PIAZZA MONTE GRAPPA
Piazza Monte Grappa
Piazza Monte Grappa nacque negli anni Trenta del Novecento, subito dopo la promozione di Varese a capoluogo di provincia (1927) e in conseguenza alla demolizione della fu Piazza Porcari, la più antica piazza varesina. Essa fu a lungo tra i più importanti luoghi di ritrovo cittadini: qui si riunivano i Varesini per discutere e chiacchierare. La piazza prendeva il nome da una famiglia - i Porcari - che avevano qui il loro palazzo.
L'antica piazza, dalla caratteristica forma triangolare, era circondata da edifici in parte porticati, ospitanti rinomati caffè e botteghe con numerosi clienti. I Varesini chiamavano familiarmente la piazza anche piazza Padella, per via della sua forma che richiamava ai loro occhi quella di una padella appunto.
Piazza Porcari subì la prima vera e propria modifica nel 1888 con l'apertura di Corso Roma, tuttavia la trasformazione radicale urbanistica che portò alla sua scomparsa avvenne negli anni Trenta, con la delibera dell'ampliamento della piazza, la demolizione degli antichi edifici e la nascita dell'attuale Piazza Monte Grappa: il nuovo capoluogo di provincia doveva infatti avere un assetto urbanistico "adeguato" al suo nuovo ruolo e la nuova piazza era destinata a diventare il nuovo cuore amministrativo della città. A questo scopo nel 1933 fu indetto un concorso pubblico nazionale che fu vinto dal progetto "Ardisco!" dell'architetto romano Mario Loreti.
I palazzi di Piazza Monte Grappa
Palazzo Castiglioni: costruito nel 1933 sul progetto degli architetti Mario Loreti e Marcello Piacentini. Il palazzo è stato costruito con diversi materiali come il granito, il travertino, la pietra di Angera e i mattoni in Klinker. E’ un esempio significativo dello stile della cosiddetta “Scuola Romana”.
Torre Civica: fu costruita in epoca fascista, tra 1937 e 1938 - fino al 1945 si chiamava Torre Littoria - su progetto dell'architetto Loreti in stile razionalista. Alta 54 metri - leggermente più bassa del vicino campanile del Bernascone - appare come il risultato della sovrapposizione di due parallelepipedi sfalsati. L’ossatura portante è in cemento armato rivestito all'esterno da serizzo della Valle Antigorio. Originariamente era aperta al pubblico ed in particolare all'altezza del secondo piano si apre una terrazza in porfido rosso sovrastata dallo stemma civico che serviva per i comizi. Oggi la torre viene aperta solo in occasioni particolari ed è soprannominata "Varese verticale” in quanto si può vedere dall’alto la città di Varese in tutta la sua bellezza fatta di parchi e di giardini storici straordinari.
Palazzo della Camera di Commercio: fu costruito tra 1937 e 1938 sempre su progetto dell'architetto Loreti in collaborazione con Edoardo Flumiani; esso era noto come il Palazzo delle Corporazioni. Al suo interno nella sala Campiotti si conservano importanti affreschi del pittore varesino d'adozione Giuseppe Montanari, con a tema varie espressioni del lavoro.
Perché la piazza ha preso il nome "Monte Grappa"?
Per costruire la nuova piazza, nel 1927, è stata abbattuta una parte del quartiere e i nuovi edifici sono stati ricostruiti nello stile fascista, degno della città di Varese che così darà il nuovo aspetto al neonato capoluogo di provincia.
In quegli anni la propaganda fascista era molto forte ed era presente sia nelle architetture che nei nomi di piazze e vie che commemoravano personaggi storici e i luoghi delle vittorie nella prima guerra mondiale.
Difatti di quegli anni è anche la famosa piazza Monte Grappa nello storico quartiere Prati a Roma realizzata intorno al 1929.