VIA ALESSANDRO MANZONI


Chi è Alessandro Manzoni?

Alessandro Manzoni, è considerato uno dei più grandi scrittori italiani. 

Nasce nel 1785 da Giulia Beccaria (figlia di Cesare Beccaria) e, ufficialmente, del conte Manzoni, due membri della nobiltà lombarda. Le malelingue dell'epoca tuttavia già al tempo insinuano che il vero padre di Manzoni sia in realtà Giovanni Verri.  

La notorietà di Manzoni è dovuta al suo famosissimo romanzo, "I Promessi Sposi", frutto nella sua versione finale di un lavoro ventennale che comporta tre differenti edizioni: la prima versione infatti dell’opera, pubblicata nel 1825, non solo è intitolata "Fermo e Lucia" ma era anche scritta in lombardo; la versione definitiva arriva soltanto nel 1840.

La vicenda dei “Promessi Sposi” si svolge tra Lecco e Milano e  racconta le disavventure di due promessi sposi, Renzo e Lucia, costretti a rimandare le loro nozze per via di un prepotente signorotto locale, Don Rodrigo. Nonostante tutte le difficoltà e i pericoli che dovranno affrontare, non ultima la peste, alla fine i due giovani, che per tutta la vicenda mantengono la loro fede nella Divina Provvidenza e sono sostenuti da uomini di Chiesa, riusciranno a coronare il loro sogno d'amore.  

Oltre ai Promessi Sposi Manzoni scrive anche tragedie (Adelchi, il Conte di Carmagnola), poesie (tra le più famose gli Inni Sacri, ma anche poesie civili come Il 5 maggio, Marzo 1821) e una saggio storico, Storia della Colonna Infame, sul fenomeno degli Untori durante la peste milanese del 1630.

Per i suoi meriti letterari e politici nel 1861 Manzoni diventa senatore a vita all’ età di 75 anni, quando ormai è riconosciuto come uno dei maggiori scrittori d’Europa; egli partecipa  anche alla seduta della proclamazione del Regno d’Italia. 

Nel 1873 muore ispirando la messa da requiem di Giuseppe Verdi.      

Storia del teatro Politeama. 

Il Politeama Ranscett nasce come teatro popolare dall'intuizione dei dirigenti di una banda musicale, i "Ranscett" che si erano ritrovati a poter investire una cifra cosiderevole per la costruzione dell'edificio che fu inaugurato la notte di San Silvestro del 1982. I Ranscett infatti fino ad allora organizzavano balli a pagamento la domenica sera nell'allora piazza Mercato, ora Piazza Repubblica, improvvisando anche tendoni in caso di brutto tempo. La costruzione di un teatro in muratura avrebbe permesso loro non solo di continuare i balli della domenica, ma anche di organizzare altri tipi di spettacolo, dato che a Varese esisteva al tempo solo un'unica altra sala, il Teatro Sociale.

L'edificio originario aveva una struttura circolare sormontata da un cupolone e al suo interno disponeva di un locale da ballo, una sala per gli spettacoli, un salone per il caffè e un ampio giardino. Inoltre aveva anche due sale di riserva, usate per tenere conferenze stampe, mostre ed esposizioni. Il teatro poteva ospitare fino a duemila spettatori.

Durante i primi anni del Novecento, però, l’edificio venne requisito dal Genio Civile e utilizzato come magazzino. Tale rimase la sua destinazione fino a quando, dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu acquistato da Armando Caravati che decise di utilizzarlo come cineteatro: l'inaugurazione avvenne il 5 di aprile 1949, la sera del Sabato Santo, con la “Tosca” di Puccini.

Il Politeama assunse l'aspetto attuale in seguito al rifacimento dell'edificio imposto da un terribile incendio che il 14 marzo 1966 distrusse la cupola e la sala da ballo. Con l'occasione dei nuovi lavori la direzione decise di rinunciare all'utilizzo teatrale della sala, mantenendo solo la funzione di Cinema, ma con una sala decisamente più capiente. Il Cinema Politeama inaugurato nel 1969 venne chiuso nel 2008. Da tempo si parla di una sua imminente riapertura.