Un diario facilita l’impegno, abitua alla routine, ci cura; it helps us keep track.
L’idea è quella di tenere un diario, insieme, per raccontare i nostri sentimenti, la nostra rabbia, il nostro dolore, i nostri momenti difficili, ma anche le nostre idee, le nostre reazioni, la nostra pazienza, i nostri sogni, la nostra speranza. Condividere un diario, per scrivere, disegnare, annotare, scarabocchiare. Per prendere le distanze rimanendo uniti!!! Tenere un diario per rileggerlo tra un po' di tempo, quando tutto sarà finito!!
Ognuno a modo suo!!!
Se vuoi ascoltare la canzone e vedere il video copia il link
Scarabocchi per una canzone ...
Questa canzone nasce dal desiderio di avere un'estate fantastica dopo un brutto periodo.
E' dedicata ad una ragazza.
La mia passione per il rap nasce cinque anni fa ascoltando musica. Il mio rappista preferito è Mambolosco.
Il mio sogno? Diventare un cantante vero!!!! Lc
Ps Questa canzone comincia ad essere conosciuta in altre regioni!!!
In questo periodo di quarantena ho provato tutto, gioia, tristezza e anche noia.
Chi mi conosce sa che sono sempre indaffarata, trovo sempre qualcosa da fare e non mi annoio mai, ma la quarantena cambia una persona, non solo negli interessi e nelle passioni da svolgere durante il giorno, ma anche nel profondo.
Credo di aver capito chi saranno le persone che mi accompagneranno durante questo viaggio che è la vita. Ho capito che le piccole cose sono quelle che contano di più e che non c’è cosa più importante della propria famiglia.
Ho capito il valore e la forza del contatto fisico; un abbraccio aiuta a riallacciare ciò che era andato in mille pezzi tempo fa. Uno sguardo, una risata non potranno mai sostituire e competere con un messaggio nei social.
Siamo tutti molto coraggiosi e non ci facciamo mai abbattere da nulla. Siamo meno fragili di quanto crediamo. Non avrei mai pensato che una situazione così grande, un muro così alto, un tunnel così buio da fare paura si potesse piano piano illuminare della speranza di ognuno di noi, riuscendo ad unire così tante persone. I cori sui balconi, le canzoni, le videochiamate, i video in rete di persone che ballano valzer, sono tutti gesti bellissimi e che fanno commuovere.
Certo, mi chiedo anche quanto tempo ci vorrà ancora prima di tornare alla normalità, se una normalità ci sarà!!! Quanto tempo dovremo ancora attendere prima di tornare ad abbracciare un amico che magari in questo periodo così difficile ha una piccola nuova famiglia. Continuiamo a sperare, a cantare a squarciagola e a ballare, mentre ricominciamo a riprendere in mano le nostre vite con ottimismo.
Io intanto continuerò a rifugiarmi nel mio piccolo mondo che sono i libri che ormai sono parte di me!!!
America
PARTE IV
Cosa ti manca di più della scuola? Chi ti manca?
Descrivi il tuo compagno di classe o di scuola preferito e racconta cosa facevi con lui …
DELLA SCUOLA MI MANCA TANTO IL PROGETTO FATTORIA, I MIEI COMPAGNI, I RAGAZZI DELL’OFFICINA PERCHE' MI FACEVANO FARE DEI LAVORI, MA SOPRATTUTTO MI MANCA LA MIA AMICA YASMIN. LEI HA I CAPELLI NERI, GLI OCCHI MARRONI. YASMIN E’ BELLA E SOLARE. IO E LEI FACEVAMO COLAZIONE INSIEME, POI IO LE FACEVO MOLTE DOMANDE SULLA MACCHININA E CI DIVERTIVAMO TANTO. LEI E’ STATA GENTILE E DISPONIBILE DAL PRIMO GIORNO DI SCUOLA.
PARTE V
Durante la quarantena stai aiutando papà a fare i lavori nel campo?
Spiegami come si fa a trapiantare le piante di pomodori …
SI PREPARA IL TERRENO, SI VANGA, SI ZAPPA CON LA ZAPPATRICE, SI CONCIMA.
