Fantascienza, AI e Distopia
Fantascienza, AI e Distopia
Ian McEwan
Londra, un altro 1982. Nelle isole Falkland infuriano gli ultimi fuochi della guerra contro l'Argentina, ma per le vie della città non sventoleranno le bandiere della vittoria. I Beatles si sono da poco ricostituiti e la voce aspra di John Lennon continua a diffondersi via radio. Anche il meritorio decrittatore del codice Enigma, Alan Turing, è scampato alla morte precoce, e i suoi studi hanno reso possibili alcune delle conquiste tecnologiche di questi «altri» anni Ottanta, dalle automobili autonome ai primi esseri umani artificiali. Fra chi non resiste alla tentazione di aggiudicarsi uno dei venticinque prototipi esistenti nel mondo, dodici Adam e tredici Eve, c'è Charlie Friend. Certo, un grosso investimento per un trentaduenne che si guadagna da vivere comprando e vendendo titoli online. Ma Charlie è convinto che quel suo Adam bellissimo, forte, capace in tutto, «articolo da compagnia, sparring partner intellettuale, amico e factotum» secondo le promesse dei costruttori, gli sarà di grosso aiuto con l'affascinante ma sfuggente Miranda, la giovane vicina del piano di sopra. Per certi versi non ha torto. Il primo non-uomo ha accesso a tutto quello che si può sapere, dalla soluzione del problema matematico P e NP, all'influenza di Montaigne su Shakespeare, fino al modo di vincere le resistenze di Miranda e penetrarne il segreto. Un segreto complicato e doloroso che, quando emerge, pone ciascuno di fronte a un dilemma etico lacerante. Ma la legge più inviolabile dell'androide recita: «Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno». E per un'intelligenza artificiale tanto sofisticata da anteporre la coscienza alla scienza, il concetto di danno può essere più profondo e micidiale di quel che appare.
Un romanzo che gioca sapientemente con ucronie, letteralmente non-tempi, situazioni che si sarebbero verificate se la storia avesse seguito un corso alternativo.
Divergent
Veronica Roth
Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...
Isaac Asimov
Ridotti alle dimensioni di batteri insieme alla loro navicella, un pugno di uomini e un'intrigante ragazza compiono un viaggio di scoperta. Lo scenario delle loro affascinanti e pericolose esplorazioni però non è il cosmo, ma il corpo umano. La loro incredibile missione, infatti, è quella di viaggiare all'interno del sistema circolatorio di uno scienziato per raggiungere e distruggere l'embolo cerebrale che sta per ucciderlo. Alle insidie che incontrano si aggiungono discordie e tradimenti. Ma il viaggio deve continuare, la sfida all'impossibile deve essere vinta. Perché in gioco c'è la vita di un genio i cui studi hanno portato a risultati straordinari, per quanto ancora sconosciuti. Tra realtà e fantasia, una narrazione spiritosa e intrigante, dai ritmi serrati, che pure non rinuncia all'alto contenuto scientifico.
Isaac Asimov
I protagonisti di questa memorabile serie di racconti, qui proposti nella nuova traduzione di Vincenzo Latronico, non sono umani ma assomigliano all'uomo sotto molti aspetti. E anche dove sono più diversi, un tratto improvviso, una espressione o un balenare d'acciaio fanno sorgere inquietanti interrogativi su dove finisca il meccanico e cominci il vivente. Perché i robot di Asimov sono non solo efficienti, ma anche un po' imprevedibili: cosa avviene, per esempio, se un robot inizia a mettere in discussione i propri creatori? E cosa succederebbe se si costruisse un robot con il senso dell'umorismo, o capace di mentire? Ma soprattutto, che cosa distingue, davvero, l'uomo dalla macchina? In questa iconica antologia, pubblicata per la prima volta nel 1950, Asimov cambia per sempre la nostra percezione dell'intelligenza artificiale. È in queste pagine infatti che sono formulate per la prima volta le Tre Leggi Fondamentali della Robotica, divenute presto basilari per tutta la "science fiction", che vengono indagate da Asimov in ogni loro implicazione. Ma soprattutto Io, Robot regala ai lettori una raccolta di stupende storie, ironiche, tenere, commoventi, divertenti; racconti che mentre parlano di androidi ci svelano i lati più riposti della bizzarra natura umana.
Isaac Asimov
In una parte remota del cielo c’è una stella gemella del Sole: Nemesis. È la stella che splende su Rotor, il satellite artificiale su cui vive, con altri transfughi terrestri, la giovanissima Marlene. Grazie ai suoi straordinari poteri Marlene sa che Nemesis porterà morte e distruzione alla Terra. Sulla Terra, invece, c’è solo il sospetto della futura catastrofe. Ma sufficiente per giustificare un’azzardata missione fino a Rotor…
Ray Bradbury
Cronache marziane (1950) è il resoconto della conquista e della colonizzazione di Marte tra il 1999 e il 2026: anno in cui lo scoppio di una guerra atomica richiama i terrestri sul proprio pianeta. Marte, pianeta antichissimo, resta nuovamente abbandonato. Sui suoi immensi mari di sabbia privi di vita passano i grandi velieri degli ultimi marziani, creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civiltà che i terrestri, esseri ingombranti venuti da un mondo sordo e materialista, non hanno saputo vedere né comprendere.
Sergio Solmi - Carlo Fruttero (a cura di)
Una celebre antologia che raccoglie 29 racconti di fantascienza di 20 autori diversi, edita per la prima volta da Einaudi nel 1959 e curata da Sergio Solmi e Carlo Fruttero, quest'ultimo presente con un proprio racconto sotto lo pseudonimo di Charles F. Obstbaum. Fra gli autori: H.G. Wells, Ray Bradbury, Philip K. Dick, Isaac Asimov, Arthur C. Clarke ed altri.