Via Crucis

19 Febbraio 2023

6. Fuoco, acciaio, e la visita di Don Giuseppe

L'elettrodo si avvicina con precisione al pezzo da saldare, scocca l'arco elettrico, una luce abbagliante nasconde quanto succede, il ferro fonde e i due pezzi si saldano. Il primo punto è dato, ora si gira attorno per completare l'opera. E lo spettacolo si ripete punto dopo punto.

Anche il fumo cerca di nascondere alla vista quanto succede, mentre cento minuscoli punti di metallo infuocato  saltano qua e là, terminando in fretta la loro breve vita.

Lo scenario di tutto questo è un'officina nella quale si respira la passione per un lavoro portato avanti da sempre, con il piacere del pezzo unico, ricavato con competenza. 

"Non mi piacciono le produzioni industriali in grande scala", racconta Enrico Corno al quale è stata affidata questa parte del lavoro.

Nel nostro caso, si tratta dei supporti per le 14 stazioni della Via Crucis. 

I quadri sono praticamente tutti pronti. Don Giuseppe, rappresentante della Parrocchia committente, incontra Lucia per vedere lo stato dei lavori.

In questi casi i momenti dell'incontro e del confronto possono essere vissuti con sentimenti contrastanti.
Ognuno ha delle aspettative: da una parte la speranza che il lavoro sarà apprezzato, dall'altra la speranza che il lavoro sia come immaginato.

Come spettatore di questo incontro ho avuto l'impressione che alla fine ci sia stata una soddisfazione reciproca. 

Sono state spiegate le scelte tecniche ma soprattutto espressive, la scelta dei colori e dei vetri, le tre cadute ... 

Poi, per ogni quadro, la prova finestra.