SI FANNO LE BUCHE CON LA ZAPPA, SI PRENDE LA PIANTINA DEL POMODORO CON IL TERRICCIO, SI POSA LA PIANTINA NELLA BUCA E SI COPRE CON LA TERRA FINA. POI BISOGNA INNAFFIARE E SPERARE NELLE BELLE GIORNATE …
PARTE VI
Descrivi una giornata tipica in fattoria: quali attività facevi? Quali animali vedevi? Chi incontravi in fattoria? La fattoria ti manca?
QUANDO ARRIVAVO IN FATTORIA METTEVO GLI STIVALI PER ANDARE A LAVORARE, DAVO IL FIENO ALLA MUCCA CON IL FORCONE, PORTAVO VIA IL LETAME DELLE MUCCHE, DAVO IL CIBO AL MAIALE MASCIA, ALLE GALLINE E AL CANE.
VEDEVO LA MUCCA, L’ASINO, I CONIGLI, IL GATTO, IL PAVONE, LE GALLINE, IL PONY, LE PECORE E LE CAPRE. IN FATTORIA INCONTRAVO MATTIA, PIETRO, FAUSTO, ANTONELLA, ROSSANO, INFINE MANUELA.
NON MI MANCA NIENTE, PERCHE’ CON LA NONNA VADO ALLO STALLETTO A GOVERNARE GLI ANIMALI.
Minilikke
La natura è brutta quando l’uomo la rende brutta.
Smettiamola di buttare le cose dai finestrini delle auto quando non ci vede nessuno.
La natura si vede, si sente, si tocca. Soprattutto quando sono stanco il rumore del mare mi dà un senso di riposo; mi piace il profumo del rosmarino; mi diverte toccare i petali dei fiori.
La natura mi è sempre piaciuta, anche se in questi ultimi anni mi piace di meno; e la colpa è degli uomini.
Ho imparato a riciclare grazie alla mia famiglia.
Il mio rapporto con la natura è più da amico; mi piace quando ci sto a contatto. Quando vado in Macedonia e faccio il campeggio sono felice perché mi sento parte della natura. Mi capita di svegliarmi presto, sentire l’aria fresca e andare a pesca.
Dio ci dice di voler bene alla natura; io quindi la rispetto, così so che faccio una cosa buona per la mia religione.
Di fronte ad un tramonto e ad un’alba mi sento libero e felice.
Preferisco uscire all’aria aperta invece che restare a casa a giocare con la play.
Da grande vorrei una casa in mezzo al verde.
Vorrei che gli uomini la smettessero di disboscare le foreste.
Due anni fa, con l’aiuto di mio padre, abbiamo costruito una piccola casetta in mezzo alla natura; è stato bellissimo. E’ vicino a dove abitiamo, quindi quando posso vado lì perché nello spiazzo ci teniamo alcuni animali.
Dobbiamo migliorare la nostra capacità di riciclare.
Mi piace l’odore dei campi.
In vacanza quando posso vado in campeggio, mi alzo quando voglio, spesso anche all’alba; la natura mi rilassa.
Ho più confidenza con i prati soleggiati; mi sembrano meno pericolosi e più divertenti. Amo i paesaggi. So che le foreste sono importanti ma le vedo come luoghi un po' cupi.
E’ bello avventurarsi nei boschi.
I monti della mia terra di origine sono alti e quando torno nel mio paese posso vedere tanti paesaggi diversi da quelli che sono qui.
Mi piace pensare che chi non può vedere la natura con gli occhi la possa percepire con l’udito, fosse solo il miagolio di un gatto o l’abbaiare di un cane. E poi l’odore, l’odore di un fiume, l’odore inconfondibile del mare.
La terra è la nostra casa, trattiamola bene.
green mech boys
Provo meraviglia, felicità di fronte alla natura, la vedo più come una cosa bella che brutta, ma quando tagliano gli alberi a me dispiace molto.
La mia famiglia mi ha insegnato a prendermi cura della Terra; quando si fa male alla Terra, si fa male a sé stessi.
Mi piace prendermi cura della serra che appartiene alla mia famiglia.
Quando penso alla natura mi viene in mente il mare, mi piace molto nuotare.
Io invece spesso mi fisso sul tramonto alla sera; mi dà una sensazione di gioia.
Appartenere ad una cultura religiosa e credere in un Dio ci aiuta a creare un rapporto positivo con la natura.
