Sorge presso il convento dei Frati Minori Cappuccini, luogo dove visse gli ultimi anni il nostro Beato e dove morì nel 1324.
Questa cappellina, con alcune terre circostanti e anche una casa, oggi scomparsa, era di proprietà dell’Abbazia di San Benedetto e il mantenimento era a carico del Comune di Gualdo Tadino. Pare invece, che al momento in cui il Beato Angelo decise di ritirarsi in eremitaggio in questo luogo, il terreno fosse di proprietà di alcuni suoi parenti, ai quali egli stesso chiese di costruirgli una piccola cappella. Dopo la morte del Beato, venne consacrata nel 1460 dal vescovo di Nocera e nel 1468 venne concessa un’indulgenza a coloro che si recavano a visitare il luogo. Quando poi nel XVI secolo venne edificato il convento dei Cappuccini, il 30 maggio 1569, l’Abate di San Benedetto la concesse in perpetuo ai Cappuccini il 15 gennaio vi si celebrarono anche alcune messe. Sull’unico altare esisteva una statua del Beato, che nel 1888 venne sostituita con l’attuale. Un tempo le pareti erano completamente decorate, per opera di Matteo da Gualdo. Oggi ne restano alcuni residui nelle pareti laterali. A destra si nota un’Annunciazione, il Beato Angelo, San Facondino, San Rocco, a sinistra un Crocifisso, il Beato Angelo e un’altra Annunciazione.
A causa delle inondazioni del Rio Romore che scorre accanto, oggi incanalato, ma che un tempo scorreva libero, la chiesina subì molte modifiche negli anni. L’ultimo restauro è del 1926 e la parte anteriore, completamente distrutta, venne adibita a sepolcreto dei frati del convento e della famiglia Vetturini di Gualdo, che contribuì alla ricostruzione.