proposte

In occasione del Giorno della Memoria 2022, Ilsreco collabora con Prefettura di Lodi e Ufficio Scolastico Territoriale di Lodi per una iniziativa destinata alle classi quinte delle scuole secondarie di II grado del territorio.

Ecco i testi funzionali all'intervento Ri-umanizzarsi. Da Primo Levi a Dante, da Antonio Gramsci a Pier Paolo Pasolini, a cura di Alice Vergnaghi.

  • Primo Levi, da Se questo è un uomo, Il canto di Ulisse (1947)

  • Dante, Inferno, canto XXVI

  • Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti (1917)

  • Dante, Inferno, canto III

  • Pier Paolo Pasolini, da Ragazzi di vita, Riccetto e la rondine (1955)

  • Ettore Archinti, Lettera a Giovanna Boccalini, Bolzano, 20 agosto 1944

  • Edoardo Meazzi, da Bitburg, L'inferno dei vivi, La fuga (1995)

  • Gianfranco Mariconti, Memoria di vita e d'inferno. Percorso autobiografico dalla spensieratezza alla responsabilità, La marcia della morte (1995), pp. 106-113

  • Liliana Segre, Il male dell'indifferenza (intervento per il Giorno della memoria 2020), video

  • Luigia Mazzini Folli, Intervista rilasciata a Ercole Ongaro il 24 marzo 1976, trascrizione

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Ilsreco, Snoq Lodi, Toponomastica Femminile, CGIL Lodi e Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso di Lodi propongono alle istituzioni scolastiche un video di approfondimento sulla figura di Giovanna Boccalini, emerita concittadina di cui ricorrono quest’anno i centoventi anni della nascita e straordinario esempio di resistenza femminile.

Il video è visibile a partire dal 25 novembre 2021 a questo link:

https://youtu.be/is7k8tqA1Rw

Ilsreco presenta inoltre il profilo biografico, correlato di bibliografia, di Giovanna Boccalini e tre percorsi didattici di approfondimento, di carattere storico-artistico, storico-letterario e storico-politico, a cura di Alice Vergnaghi.

Giovanna Boccalini a ventidue anni

GIOVANNA BOCCALINI

(Lodi, 24 settembre 1901 – Osnago, 24 giugno 1991)


Profilo biografico

di Alice Vergnaghi

Giovanna Boccalini nasce a Lodi il 24 settembre 1901 da Francesco e Antonietta Salvarani, terza di sette fra fratelli e sorelle. Nina, soprannome attribuitole dalle/dai familiari e dallo scultore Ettore Archinti che abita nel suo stesso stabile, consegue presso la Scuola Normale Femminile di Lodi il titolo per insegnare nella scuola elementare.

L’attitudine della giovane donna verso le tematiche sociali, politiche ed emancipazioniste viene colta da Archinti che la educa al socialismo. Appena quindicenne si iscrive alla Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso e, qualche anno dopo, alla locale sezione socialista. L’avvento del fascismo interrompe la militanza politica e Giovanna Boccalini si dedica alla costruzione di una sua famiglia con il ragioniere Giuseppe Barcellona, sposato nel 1925, dal quale ha un figlio e una figlia.

Nel 1927 la famiglia si trasferisce a Milano, in Piazzale Dateo. Agli inizi degli anni Trenta Giovanna Boccalini ottiene il ruolo presso la scuola di viale Romagna e si dedica a un’impresa pionieristica: la fondazione della prima squadra calcistica femminile in cui giocano le sorelle più giovani e di cui diventa commissaria. Negli stessi anni, il marito viene condannato al confino alle isole Tremiti per circa diciotto mesi.

La morte precoce del primogenito e la caduta del fascismo convincono Giovanna Boccalini che è tempo di rinnovare il proprio impegno in ambito politico, sociale e per favorire l’emancipazione femminile: si iscrive al PCI e si impegna nella Resistenza fondando i Gruppi di Difesa della Donna e dirigendo Noi Donne, organo di stampa dei GDD milanesi.

A guerra conclusa viene nominata commissaria alla previdenza e all’assistenza, è membro del CLN lombardo come rappresentante dell’UDI (Unione Donne Italiane) e ottiene la nomina di assessora all’assistenza e all’infanzia al Comune di Milano nel 1946. Nel 1949 affianca all’attività politica quella sindacale diventando vicepresidente dell’INCA (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza) e successivamente diventa vicepresidente dell’INPS incarico che ricopre fino al pensionamento. Accanto all’attività politica e sindacale, Giovanna Boccalini non dimentica mai di dedicarsi alle donne, alla loro emancipazione e tutela, e all’infanzia.

Si spegne a Osnago il 24 giugno 1991.


bibliografia essenziale

Lodi, piazza della Vittoria, primo Novecento

LODI IERI, OGGI, E …

percorso storico-artistico (per tutti gli ordini di scuola)

a cura di Alice Vergnaghi

Il video sulla vita di Giovanna Boccalini presenta diversi luoghi della città che hanno cambiato aspetto e funzione (si pensi al sito dello stabilimento Polenghi Lombardo oggi sede di un istituto bancario).

La proposta didattica propone due attività che possono essere svolte congiuntamente oppure scelte singolarmente a seconda delle esigenze dell’istituto interessato, del/della docente e della classe.


vai al primo percorso completo

Un Treno del Comitato Pro Cassino (archivio Giovanna Boccalini Barcellona)

IL TRENO NELL’IMMAGINARIO NOVECENTESCO.

Da mezzo di trasporto di massa a strumento di morte, all’esperienza dei treni della felicità

percorso storico-letterario per la scuola secondaria di I e II grado

a cura di Alice Vergnaghi

Il percorso è strutturato in modo da proporre alle/ai docenti una serie di materiali (testi letterari in poesia e in prosa, canzoni, film e documentari) con lo scopo di far riflettere le/gli studenti sul treno come icona del Novecento, con particolare attenzione per il suo essere mezzo di trasporto di massa, ma anche strumento utilizzato dal regime nazista per la deportazione e, infine, come strumento di solidarietà, di salvezza e di incontro fra italiane e italiani di diverse parti del Paese attraverso l’esperienza dei treni della felicità, di cui si tratta anche nel video su Giovanna Boccalini.


vai al secondo percorso completo

Tessera del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia di Giovanna Boccalini Barcellona (archivio Giovanna Boccalini Barcellona)

I CLN.

Primi esperimenti democratici in un Paese da liberare e ricostruire

percorso storico-politico / educazione civica (per la scuola secondaria di II grado)

a cura di Alice Vergnaghi

I CLN furono i primi organi democratici che nacquero nell’Italia ancora occupata. Ripercorrerne e raccontarne la storia significa confrontarsi con il percorso di democratizzazione del nostro Paese e comprenderne i meccanismi.


vai al terzo percorso completo