Conoscere i materiali conduttori e le resistenze elettriche;
Usare le porte GPIO del micro:bit per alimentare un circuito al verificarsi di una determinata condizione;
Programmare il micro:bit come sensore di umidità;
Consolidare il linguaggio di programmazione appreso in classe:
cicli condizionali;
logica booleana;
utilizzo delle variabili;
programmazione di sensori.
In questa lezione abbiamo creato un dispositivo a forma di uccellino che rileva se la nostra pianta abbia bisogno di acqua o se sia già stata annaffiata abbastanza.
Gli obiettivi di questa lezione erano quelli di riuscir a far comunicare sulla stessa frequenza due micro:bit uno collegato al dispositivo e l'altro connesso in remoto.
Quale strategia utilizzare per sapere se la pianta ha bisogno di acqua?
Il terreno bagnato si comporta come un conduttore e può chiudere un circuito; invece il terreno secco si comporta come un isolante e può aprire un circuito. Se il circuito risulta aperto allora l'uccellino segnala che la pianta ha bisogno di acqua.
Prima di tutto abbiamo realizzato l’uccellino di carta. La carta poteva essere quella degli origami o potevamo decorarla con dei pennarelli a nostro piacimento.
Dopo abbiamo ricoperto due stecchini di stagnola per fare da conduttore a un pezzo di cartone che abbiamo attaccato tra i due uccellini di carta.
Creato il nostro uccellino abbiamo programmato a coppie i due micro:bit e realizzato l'impianto con i morsetti a coccodrillo.
Il micro:bit collegato alla pianta invia un messaggio all'altro micro:bit (dispositivo remoto) nel caso in cui il terreno sia secco e la pianta abbia bisogno d'acqua.
A. Fratallone 2D
D. Niculescu 2A
Progettazione, costruzione e programmazione....il dispositivo salva piante funziona!