La natura ha bisogno di tutti i sensi: la puoi vedere certo, ma non la percepisci solo con gli occhi; la puoi ascoltare, la puoi sentire …
La natura è molto bella perché ci regala molte cose, alcune fondamentali per vivere come l’aria e l’acqua. La natura ci regala tanti colori: il verde a me piace molto. Ad ogni nuova stagione la natura cambia colore. D’estate è più sgargiante, d’inverno è più spenta … Non amo invece molto gli insetti: vorrei che scomparissero dalla Terra …
La natura ci riserva spesso cose belle, anche se a volte può essere crudele.
Mi piacciono molto i percorsi verdi e i boschi e attraversarli con la bici.
Quando posso vado in campeggio con la mia famiglia nella pineta.
La natura è importante per il mondo intero.
Quando posso, faccio delle uscite nei boschi con gli scout.
Quando sono in mezzo alla natura mi sento libero, ma ho bisogno di vederla pulita. Quando è sporca la sua bellezza scompare.
La natura la vedo verde, grande, bella. Offre vita, ma noi la stiamo rendendo brutta, inquinata, spoglia. Amo molto gli animali e provo dolore quando li vedo morire. Soffro anche quando vedo alberi cadere.
La natura è tutto ciò che ci circonda.
Bisogna trattarla meglio la Terra. Gli adulti si sono comportati in modo sbagliato nei suoi confronti. Se anche noi giovani facciamo lo stesso tra un po' di tempo non la riconosceremo più.
La natura mi è sempre piaciuta sin da piccolo. Andare fuori, raccogliere bastoncini di legno e divertirmi con il mio cane, arrampicarmi sugli alberi. Amo anche il gatto, a volte mi addormento sul letto con lui.
Amo la Terra perché è il posto dove vivono tutti gli uomini che dovrebbero amare a loro volta.
green tech boys
Io trascorro le giornate qui, in mezzo a libri, musica ascoltata e musica suonata, un paradiso in terra per me
La quarantena in un paese che non è il tuo
RINUNCIO A VEDERE I MIEI AMICI TUTTI I GIORNI MA CONSAPEVOLE DEL FATTO CHE QUESTO AIUTERA’ TUTTI NOI. Sacrifico le cose che mi fanno stare meglio oggi, per potermele godere in piena tranquillità domani. Stare con gli amici, andare al cinema, ai concerti, passeggiare nel centro delle città che preferisco...
Non credo che quella contro il Covid-19 possa essere identificata come una vera e propria guerra. Certamente però è anche vero che è una lotta contro il tempo. Perché la cosa che spaventa di più non è la malattia in sé per sé, ma la velocità con cui essa si diffonde. Di questo periodo ci sono molte cose che non devono essere dimenticate. Ad esempio l’importanza delle persone attorno a noi e dei legami umani, ma anche le priorità che uno Stato deve avere.
Credo che Internet sia una risorsa strettamente necessaria in questo periodo e non solo per lavorare e studiare, ma anche per tenerci in contatto con le persone più care che sono distanti da noi. Per questo non ci può essere chiesto di limitarci nell’utilizzo. Stiamo già facendo tutti abbastanza sacrifici. La preghiera in questo momento è necessaria per cercare speranza e può essere un rifugio. Per chi crede ha sempre lo stesso valore, non è che in un momento di difficoltà essa vale di più, magari però confidiamo di più in essa perché ci infonde più speranza.
"Non si deve mai dimenticare che la vita dell'uomo non è solo sopravvivenza fisica. È allo stesso modo, e forse di più, relazione, affettività e pensiero, gesto e vicinanza”. Credo che non ci sia dolore più grande che perdere una persona cara e non poterla vedere nemmeno per un ultimo saluto. Altrettanto doloroso è rimanere soli fino alla fine, non avere nessuno vicino e averne consapevolezza. Credo sia veramente una delle cose più tristi che possa accadere, andarsene da soli. Quali misure si possono adottare per non far cadere il malato nella solitudine?
