Un diario facilita l’impegno, abitua alla routine, ci cura; it helps us keep track.
L’idea è quella di tenere un diario, insieme, per raccontare i nostri sentimenti, la nostra rabbia, il nostro dolore, i nostri momenti difficili, ma anche le nostre idee, le nostre reazioni, la nostra pazienza, i nostri sogni, la nostra speranza. Condividere un diario, per scrivere, disegnare, annotare, scarabocchiare. Per prendere le distanze rimanendo uniti!!! Tenere un diario per rileggerlo tra un po' di tempo, quando tutto sarà finito!!
Ognuno a modo suo!!!
In questo momento di emergenza la mia giornata è un po' particolare …
Al mattino mi alzo alle ore 8:20 circa, mi lavo, mi vesto, faccio colazione e poi accendo il computer per partecipare alle video lezioni che ci sono su Meet.
Nel pomeriggio vado un po’ fuori nel giardino della mia casa a respirare aria e faccio le corse sulla nostra strada campestre per scaricare la tensione e lo stress. Dopo di che ho sempre il computer acceso, vago per la mia sede aziendale, Classroom, per vedere come sono messo a compiti nelle diverse materie. La didattica a distanza non è per nulla facile ma mi sto abituando e i risultati si vedono.
L’emergenza Coronavirus è una sfida impegnativa lanciata dalla natura, o forse una richiesta di aiuto; dobbiamo essere bravi a superarla , quindi dobbiamo combatterla con ottimismo, pazienza, fiducia e facendo quello che ci dicono le istituzioni, rispettando le regole.
Almeno per me non è stato facile cambiare le abitudini di vita ma per il bene e per la salute di tutti, io sono stato contento di cambiarle.
Quando ho letto sul registro elettronico che tutti i docenti si stavano predisponendo per la didattica a distanza ero piuttosto preoccupato perché era una esperienza completamente nuova per me e per tutti i miei compagni, ma mi sono dato da fare per prendere fin da subito confidenza con le nuove risorse tecnologiche, perché ho capito che le lezioni online erano una cosa fortemente positiva per cercare di portare avanti almeno un poco di lavoro scolastico e per continuare a socializzare e a vedermi un po’ con i miei docenti e con i miei compagni. Per alcuni aspetti questo momento è stato davvero positivo perché ho acquisito delle competenze digitali che mai avrei pensato di acquisire, che mi resteranno utili per tutta la vita!
A dire il vero mi manca tantissimo la scuola, quella dell’aula … Non vedo l’ora di ricominciare per rivedere i miei compagni e tutti i miei insegnanti …
Quando la sera vado a dormire, prego chiedendo al Signore di far cessare l’epidemia al più presto; così tutti noi potremo tornare alle nostre vite. Lui nella preghiera mi promette che tutto questo finirà ma ci vuole tempo; forse dobbiamo tornare a fidarci di Lui ...
Non importa quello che ti può capitare; l’importante è avere la forza per affrontare la vita! Sempre!!!
Armando Diaz
Libertà,
tutti noi la diamo per scontata, la riteniamo ovvia e forse è per questo che, come succede con tutte le cose che abbiamo normalmente, la sottovalutiamo.
Libertà semplicemente,
è uscire di casa ogni giorno, incontrare persone a cui vogliamo bene e passare del tempo con loro, fare una passeggiata con il nostro cane, praticare il nostro sport, andare al lavoro, andare a scuola, che è lo sport più bello di tutti. Elenco queste cose perché sono quelle che in questi giorni sto apprezzando più di altre, in assoluto.
Sono più o meno diciotto giorni che ogni italiano è costretto a stare in casa, ad avere contatti solo con i propri familiari e ad uscire solo se strettamente necessario; quest’anno sarà un anno storico, memorabile, per questa brutta cosa ... un virus, creduto quasi innocuo o comunque non pericoloso almeno inizialmente, e che invece ha preso il sopravvento con il rischio di una pandemia mondiale. Da decenni non si verificava una cosa così. Mai quanto in questi giorni mi sono accorta di quanto sia bello poter passeggiare, e andare dove si vuole e sono sicura che molte persone si sono accorte della stessa cosa ... solo adesso …
Beh credo che questo ci serva; il detto “le cose si apprezzano solo quando si perdono” non è mai stato così reale e veritiero.
