LABORATORIO 2: MELA NESTA, LA MERENDA DEL GRANATAIO

Questa antica varietà di mela è tipica e tradizionale della montagna del Pratomagno, la sua polpa è dura e croccante, il suo sapore è dolce e piacevole.

All’interno delle zone di brughiera montana del Pratomagno si possono trovare esemplari sparsi di piante da frutto tipiche come la varietà Mela nesta, Mela francesca o Pera coscia aretina segno evidente di terreni anticamente utilizzati come orti o coltivi, antichi testimoni di precedenti stratificazioni rurali; gli scoparoli o granatai non disdegnavano farsi uno spuntino o una merenda durante il lavoro con questi deliziosi frutti.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

Questa varietà di melo è tipica e tradizionale della montagna del Pratomagno, il suo frutto, la mela nesta ha una forma rotondeggiante, è disomogenea e particolarmente schiacciata ai poli. Ha dimensioni medio-piccole (circa 100 gr), ha un colore giallo vivace uniforme con macchie rosse a contorno ben definito che si evidenziano a maturità e possono occupare il 70% della superficie, lo sfondo giallo rimane comunque predominante. La polpa della mela nesta è dura e croccante, il sapore è dolce, piacevole e leggermente acidulo. La mela è molto profumata sia al taglio sia a frutto intero. Le note olfattive sono dolci, fresche e molto fragranti.

E' un frutto particolarmente longevo, può arrivare anche a 100 anni di età. L'invaiatura della mela nesta, cioè l'ingresso del colore rosso (il viraggio) a maturità, avviene soprattutto e per prima nella porzione di chioma con maggior irraggiamento.

E’ una antica varietà conosciuta fin dal tempo dei Romani, la mela nesta (chiamata anche mela decia) si coltiva nella montagna del Pratomagno (sia versante valdarnese che casentinese) tra le province di Arezzo e Firenze, si trova anche in parte delle colline del Chianti tra i 400 e gli 800 m di altitudine.

Il melo nesto vegeta bene in terreni profondi ben drenati con esposizione in piena luce, sopravvive comunque bene in qualsiasi tipo di terreno, purché non vi siano ristagni di acqua. E’ una varietà molto rustica ed adattabile, difficilmente attaccata da agenti patogeni.

CONFETTURE, MOSTARDE E SUCCHI

E’ una mela tardiva, la raccolta avviene solitamente nell’ultima domenica di settembre, oppure nel mese di ottobre. Queste mele possono esser conservate a lungo allo stato fresco, in passato venivano conservate in un luogo ben ventilato, in cassette, su stuoie e graticci, possibilmente disposte in strati sottili e ricoperte di paglia; si mangiano sino ad aprile, rappresentavano quindi una risorsa alimentare fondamentale per le popolazioni dell’Appennino.

Alcuni agricoltori del Pratomagno realizzano squisite confetture e mostarde con le mele neste oltre a produrre succhi e venderle fresche oppure essiccate.

SCHEDA DIDATTICA

Scheda didattica. Mela nesta.pdf

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SCHEDA INFORMATIVA

Scheda info. Mela nesta.pdf

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ARBUSTI DELLA BRUGHIERA CON PREVALENZA DI ERICA

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