Ognuno deve fare il meglio non solo per sé stesso, ma anche per la società. Qualunque persona dovrebbe adattarsi alla situazione e usufruire dei mezzi di igiene e della sanità per contenere questo virus. Io sto facendo il meglio, uscendo il meno possibile da casa, solo per le necessità. Mi ha molto interessato un articolo che ho letto riguardante la tecnologia in tempo di coronavirus; veniva sottolineato che l’uso deve essere contenuto, non solo per provocare meno gas serra, ma anche per non inquinare e far collassare la rete mondiale. La tecnologia, come qualsiasi fonte, se usata in modo sfrenato, come avviene in questi giorni, provoca uno sfruttamento dei dati che causa errori tecnici durante la navigazione. Quindi usiamola per sentirci tra noi, ma non ne abusiamo!!!
Perché siamo così poco capaci a fronteggiare e contenere il coronavirus ?
Perché proprio in questo momento è successo tutto questo?
Sono le situazioni estreme, difficili, come questa che portano a riflettere su cose alle quali, prima, si poneva poca attenzione. Situazioni che, inizialmente, sembrano impossibili da sopportare ma alle quali ci si deve abituare, per forza. Mentre fuori il mondo sembra essere diventato un romanzo fantascientifico, dentro le nostre case impariamo a riscoprire tutto ciò che prima sottovalutavamo.
Ognuno ha le proprie difficoltà ed io so che devo considerarmi fortunata perché ho molto, cose che altri non hanno. A volte la noia prende il sopravvento, la nostalgia si fa sentire e momenti di panico, ira, sconforto si alternano. Ma poi tutto passa, perché la vita va avanti anche se diversamente.
E mentre fuori medici, infermieri, forze dell’ordine, governanti, si danno da fare e si impegnano a lottare contro questa pandemia, tutto quello che posso fare per contribuire è rimanere in casa, continuare a studiare e pregare affinché tutto finisca.
Lentamente ogni cosa sta cominciando a ripartire. È un mondo diverso quello che adesso vediamo affacciandoci dalla finestra. Le cose non torneranno mai ad essere come erano prima, almeno per il momento. Con il tempo sono sicura che tutto quanto tornerà alla normalità e questo non sarà altro che un ricordo lontano al quale ripenseremo, forse con un velo di tristezza. Ma dovrà essere un ricordo impresso nella nostra memoria, un insegnamento che non dovremo dimenticare, affinché tutto quello che abbiamo passato non sia stato solo una sofferenza, ma anche una riscoperta dei valori di fratellanza e solidarietà.
qualchevocedaremoto
Oggi la casa si sta trasformando nella mia vecchia normalità. Ormai si fa tutto da casa: scuola, allenamenti, hobby, incontri con gli amici... in queste terribili condizioni è l’unico modo che abbiamo per continuare una vita più o meno normale. In poche parole attualmente la casa è diventata il mio piccolo mondo, l'unico posto dove posso ancora coltivare pressappoco le mie passioni e continuare la mia vita.
Sto trascorrendo questi giorni di isolamento cercando di sfruttare al meglio questo tempo e di non annoiarmi ma ovviamente, stando a casa tutto il giorno, tutti i giorni, ci sono quelle giornate in cui si esauriscono tutte le idee e si termina per giocare a videogiochi tutto il pomeriggio per scacciare la noia. Mi sento lontano, prigioniero delle quattro mura della mia camera e impossibilitato a comunicare con l'esterno se non tramite un cellulare. Inizialmente l'idea di staccare la spina da tutto e stare un pò solo con me stesso non mi sembrava male, ma dato che non si sa quando si potrà tornare ad uscire, a vedere i nostri amici (insomma non sappiamo quando torneremo alla normalità), la situazione inizia a farsi pesante. Ecco perché sto vedendo la mia casa come un luogo in cui posso fare tutto. Qualche settimana fa nessuno di noi avrebbe pensato di svolgere attività semplicemente stando in casa ... la mia abitazione oggi è il luogo in cui faccio cose che non avrei mai pensato di poter fare senza uscire!!! A L
Dal primo giorno di questo periodo a dir poco strano dell’anno, che devo dire era partito con il botto, ho subito apprezzato maggiormente quello che prima ritenevo banale e scontato, come ad esempio vivere in una casa grande in campagna. Solo il pensiero di dover stare diverse settimane in un appartamento con i miei fratelli e i miei genitori mi avrebbe fatto impazzire. Stando di più con la mia famiglia, a volte mi sembra di "odiare" tutti perché mi irritano, però penso anche che è un'occasione per stare tanto tempo insieme quindi cerco di viverla bene, anche se è tutto un pò strano.
