Sai quando perdiamo? Quando smettiamo di ricercare la conoscenza del proprio mondo, conoscenza intesa come metabolizzazione del proprio Io, del proprio essere se stessi, delle proprie qualità intellettive e manuali,del proprio animo, dei propri limiti, e conoscenza intesa come voglia di trovare sempre nuovi stimoli all’interno del proprio campo d’azione, di capire perché tante situazioni dirottano da l’una o altra parte in tal modo da accettarle più facilmente, di comprendere le persone che ci circondano esaminandole caso per caso poiché ognuno ha da insegnarci qualcosa, ognuno va preso per quello che è ed ognuno in determinate situazioni si comporta in un tal modo che non ci devono sorprendere ma solo farci riflettere.
Nulla accade per caso, ogni azione ha la sua causa, ogni se ha un ma; comprensione, ecco la parola giusta, comprensione intesa come apertura mentale verso tutti e tutto alla ricerca della verità e non del conformismo, perché non conoscere significa non poter giudicare.
Apertura non verso solo una persona o verso solo un ambito, perché essere prevenuti significa partire col piede sbagliato, perché in questo mondo potremmo essere molto distanti tra di noi, ma in realtà siamo e rimaniamo tutti uguali, tutti con il solo grande obiettivo di vivere una vita nella dignità, nella gioia e nel rispetto.
Ecco perché la nostra missione va a braccetto con la parola ricerca interiore ed esteriore; imparare a parlare la stessa lingua di chi ci è di fronte, riuscire ad immedesimarsi nelle difficoltà degli altri, trovare la parole giuste al momento giusto, portare avanti le proprie idee, accettare i propri sbagli, saper essere duri nelle situazioni che lo richiedono, rispettare per conquistare il rispetto, lottare quando i nostri diritti sono calpestati; queste sono per me le caratteristiche che ognuno di noi deve inseguire e conquistare, iniziando in un sol modo: vivendo la propria vita a 360 gradi.
Alessandro Santulli