aprire una riflessione sulla strage: ha parlato di Piazza Fontana e dei suoi misteri Gianni Oliva, brillante saggista e storico, autore di numerosi volumi sulla storia italiana del Novecento, tra i quali Anni di piombo e di tritolo, dedicato al terrorismo nero e al terrorismo rosso tra 1969 e 1980. All'evento è intervenuto Matteo Dendena, vicepresidente dell’Associazione Piazza Fontana, che in un ideale passaggio tra generazioni ha raccolto il testimone di Francesca, già presidente dell’Associazione, che quel 12 dicembre 1969 perse il padre Pietro, di Crespiatica, una delle diciassette vittime della strage che ancora attendono giustizia e verità.

Matteo Dendena è autore del libro A 50 anni da Piazza Fontana: ora che ricordo ancora. Francesca Dendena: storia e lascito di un eroe civile, disponibile in e-book, in lingua italiana e in lingua inglese, al prezzo simbolico di euro 1,79.


la presentazione dell'evento su «Il Cittadino» di martedì 3 dicembre 2019

la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di giovedì 5 dicembre 2019

13 novembre

L'eccidio al teatro Gaffurio di Lodi. Prima strage fascista in Italia

a cura di Ercole Ongaro

Lodi, aula magna del liceo "Pietro Verri", mercoledì 13 novembre 2019, ore 21


«Alla vigilia delle elezioni, erano andati giù a Lodi da Milano in una sessantina su tre camion militari. La solita banda: ufficiali dell’esercito in divisa, Arditi, futuristi, fascisti. Avrebbero dovuto parlare Mussolini e Baseggio ma si era deciso che era meglio non rischiare. Tre giorni prima, a Lodi, in quello stesso teatro, i militanti socialisti avevano impedito il comizio del candidato fascista.

Appena arrivati sulla piazza, Arpinati e gli altri fascisti di scorta avevano capito subito che anche quella sera si sarebbe dovuto combattere per poter parlare. Il Teatro Gaffurio era sbarrato e presidiato da una folla di un migliaio di “rossi” decisi a impedire anche quel comizio. La sproporzione numerica era di uno a dieci ma questo ai ragazzi di Arpinati, armati fino ai denti, non era mai parso un buon argomento».

I fatti e i personaggi del romanzo documentario M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati «non sono frutto della fantasia dell’autore»: Baseggio è Cristoforo Baseggio, maggiore degli Arditi e ispiratore della Compagnia della Morte; Arpinati è Leandro Arpinati, dirigente del fascio bolognese e futuro sottosegretario (con funzioni di ministro) agli Interni, arrestato e tradotto nel carcere di Lodi con altri squadristi presunti responsabili dell’eccidio al teatro Gaffurio, che il 13 novembre 1919 costò la vita a tre simpatizzanti del partito socialista.

Un episodio poco noto, marginalizzato nell’ambito della storia nazionale, che tuttavia già presenta tutte le caratteristiche della violenza fascista: premeditata, rivendicata con arroganza, impunita. Un episodio menzionato nel recente volume di Mimmo Franzinelli Fascismo anno zero - dedicato al 1919, anno della nascita dei Fasci italiani di combattimento – ma già menzionato dal nostro Ercole Ongaro nel lontano 1978, in un contributo su Ettore Archinti.

In questo scorcio di 2019, a cento anni esatti di distanza dall’avvenimento, grazie all’analisi di documenti inediti nell’Archivio di Stato di Milano e all’accurato censimento della stampa locale, Ercole Ongaro torna a parlarci con profondità e rigore dell’eccidio al Teatro Gaffurio di Lodi, la prima strage fascista in Italia.


la presentazione dell'evento su «Il Cittadino» di mercoledì 13 novembre 2019

la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di venerdì 5 novembre 2019

2 luglio

Presentazione del Quaderno Ilsreco n. 33

Lodi, Società Operaia di Mutuo Soccorso, martedì 2 luglio 2019, ore 18


la presentazione dell'evento su «Il Cittadino» di sabato 29 giugno 2019

la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di mercoledì 3 luglio 2019