Sono sempre stata una che non esce molto: vado a scuola e agli allenamenti, ma raramente mi capita di andare a cena fuori ... e con i miei genitori è fuori discussione pretendere di uscire il pomeriggio di giorni infrasettimanali. Per questo, ovviamente mi manca non poter vedere più tutti i miei amici, ma non come potrebbero mancare ad una persona che si vede con loro tutti i pomeriggi. Mi frequento coi miei amici la mattina a scuola e quando i genitori me lo permettono! Non vedo l’ora quindi di poterli riabbracciare, cosa che in questo momento è la più difficile del mondo. Il mio isolamento prevede studio, più di quanto sinceramente facevo durante il periodo in cui era aperta la scuola, e attività fisica che, quando sono in vena, svolgo nella mia camera. Le cose più divertenti della quarantena le faccio con mio fratello; il mio rapporto con lui è sempre stato molto scherzoso. Sto pensando spesso che diamo per scontato cose che in realtà non lo sono come andare a scuola ... adesso siamo costretti a fare quasi tutto da soli a casa. Da una parte siamo in difficoltà perché possiamo avere più dubbi e incomprensioni di quando andavamo a scuola, dall’altra stiamo imparando ad organizzarci meglio e ad impegnarci di più nelle cose che facciamo.
Credo che quello che stiamo vivendo ci aiuterà ad apprezzare di più tutto quello che ci circonda quando torneremo alla vita di tutti i giorni, sperando che a questa non manchi molto!!! C M
Da quando è stata chiusa la scuola, sono rimasta in casa e ho avuto molto più tempo per riflettere. Ora per me la casa è diventata l’unico luogo dove mi sento al sicuro, dove posso contare sul supporto e il dialogo con i miei familiari e dove ho l’opportunità di fare delle attività che non avrei mai fatto prima. In questi giorni di isolamento mantengo il contatto con la scuola, con i professori e con i miei compagni, seguendo le lezioni on-line al mattino, poi nel pomeriggio mi dedico allo studio. Mi piace trascorrere del tempo cucinando e, a giorni alterni, mi mantengo in forma con degli esercizi di spinning. Mi piace inoltre vedere dei film o serie in tv e ascoltare la musica. Ho sempre considerato la mia casa un luogo abbastanza importante, ma fino ad un pò di tempo fa ero presente molto poco: tra la scuola, lo sport, gli amici, le uscite serali, passavo poco tempo in casa, considerandola una cosa scontata. Adesso è il mio porto sicuro e ho capito che lì posso vivere felicemente, perché ho i miei affetti più cari. Inoltre, seguendo tutti i giorni i telegiornali riguardo a questa epidemia, mi sono resa maggiormente conto che c’è molta sofferenza e che i veri valori della vita non si devono basare sulla ricerca delle cose materiali e superflue, ma sui valori importanti come la famiglia, l’amore, la solidarietà e l’amicizia.
M B
Questa quarantena per me e per moltissimi altri adolescenti penso sia, in questi lunghi giorni, uno stimolo per apprezzare quelle tante cose che, all’interno delle mura domestiche, ci circondano, differentemente da come facevamo prima del coronavirus, quando ognuno di noi veniva travolto dagli impegni quotidiani. Penso che a ciascuno di noi sia capitato in questi giorni “vuoti”, almeno una volta, di stendersi sul letto e pensare al futuro. O no? O semplicemente a ciò che ci circonda e che a volte diamo per scontato? Ovviamente ognuno di noi, se fortunatamente non è stato colpito direttamente, non può comprendere pienamente ciò che si prova… Ed è per questo che in questi giorni, vedendo il telegiornale, o navigando su internet, ho imparato a valorizzare ogni momento, a ritagliare anche un piccolo istante da dedicare alla mia famiglia e ai miei animali. Posso inoltre dire che è in momenti come questi che si costruiscono legami, quelli veri, che resistono al tempo e alla distanza.
Ma è soprattutto a me stessa che ho voluto dedicare questi giorni, studiando e leggendo, approfondendo i miei interessi al di fuori della scuola, poiché penso che a volte bisogna utilizzare i momenti peggiori per costruire qualcosa di buono per noi.
S S