Condivisione

Buongiorno a tutti! Per chi non mi conosce mi chiamo sr Rosella Locatelli, sono una suora missionaria

del Pime originaria di questa parrocchia. Dal 2000 sono suora e dal 2008 al 2015 sono stata missionaria

in Camerun- Africa. Con grande gioia stamattina in questa giornata mix mondiale mi trovo qui con voi a

pregare e a condividere l’esperienza della missione che come suore MDI stiamo vivendo a Pioltello

vicino a Cernusco S/N

Pioltello è una città di 35-45mila abitanti di cui quasi 20mila nel territorio della parrocchia di Maria

Regina. Come suore missionarie siamo arrivate in questa cittadina il 3 dicembre 2018.

Abbiamo iniziato da quella data a vivere in un appartamento nel Quartiere Satellite dove stanno circa

15 mila persone in un quadrilatero dove ci sono più di 40 palazzi di 9 piani ciascuno.

Noi suore abitiamo al 3 piano in Via Cimarosa. Siamo arrivate lì animate da quello che dice il Papa nel

messaggio per questa Giornata Missionaria Mondiale “essere messaggeri e strumenti di compassione”

in una periferia esistenziale e non solo geografica.

Infatti questo Quartiere costruito fine anni 60 e inizi 70 per essere un “quartiere in” alla periferia di

Milano, si è invece poi trasformato da subito a causa della speculazione edilizia e giri malavitosi, nel

rifugio di tante persone immigrate prima del Veneto, poi dal meridione e dagli anni 90 marocchini,

senegalesi, albanesi, rumeni…per poi passare negli ultimi 20 anni a gente provenente da tutto il mondo

con la presenza quindi anche di gente appartenente a religioni diverse. Mussulmani dal Pakistan,

Bangladesh, Egitto, Marocco, Cristiani Ortodossi dai paesi slavi, Cristiani protestanti e appartenenti ad

altre chiese Pentecostali dal Sud America, Africa…e anche Cristiani cattolici dal Perù, Colombia, Sri

Lanka, Filippine

Noi proprio per questa alta presenza multiculturale, siamo arrivate ad abitare in 3 sorelle di 3

nazionalità diverse: italiana, bengalese e indiana per testimoniare coi fatti alla gente che vive lì, che è

possibile vivere insieme di culture diverse venendosi incontro, rispettandosi, stimandosi, aiutandosi.

Le attività che facciamo sono:

- presenza alla Caritas delle 2 parrocchie che riguardano questo Quartiere sia nell’ambito distribuzione

che centro di ascolto,

- visita alle famiglie per conforto, ascolto, aiuto e accompagnamento di certi casi in uffici pubblici per

sbrigare pratiche amministrative o in ospedale per situazioni fragili e complesse

- sostegno a centri e associazioni di stampo diverso, cattolico come Il Centro di cultura Popolare quelli

ispirati da don Lorenzo Milani, mussulmani, cooperative o associazioni del terzo settore che presenti

sul territorio cercano di darsi da fare provando a volte a fare anche iniziative in rete per aiutare gli

immigrati provenienti da tutte le parti del mondo attraverso corsi di lingua italiana per donne, giovani,

lavoratori, dopo scuola per bambini e ragazzi…luoghi di aggregazione varia

- condivisione della vita spicciola coi vicini di casa in casi di lutto, eventi di battesimi, matrimoni, feste…

Dopo questo breve quadro di presentazione generale, vorrei ora sottolineare e consegnare a voi 3

parole da vivere in questa settimana per essere tutti degli autentici DISCEPOLI MISSIONARI. 3 Parole

che colgo anche dalla liturgia odierna

1- La prima si riferisce ad una immagine a me cara ESSERE PONTE che vedete proiettata (quella è

un’angolatura del quartiere Satellite. L’ESSERE PONTE è un po’ la funzione vissuta da Filippo nel

racconto degli Atti che abbiamo ascoltato tra lo Spirito Santo e l’etiope. Ecco anche noi suore

missionarie avendo un po’ sperimentato sulla pelle cosa vuol dire essere straniere e immigrate

per vocazione in un altro paese. Questo atteggiamento mi pare il primo atteggiamento da

coltivare ossia far avvicinare e/o provare a mettere insieme persone diverse nel palazzo, sul

pianerottolo, nello stesso appartamento a volte o famiglia…e questa non è una missione facile

perché sul ponte la gente passa, non si ferma, però è estremamente utile quindi chiede

capacità di donarsi, di sacrificarsi, di sembrare scemi o ingenui ogni tanto….Questo dunque è la

prima chiamata per noi oggi e questo è possibile per ciascuno di noi, di voi anche a voi ragazzi a

scuola, tra di voi, nei luoghi dove state ricominciando a fare sport, aggregarvi, qui in Oratorio, in

famiglia….ESSERE PONTI CHE mettono insieme

2- La seconda Parola è ACCOSTARSI…. E SEDERSI ACCANTO. Anche questa parola la traggo dal

racconto degli atti degli Apostoli. Se guardate sul foglietto c’è scritto che lo Spirito dice a Filippo

“va avanti e ACCOSTATI AL CARRO”…. Ecco questo atteggiamento dell’ACCOSTARSI è UN

ATTEGGIAMENTO estremamente umile, delicato perché ci chiede di metterci vicino ad una

persona e situazione e provare a cogliere quel bene, quell’aiuto che io posso dare,

seminare….io non sono il centro ma è l’altro coi suoi bisogni, necessità, desideri… e io provo a

realizzarli per e con quella persona stando con lui sedendomi, usando del tempo per renderlo

felice, sentirsi compreso…questo è il secondo atteggiamento da vivere questa settimana.

3- Infine la terza parola è ANNUCIARE GESU’ ….FILIPPO lo fa ANNUNCIO’ GESU’ all’etiope fino a

fargli venire il desiderio di ricevere il battesimo. Eh sì la fede si rafforza donandola. Se io provo

a espormi dire qualcosa di Gesù, del suo essere un Dio incarnato, vicino a noi, che ci

comprende, che ci incoraggia, sprona …allora ci accorgeremmo nella nostra quotidianità la sua

presenza che agisce, perché nella logica del Vangelo è mentre dando (dimenticandomi di me,

dei miei problemi) che ricevo.

L’ augurio per voi e per me è che essere missionari a Pioltello, a Vimercate, a Milano, in Cameroun

non cambia molto, perché quello che conta è coltivare e donare la nostra fede per mostrare che

essere fratelli e sorelle di tutti è possibile nel nome di Gesù ma anche di quei valori che tanti vivono

ossia la solidarietà, l’amicizia e l’amore.

Termino con un breve ritornello che canto e che riprende il titolo del messaggio di Papa Francesco

di oggi

NOI NON POSSIAMO TACERE

GESU’ SALVATORE DEL MONDO

NOI DOBBIAMO ANNUNCIARE

L’IMMENSO AMORE DEL PADRE.