16 maggio

Presentazione del Quaderno Ilsreco n. 33

Lodi, aula magna del Liceo "Pietro Verri", giovedì 16 maggio 2019, ore 21


la presentazione dell'evento su «Il Cittadino» di sabato 11 maggio 2019

la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di sabato 18 maggio 2019

le interviste alle/agli studenti su «Giorno» di martedì 29 gennaio 2019

2018

10 dicembre

Proiezione del film documentario 1938. Diversi, di Giorgio Treves (2018)

Lodi, Cinema Fanfulla, lunedì 10 dicembre 2018, ore 11 e ore 21.15


Oltre 500 gli studenti lodigiani che la mattina di lunedì 10 dicembre presso il cinema Fanfulla, hanno assistito alla proiezione del film documentario di Giorgio Treves 1938. Diversi, già presentato alla 75a mostra del cinema di Venezia. Hanno aderito alla proposta di Ilsreco ben venticinque classi dei licei Maffeo Vegio e Gandini, che, con i loro insegnanti, hanno ricordato il Settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani e l’Ottantesimo della promulgazione delle Leggi antiebraiche, che provocarono prima l’allontanamento dalle scuole pubbliche italiane di studenti e docenti colpevoli di appartenere alla cosiddetta razza ebraica, poi si tradussero nella persecuzione dei diritti delle persone ebree, per finire con la persecuzione delle loro stesse vite.

È significativo che sia il regista Giorgio Treves, sia il produttore Roberto Levi, soltanto per caso non siano stati vittime delle Leggi razziste: i genitori del primo, torinesi, avevano lasciato l’Italia nel 1940, con l’ultima nave diretta negli Stati Uniti, ove Treves è nato nel 1945; quelli di Levi, che aveva allora cinque anni, erano invece riusciti a rifugiarsi in Svizzera prima dell’invasione nazista e dell’inizio delle deportazioni, nel novembre 1943. Per ricordare, per sapere, per capire – come ha dichiarato lo storico Sergio Luzzatto - attraverso il racconto di testimoni e l’analisi di studiosi, la presentazione di articoli, fumetti, filmati di propaganda, la pellicola mostra come gli ebrei furono trasformati nel "nemico interno" e quali furono le conseguenze della discriminazione di stato sulle loro vite.

Una seconda proiezione, la sera, per il pubblico cittadino, è stata effettuata per iniziativa di Associazione Il Cortile, ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) provinciale del Lodigiano, Banca Etica – soci del Lodigiano, Ilsreco, Comitato “In Treno per la Memoria” di CGIL, CISL e UIL della Lombardia, CGIL Lodi, CISL Pavia Lodi, Coordinamento Uguali Doveri, Lodi Solidale.

la presentazione dell'evento su «Il Cittadino» di sabato 8 dicembre 2018

la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di martedì 11 dicembre 2018

fotogramma del film

28 novembre

La cultura dell'odio. L'iconografia razzista e antisemita de «La difesa della razza» (1938-1943)

incontro con Francesco Cassata

Lodi, sala Granata, mercoledì 28 novembre 2018, ore 21


«Senti» mi dice mamma con la faccia dei momenti importanti, «quest’anno non potrai tornare alla tua scuola». Tutto qui? E a me che importa di quei muri grigi e arcigni? Ma è meglio dire qualcosa, se no ci restano male. «Perché non posso più andare alla mia scuola?». «Perché Mussolini non vuole più che i bambini ebrei vadano in classe con gli altri».

Lia Levi, autrice del memoir Una bambina e basta, così ricorda il proprio allontanamento dalla scuola pubblica, a seguito dell’applicazione delle Leggi razziali (secondo il vocabolario fascista) o razziste (come propone lo studioso Michele Sarfatti), di cui il 2018 ha costituito l'Ottantesimo anniversario. I Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista furono proprio il primo Regio Decreto Legge in materia, datato 5 settembre 1938; il 17 novembre dello stesso anno furono varati i Provvedimenti per la difesa della razza italiana, la più ampia e organica delle leggi antiebraiche (una ventina) emanate dal regime fascista tra il 1938 e il 1943.

