"La città sommersa: il DRAMMA degli allagamenti lungo la linea tranviaria 2 di Roma"
Gli allagamenti sulle strade di Roma, in particolare lungo il percorso della linea 2 del tram, rappresentano un problema emblematico di come fattori ambientali, infrastrutturali e gestionali si combinino per creare disagi alla mobilità cittadina e alla vita quotidiana. La linea 2 del tram attraversa zone strategiche della città, come il quartiere Flaminio e Piazza Mancini, aree frequentate non solo dai residenti ma anche da pendolari, turisti e visitatori di eventi culturali e sportivi. Tuttavia, proprio in queste zone, il problema degli allagamenti si manifesta in modo evidente ogni volta che piove in maniera intensa. Le strade si riempiono rapidamente di acqua, i binari del tram vengono sommersi e la circolazione dei mezzi si blocca, costringendo i passeggeri a trovare percorsi alternativi o ad affrontare ritardi significativi.
Perchè succede tutto questo?
La causa principale è la combinazione di infrastrutture insufficienti e una manutenzione inadeguata. Il sistema di drenaggio in queste aree non è stato progettato per gestire le piogge intense che ormai si verificano sempre più spesso a causa dei cambiamenti climatici. I tombini, che dovrebbero smaltire l’acqua, sono spesso ostruiti da foglie, detriti e spazzatura, il che impedisce il normale deflusso. Questo porta a un accumulo rapido dell’acqua piovana, che non riesce a essere assorbita o drenata in tempo.Un altro problema è legato al tipo di pavimentazione e alla presenza di superfici impermeabili lungo il percorso del tram e nelle aree circostanti. L’asfalto e il cemento non permettono all’acqua di infiltrarsi nel terreno, aggravando ulteriormente il deflusso superficiale. Inoltre, la zona attraversata dalla linea 2 è vicina al Tevere e a terreni pianeggianti, il che rende più probabile il ristagno dell’acqua in caso di forti piogge.Oltre alle questioni tecniche, c’è anche un problema di gestione. Gli interventi di manutenzione straordinaria e di prevenzione sono spesso tardivi o insufficienti, e la pulizia delle infrastrutture di drenaggio non avviene con la frequenza necessaria. Questo, unito alla mancanza di un piano efficace per affrontare gli eventi meteorologici estremi, crea una situazione in cui ogni temporale può trasformarsi in un’emergenza.
L'obiettivo principale è quindi investire nella realizzazione di un sistema di fognature e canali di scolo più efficiente, progettato per gestire le piogge abbondanti. Lungo la linea del tram, si potrebbero installare sistemi di drenaggio dedicati, come canaline laterali più ampie e moderne.
l progetto prevede la realizzazione di alcune installazioni a forma di ombrello che hanno un duplice obiettivo: da una parte quello di riparare le strade e i passanti dalle incessanti piogge e dall'altra, quello di contribuire al recupero, al drenaggio e alla gestione delle acque, che saranno poi riutilizzate per irrigare il verde progettato per abbellire e riqualificare l'area interessata.
La cementificazione a Roma rappresenta uno dei problemi più complessi e critici che la città si trova ad affrontare, con radici che affondano in decenni di crescita disordinata e di scelte urbanistiche poco lungimiranti. L'immagine di Roma come città eterna, con i suoi spazi verdi, le sue campagne storiche e il suo patrimonio archeologico ineguagliabile, rischia di essere soffocata da un mare di cemento, che si estende senza controllo nei quartieri periferici e oltre.
Uno degli obiettivi è sicuramente quello di integrare il progetto del tram con interventi per la creazione di nuovi spazi verdi e la riqualificazione delle aree esistenti, ad esempio piantumando alberi lungo il tracciato o realizzando piccoli parchi urbani. Inoltre, sarebbe ottimo sostituire la cementificazione con dei corridoi verdi ecologici.
Inserire un corridoio verde lungo le rotaie della linea tranviaria
A Roma, la vita quotidiana di chi utilizza i mezzi pubblici è spesso caratterizzata da un elemento ricorrente: l’attesa. Secondo stime basate sui tempi medi di attesa, un romano può trascorrere dai 10 ai 20 minuti ad aspettare un autobus, un tram o la metropolitana per ogni viaggio. Se consideriamo che una persona utilizza i mezzi pubblici per spostarsi almeno due volte al giorno, possiamo calcolare che si perdono mediamente 30 minuti al giorno solo ad aspettare. Questo valore, però, non tiene conto delle giornate particolarmente difficili, in cui ritardi, scioperi o traffico paralizzano la città, rendendo l’attesa molto più lunga. A Roma, infatti, l’irregolarità del servizio è un problema cronico, che rende questa stima addirittura conservativa.
Uno degli obiettivi principali è sicuramente quello di implementare il monitoraggio in tempo reale per migliorare la puntualità e consentire aggiornamenti live degli orari di attesa delle linee bus, tranviarie e metropolitane.
Ridurre i tempi di attesa medi alle fermate da 15-20 minuti a 5-10 minuti, aumentando la soddisfazione degli utenti e incentivando un uso più frequente dei mezzi pubblici.
Una delle possibili soluzioni è sicuramente quella di intallare degli HUB TECNOLOGICI in grado di indicare con precisione gli orari di arrivo e di partenza dei mezzi pubblici potrebbero rivoluzionare il trasporto pubblico a Roma, migliorando la puntualità, l'accessibilità e l'integrazione con altri sistemi di mobilità. Sarebbe un investimento strategico per ridurre i tempi di attesa e incentivare un maggiore utilizzo del trasporto pubblico.