“Le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere capite: proprio per questo, diceva un filosofo, gli dei ci hanno dato una lingua e due orecchie.
Chi non si fa capire viola la libertà di parola dei suoi ascoltatori. È un maleducato, se parla in privato e da privato.
È qualcosa di peggio se è un giornalista, un insegnante, un dipendente pubblico, un eletto dal popolo.
Chi è al servizio di un pubblico ha il dovere costituzionale di farsi capire.”
(Tullio De Mauro)
Chi si appresta a produrre contenuti online, in particolare siti, dovrebbe farlo in modo tale che i prodotti risultino "usabili". In che senso si parla di usabilità?
Afferna Francesco Leonetti, "un sito web ... si comporta ... come un utensile o come un libro o come una lavagna, o come una bacheca, o un catalogo o un televisore o come tutte queste cose messe insieme simultaneamente! È dunque un oggetto. Un oggetto destinato ad essere usato da esseri umani, come una caffettiera, una lavatrice, un'automobile, una sedia. Dunque deve essere progettato e presentato in modo che esso sia USABILE." Usabilità e tecniche del web (Espertoweb)
Come si fa a progettare e realizzare contenuti e siti "usabili"?
Vedi: Francesco Leonetti, dispensa online sull'usabilità
Spesso si confonde il concetto di usabilità con quello di "accessibilità". Quest'ultimo fa riferimento alla caratteristica della risorsa o del servizio di essere fruibile con facilità da qualsiasi tipologia di utente e richiede un approfondimento specifico. Vai all'articolo di Maurizio Boscarol, Accessibilità o usabilità. Istruzioni per l'uso