Corato

La zona di Corato è stata abitata sin dalla tarda Età del bronzo. Il paesaggio non muta: il viandante cammina immerso in una campagna silenziosa dominata dalla presenza degli ulivi, da secoli una delle principali ricchezze di questi territori. In queste zone è largamente diffuso il cosiddetto olivo coratino, una coltivazione autoctona, di particolare pregio, coltivata in tutto l’agro del nord barese.

Non si può tralasciare la visita del Centro città a cominciare dalle antiche Chiese di San Cataldo e San Vito votate all'accoglienza dei pellegrini per continuare con alcuni sue vestigia tra le più importanti dall'epoca romana a quella rinascimentale.

L'itinerario

Le tappe

CHIESA DI MARIA SANTA INCORONATA

La vecchia chiesa di San Cataldo divenuta ormai piccola, venne sostituita con la nuova costruzione dedicata a Maria Ss Incoronata nel 1617. la piccola chiesa originaria non era sufficiente ad accogliere i tanti pellegrini provenienti da paesi vicini, per questo i Frati vollero costruire un tempio a Lei dedicato connesso al loro convento.

PALAZZO DE MATTIS

Anticamente noto come "Palazzo delle pietre pizzute", caratterizzato da grosse bugne a punta di diamante che rivestono il piano nobile, Palazzo de Mattis costituisce uno dei più pregiati esempi di architettura rinascimentale sorti in Puglia sulla scia del grandioso Palazzo dei diamanti di Ferrara, a testimonianza dei contatti che quest’ ultima ebbe con Corato.

PARROCCHIA SANTA MARIA GRECA

Il primo luogo di culto, legato al ritrovamento dell’icona sacra nel 1656, fu ricavato in una grotta ipogea a ridosso del tracciato murario della città seicentesca. Il 13 aprile 1956 Papa Pio XII proclamò la Madonna Greca principale Protettrice di Corato

CHIESA DI SAN VITO

Appena fuori dei confini delle antiche mura (extra moenia) della città medievale, sorge l’antica chiesa di San Vito. La funzione di protezione nei confronti dei pellegrini diretti in Terra Santa, convalida appunto l’appartenenza della chiesetta all’Ordine dei Cavalieri Templari, sostituiti, dopo la loro destituzione, dai Cavalieri di Malta.

TORRE GISOTTI

L’antica cinta muraria, di cui la Torre era parte integrante, si suppone, da parte di storici locali, risalga all’epoca normanna. La Torre risulta a tutt’oggi l’unica testimonianza delle fortificazioni che in tempi lontani presidiavano la città antica, munita di castello, preservandola dall’attacco degli invasori.

MUSEO DELLA CITTA' E DEL TERRITORIO

Il Museo della Città e del Territorio è allestito negli spazi di primo Novecento dell’ex carcere e racconta, attraverso reperti d’ogni genere, la lunga storia di Corato. Il percorso espositivo parte dai più antichi ritrovamenti archeologici avvenuti nel territorio, nell’insediamento neolitico di Torrepaone, e prosegue con le testimonianze preromane riconducibili alle tombe a tumulo di San Magno e con le pietre miliari della romana via Traiana. Il percorso continua con una sala contenente cartografia storica con documenti e fotografia del XVIII e XIX secolo ed una zona antropologica che accoglie oggetti di vita quotidiana e da lavoro dell’esistenza contadina.