Tre le iniziative proposte da Ilsreco in materia. Nella prima, Francesco Cassata, studioso di razzismo e antisemitismo in Italia e professore ordinario di Storia contemporanea dell’Università di Genova, ha tenuto una relazione dal titolo La cultura dell’odio. L’iconografia razzista e antisemita de «La difesa della razza» (1938-1943): il fascismo si servì infatti di una propaganda serrata e capillare per legittimare la discriminazione e la persecuzione della ristretta minoranza ebraica, promuovendo tra l’altro la diffusione della rivista «La difesa della razza» nelle scuole di ogni ordine e grado. «I giudei – si legge in un editoriale pubblicato nel 1943 - vivono, commerciano, prosperano, mormorano, malignano, non vanno alla guerra, violano le leggi, si infischiano del servizio del lavoro, tramano contro l’Italia, pregano per l’Inghilterra, fanno le spie, i disfattisti, gli allarmisti, i calunniatori, i trafficatori di valuta e di oggetti preziosi, minacciano, insidiano, congiurano. Gli ebrei fanno questo e altro, e ancora il loro sporco quartiere non è stato cosparso di liquido insetticida». Il riferimento, a fronte dell’uso dello Zyklon B nelle camere a gas di Auschwitz, è agghiacciante.

la presentazione degli eventi per l'80° delle Leggi antiebraiche su «Il Cittadino» di sabato 17 novembre2018

la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di venerdì 30 novembre 2018

11 maggio

Presentazione del Quaderno Ilsreco n. 32

San Colombano al Lambro, sala consiliare del Comune, venerdì 11 maggio 2018, ore 21


la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di mercoledì 25 aprile 2018

Aldo Mirotti e altri componenti il CLN di Casalpusterlengo, 1° maggio 1945 (Archivio Mirotti),

in Ercole Ongaro, Guerra e Resistenza nel Lodigiano 1940-1945, Il Papiro Editrice 1994

2017

novembre

Presentazione del Quaderno Ilsreco n. 30

Borghetto Lodigiano, Cooperativa Operai e Contadini, domenica 10 settembre 2017, ore 15.30

la breve cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di martedì 12 settembre 2017



Casalpusterlengo, Biblioteca comunale, sabato 18 novembre 2017, ore 15.30

la breve cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di martedì 21 novembre 2017

2015

dicembre

Presentazione del Quaderno Ilsreco n. 29

Lodi, sala Granata, venerdì 4 dicembre 2015, ore 18


la presentazione dell'evento su «Il Cittadino» di sabato 28 novembre 2015

l'intervista a Laura Coci su «Il Cittadino» di venerdì 4 dicembre 2015

la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di sabato 5 dicembre 2015

novembre

Un popolo nella Grande Guerra.

Convegno storico

Lodi, auditorium Tiziano Zalli, sabato 7 novembre 2017, ore 9-13


In occasione del Centenario dell'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, con un folto cartello di istituzioni e associazioni, Ilsreco ha promosso una serie di eventi che si è conclusa con il convegno Un popolo nella grande guerra.

Nel corso dell'evento si sono avvicendati sei storici (Mimmo Franzinelli, il nostro Ercole Ongaro, Elena Bignami, il nostro Antonio Cardinale, Ferruccio Pallavera, Angelo Stroppa) con relazioni di carattere sia nazionale sia locale, intervallate da clip di film e documentari e da canzoni in tema.











la cronaca dell'evento su «Il Cittadino» di lunedì 9 novembre 2015

il contributo del nostro Antonio Cardinale per il convegno, dal titolo Grande Guerra e trasformazioni dell'economia lodigiana

ottobre

Proiezione del film Torneranno i prati, di Ermanno Olmi (2014)

Lodi, Cinema Fanfulla, martedì 27 ottobre 2015, ore 21.15


Paura di morire, paura di vivere. La trincea è il luogo del tempo sospeso, di una notte lunga un’eternità, di un inverno che non passa mai. Tanta la neve già caduta, tanta quella che ancora cadrà prima che sia finita, se mai avrà fine, se non finiranno prima tutti gli uomini andando a morire per un ordine impossibile, folle quanto la guerra, la Grande Guerra.

Torneranno i prati, sì, torneranno, ma non torneranno gli uomini, caduti per sempre.

Il capolavoro di congedo di un grande maestro del cinema italiano, che Ilsreco ha proposto in occasione del Centenario dell'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, affiancato dalla pubblicazione del bellissimo racconto La paura, di un altro grande maestro verista, Federico De Roberto.









la brochure con la presentazione del film, il racconto di Federico De Roberto La Paura (1921) e la filmografia sulla Grande Guerra redatta in occasione dell'evento