LABORATORIO 6: PIPA DA TABACCO, ANTICO MESTIERE

In questo laboratorio illustriamo le diverse fasi di lavorazione delle pipe da tabacco, un antico mestiere portato ancora oggi avanti da esperti maestri pipai, grandi artigiani ed anche artisti che trasformano la radica di Erica arborea in pezzi unici di rara bellezza.

Ogni pipa subisce un processo di lavorazione molto lungo ed accurato che richiede mediamente più di 100 passaggi manuali e porta con se la bellezza e la sapienza di una lavorazione artigianale unica!

La pipa in radica di Erica arborea è la più diffusa ed affascinante, nata nella prima metà del XIX secolo in Francia e poi passata in Gran Bretagna, in Italia e via, via in tutti i paesi.

COMPONENTI DELLA PIPA E MODELLI

La pipa è composta da una camera dove avviene la combustione il “fornello o testa”, da un sottile stelo forato la “cannuccia o cannello” e dalla parte terminale il “bocchino” che si conclude con il “dente”, nell’altra estremità il bocchino si inserisce nella cannuccia tramite un perno.

Le pipe più pregiate si realizzano con la placca di radica; con gli abbozzi di radica "Marsigliese" si producono pipe dritte; con gli abbozzi "Rilevato" le pipe curve.
Le pipe con fiammature hanno belle venature in tutta la radica, le pipe ad occhio di pernice presentono invece una fitta trama di piccoli nodi.

FASI DI LAVORAZIONE

La forma della pipa viene disegnata a mano con una matita nell’abbozzo o nella placca, dopo di che il pezzo viene ritoccato e sgrossato con la sega circolare o a nastro, si inizia così ad eliminare la radica in eccesso.

La seconda fase consiste nella tornitura del fornello. Il pezzo sgrossa to viene solitamente fissato in una “bocca di lupo” che gira a circa 3000 giri al minuto e viene scavata la testa. La disposizione delle lame del tornio, una per l’interno e l’altra per l’esterno del fornello, varia a seconda della forma che si vuol dare alla pipa. Questa fase si può svolgere anche con trapano a colonna.

Nella terza fase si tornisce il cannello. Per i cannelli rotondi il lavoro è svolto da una macchina, quelli ovali vengono realizzati interamente a mano.

La quarta fase consiste nell’arrotondamento della base del fornello, si asportano le alette e le sbavature rimaste tra fornello e cannello dopo la tornitura. Per questo lavoro si usa una fresatrice ed in seguito una mola.

Nella quinta fase si compie l’unione tra la testa e il bocchino. Deve essere perfetta, sia nella linea sia nell’intersezione. L’accordo tra questi due elementi è determinante per il bilanciamento della pipa.

Dopo giunge il momento delle rifiniture, si usano carte abrasive o tele a grana decrescente, con una successione precisa, in modo che un passaggio elimini i segni del precedente.

Terminate le rifiniture, si sceglie l’aspetto finale della pipa. Quattro i tipi principali di finissaggio: pipa liscia (naturale o verniciata), pipa sabbiata oppure pipa rusticata. Deciso l’aspetto finale si procede con l’ultima fase di tinteggiatura e lucidatura, in questa fase si può utilizzare cera carnauba, anilina e tampone oppure bastoncini abrasivi o pietra pomice.

In alcuni casi una pipa può presentare delle stuccature, queste si realizzano quando un difetto della radica è soltanto estetico e non incide sulla qualità. È un’operazione laboriosa e delicata, s’impastano mastice e polvere di radica e si otturano microscopici fori al fine di rendere omogenea la superficie. Se la stuccatura dovesse staccarsi potrà essere facilmente stuccata di nuovo.

Guido Parri. Mastro pipaio.mp4

Video "lI Maestro di pipe Guido Parri” a cura di Silvia Folchi e Antonio Bartoli,
pubblicato su "
Siena Accessibile

Vincenzo Grenci. Mastro pipaio.mp4

Video "II Maestro di pipe Vincenzo Grenci” a cura di Saverio Caracciolo,
pubblicato su "
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IL FINISSAGGIO: PIPA LISCIA, SABBIATA O RUSTICATA

Pipa liscia

La pipa liscia è la classica pipa in radica lucidata al naturale o verniciata. E’ il finissaggio che consente di vedere ed ammirare la fiammatura (cioè le venature) della radica che può essere verticale o orizzontale rispetto al fornello oppure si può ammirare il finissaggio ad occhio di pernice (costituito da una miriade di piccoli nodi), finitura quest’ultima molto pregiata, di solito visibile sui due lati del fornello e che si ottiene con il taglio della radica trasversale alla venatura. La pipa naturale è la più preziosa e prestigiosa, non ha bisogno di trucco, basta una semplice pulitura, un trattamento leggero con olio o cera carnauba .. eh non tutti possono permettersela.
La pipa verniciata viene invece colorata con tinture vegetali di colore rosso, nero, o marrone scuro al fine di nascondere una porzione di superficie senza venature oppure può esser verniciata per scelta stilistica.
Ciò che determina la qualità di una pipa è la natura della grana, che deve essere regolare, serrata, omogenea, compatta e resistente. Bisogna diffidare dalla radica che presenta larghe superfici non venate, dette vuoti, o venature larghe e distanti.

Pipa sabbiata

Se la pipa presenta dei difetti nel legno ed ha comunque una bella venatura il pipaio potrà scegliere di sabbiare la pipa così eviterà la stuccatura. La superficie viene sottoposta a un getto ad alta pressione di finissima sabbia quarzosa (tramite sabbiatrice) che elimina il legno tenero portando in rilievo la venatura.
La pipa sabbiata è leggera, la sua rugosità moltiplica la superficie esterna così si ha una miglior dispersione di calore. Per ottenere una pipa sabbiata c’è bisogno di legno di buona qualità, dotato di venature, di grana compatta e resistente altrimenti si frantumerebbe per la violenza del getto.

Pipa rusticata

Il processo di rusticatura consiste nell’irruvidire la testa della pipa, per celare i difetti oppure le venature sgradevoli della radica. Gli attrezzi che servono per la rusticatura sono i seguenti: piccoli bulini, numerosi aghi, trapano, sgorbia. Questo lavoro è eseguito quasi esclusivamente a mano e comporta molto tempo di messa in opera anche se le pipe rusticate sono vendute a un prezzo più conveniente delle altre. La resa delle pipe rusticate è particolarmente buona in quanto, avendo una superficie esterna del fornello maggiore, consentono una migliore dispersione del calore, sono pipe calde e piacevoli al tatto.

SCHEDA DIDATTICA

Scheda didattica. Pipa da tabacco.pdf

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Scheda didattica stampabile in formato A4. Leggi ed osserva il paragrafo “Fasi di lavorazione” in questa pagina web e nella relativa scheda informativa, guarda i due video sopra, dopo compila il testo della scheda inserendo le parole mancanti. Leggi i paragrafi "Componenti della pipa" ed "Il finissaggio", dopo inserisci le lettere giuste in corrispondenza delle immagini.

SCHEDA INFORMATIVA

Scheda info. Pipa da tabacco.pdf

Scheda didattica interattiva editabile

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Nota: Fumare la pipa è nocivo e dannoso per l’organismo.
Referenze e Links per i testi di questa pagina web: http://lapipa.org/ - https://www.fincatolacasadelhabano.com/

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