Foto di Nino Farinetti
La Basilica dell’Addolorata sorge sull’omonima Piazza, animata il martedì e il venerdì dal vociare del mercato cittadino.
È forse l’antica Cattedrale di Acqui Terme e, pur essendo stata fortemente restaurata, resta ancora una delle più importanti testimonianze della città antica.
Basilica cimiteriale paleocristiana e sede di sepolture vescovili fin agli albori dell’anno Mille, fu ricostruita pressochè interamente verso gli ultimi decenni del X secolo informe protoromaniche; fu abbazia di S. Pietro dei monaci benedettini fino allo scadere del Quattrocento, mentre ad iniziare dal XVIII secolo la chiesa venne dedicata a Maria Addolorata.
Infine, in più riprese, ad iniziare dal 1927, la Chiesa è stata oggetto, come detto, di un profondo restauro mantenendo tuttavia, come strutture originarie, l’intera navata maggiore con i suoi sostegni, l’estremità posteriore delle navate laterali e le absidi.
All’esterno, degno di nota, è il campanile ottagonale della metà circa del Mille. All’interno la Chiesa si palesa imponente e austera. Degno di nota è un grande affresco di metà del ‘400, di scuola lombarda, raffigurante la “Pietà con ai lati i Vescovi San Maggiorino e San Tito”; di tipologia ancora seicentesca, sono invece due tele “L’incoronazione di spine” e “Gesù di fronte a Pilato”, mentre la statua lignea della Madonna Addolorata è stata donata dal Vescovo Mons. Antonio Gozzani (1675-1721) verso gli ultimi anni del suo mandato.