Milan meeting

2018 Locandina.pdf

In Milan, in 28.5.2018 the book Riva, Raffaella (ed) (2017), Ecomuseums and cultural landscapes. State of the art and future prospects, was presented.

In this page you can download the conference proceedings and see the video message by Hugue de Varine.

The conference took place in the Politecnico of Milan University with the title "Cultural landscape and sustainable development. The ecomuseums role." inside the italian "festival" of the sustainable development .

If you would like to present the book in your country please tell us.

Message Hugues de Varine (1).mp4

Video-message by Hugues de Varine



«Io penso si possa dire che il Forum del 2016, la pubblicazione che ne è seguita e la piattaforma Drops creata da Raul Dal Santo, stiano dando risultati in due ambiti.

Il primo ambito è il riconoscimento del movimento mondiale degli ecomusei e dei musei di comunità da parte dell’ICOM e delle istituzioni internazionali che si occupano di cultura.

In secondo luogo, il riconoscimento a livello internazionale dell’importanza del lavoro effettuato da oltre 30 anni dagli ecomusei italiani sul piano legislativo regionale, sul piano dei metodi e dei principi, sul lavoro in rete. Ne è testimonianza il numero di visite, contatti e scambi avuti solo quest’anno tra la Francia e l’Italia, tra il Brasile e gli ecomusei italiani. Grazie agli ecomusei italiani, per essere così aperti al resto del mondo.

Infine, una terza osservazione che mi sembra importante sottolineare stasera. Non ci stiamo più riferendo unicamente a un patrimonio di oggetti, di collezioni, di beni materiali o immateriali, ma ci stiamo confrontando con un patrimonio più “globale”, che riguarda il paesaggio inteso come contesto di vita, come l’ambiente costruito del nostro territorio, della nostra comunità, della nostra società. Oggi possiamo affermare che gli ecomusei sono potenzialmente legati sia al mondo dei musei e all’ICOM, che al mondo dei monumenti e dei siti internazionali dell’ICOMOS, ma soprattutto al territorio perché il patrimonio di cui si occupano racchiude in sé tutte queste dimensioni: architettonica, urbanistica, territoriale e paesaggistica».