Una sola parola per riassumere tanto, Reclaim. Iniziamo subito perciò col dare un’esatta definizione in Italiano di questo strampalato termine Inglese. Cercando su internet la traduzione è bonificare, correggere, ma sicuramente il senso vero è più variegato e complesso. L’origine viene dall’Inghilterra, con la nascita dei moti della Street Reclaim, dove in varie cittadine presero piede a cavallo degli anni 90 pacifiche riappropriazioni delle strade contro le auto o comunque tutto ciò che era dettato dal sistema capitalistico.
Possiamo quindi definire con la parola Reclaim un qualsiasi evento autoprodotto, diciamo realizzato in casa, in modo genuino, dai stessi usufruitori poi dello spettacolo aggirando ogni sorta di intermediazione, con primo fine di creare comunità!
Da far notare che proprio il risvolto del duplice ruolo protagonista-spettatore fa si che il tutto sia più sentito, più partecipato, più ben svolto in un contesto in cui tutti si sentono pienamente utili e propositivi ed il risultato o comunque gli effetti sono spesso immediati.
Ed è proprio questa la chiave principale del tutto, che va ben sottolineata e messa in evidenza, la conservazione ed anzi l’allargamento a tutti del senso di comune gestito nella misura che più si può da tutti in modo che gli stessi artefici avvertono subito i loro errori o i loro successi poiché su essi stessi ricadono nel secondo aspetto di usufruitori del servizio.
E’ così che ogni cittadino si senta pienamente partecipe alla vita gestionale cittadina, e che ad essa stessa si appassioni col cuore per via della precedente spiegazione di amplificazione di una legge fisica inevitabile: tutto quello che lanci in cielo in testa ti ritorna.
Ritornando adesso alla nostra cara città Casertana dobbiamo dire che qualcosa inizia a muoversi in questa ottica, gli eventi delle biciclettate e dei pic-nic avanti la Reggia ne sono un esempio eclatante; ma prendo per ora in questione un evento di poche settimane fa che di nome aveva proprio Street Reclaim.
Idea lanciata dal laboratorio sociale Millepiani e svolta lungo le strade di Caserta, passando per i luoghi più rappresentativi, il giorno 23 Ottobre 2011; tema dell’evento quello di fare festa, di rallegrare gli animi, di creare momenti di convivialità, in poche parole di animare una domenica pomeriggio solitamente vuota e noiosa.
Per fare tutto ciò ecco al centro di tutto una coloratissima banda musicale accompagnata da varie danzatrici di murga Argentina, poi quindi giocolieri, persone mascherate tipo carnevale, poeti, fotografi, semplici curiosi ma comunque di base tutti cittadini dello stesso luogo che sfruttano i propri talenti come meglio credono e che soprattutto li condividono praticamente.
Vari momenti quindi anche goliardici, come i giochi popolari sotto il monumento ai caduti, o culturali, come la lettura di poesie da parte di Nando Taccagna e Giovanna Giaquinto sotto l’ex biblioteca in via Roma, hanno intervallato le varie esibizioni di murga, una musica veramente coinvolgente ed allegra, che ha impressionato per il suo ritmo tambureggiante e tribale.
A completare il tutto anche vari messaggi con chiara destinazione verso le istituzioni come il simbolico abbattimento di un muro finto presso quello vero che cinge in una morsa l’area verde del Macrico, e l’incerottamento del municipio con posizionamento di vari cartelli con scritta vendesi per sottolineare la difficile situazione economica comunale.
Termine del corteo in piazza Gramsci, qui conclusione con balli coinvolgenti per tutti e classico sit-in finale di confronto e dialogo reciproco.
Cosa dire in merito a questo inizio di voglia di Reclaim, sicuramente che con veramente poco, sia in termini economici e sia di impegno, se ognuno di noi mettesse in campo i propri talenti la domenica pomeriggio e non solo ci annoieremo di meno e ci conosceremo di più.
Alessandro Santulli