Questi giorni mi stanno servendo, per pensare, per leggere, per scrivere, e per migliorare. Migliorare: ogni giorno deve essere un’occasione per farlo, dovrebbe esserlo per tutti. Pensare, leggere non è tempo sprecato; lo è forse quello che si passa su uno schermo o su un social oziosamente, che sembra innocuo e non dannoso, invece lo è. Lo è tantissimo perché non ti concentri più su te stesso e sulle cose belle della vita, non dai più valore a un gesto umano come un sorriso o al dialogo, ma ti concentri su cose futili, come il modo in cui apparire agli altri. A ognuno di noi importerà sempre (almeno un minimo) dell’opinione altrui su di noi, su come siamo o su come vogliamo sembrare, e purtroppo questa opinione difficilmente sarà positiva o priva di critiche, ecco perché saremo a maggior ragione più interessati a renderla positiva cambiando ciò che siamo e dandole troppo peso.
L’uomo è debole, si fa condizionare anche a costo di diventare identico agli altri, e sono la prima che in alcuni momenti l’ha permesso, perciò non giudicherò mai ...
È importante quindi capire quali persone possono aiutarci a migliorare. Sono determinata a trovare persone che mi diano esempio, anche a costo di stare sola nel frattempo, se occorre.
Apprezzeremo la natura, il cielo e le passeggiate quando sarà finito tutto? Spero proprio di sì. Anche se in realtà io la natura l’ho sempre apprezzata e amata, con tutta me stessa; più mi rendo conto dell’infinità di posti meravigliosi che ci sono nel mondo, più non aspetto altro che crescere e, una parte di quei pochi soldi che guadagnerò, mi piacerebbe spenderli in viaggi. Tutto me lo voglio vedere il mondo, anche a piedi se servirà.
Mi chiedo come sia possibile fare del male alla natura e non rispettarla ... o ancora più semplicemente non comprenderne la grandezza e il valore … E’ forse colpa di nuovo degli schermi? Può essere, credo che la connessione immediata con tutto il mondo indebolisca la possibilità di meravigliarci, di essere rapiti dalla sua bellezza. Un giorno tutti i meravigliosi laghi del Canada, le isole americane, i deserti dell’Africa o della Mongolia, le montagne del nord Europa spero di vederli con i miei occhi, che ancora sanno meravigliarsi e lasciarmi senza parole ...
Bella e indispensabile la libertà.
Oggi è l’ennesimo giorno identico agli altri; mi sto abituando a non essere libera. Ci sono momenti in cui sono positiva, momenti invece in cui sono tutt’altro. È normale che mi senta così; un miliardo di pensieri insieme generano un miliardo di umori diversi. Sono sicura che molte persone si sentano come me.
Sono altrettanto sicura che tantissime altre persone pagherebbero per lamentarsi dei propri pensieri come me, e invece sono in ospedale su un letto perché sono vittime del virus o sono accanto alla vittima per curarla, come i medici. Chissà cosa provano, quanto sperano; chissà se ce la faranno e chissà come si sentono i loro parenti che non possono nemmeno stargli vicino, cosa provano sapendo che se moriranno non potranno nemmeno salutarli.
È una guerra quella che stiamo vivendo, la mia prof. l’ha chiamata “guerra biologica”. Le persone sono terrorizzate, abbiamo tutti molta paura ... di quanta gente ancora morirà, di quanto tempo ci vorrà per uscirne e, quando ne usciremo, dovremo avere tanta cautela e attenzione per molto tempo ancora.
Ieri ho sentito in un servizio sulla Rai una cosa che mi ha ferita e sdegnata. Un uomo spregevole (un comune cittadino) di cui non si vedeva il volto mentre parlava in telefonata con la conduttrice (altrimenti mi auguro che l’avrebbero cercato e massacrato), che si lamentava degli immigrati. Ci sono persone che continuano in modo ostinato a lamentarsi di queste persone anche in una situazione del genere. Ma come si fa!! E la cosa peggiore è che l’uomo non si lamentava della loro presenza (altrimenti non avrei detto che dovrebbe essere massacrato), ma si lamentava del fatto che loro non sono contagiati dal virus, o che almeno al momento non si sa, sembra che tra i casi non ci siano. Probabilmente perché sono più forti biologicamente, e resistenti? E poi in Africa con le malattie che girano si metterebbero a ridere del Covid-19 (questo è il nome del virus) nel caso in cui se lo trovassero davanti. E santo cielo meno male che è così, hanno già sofferto abbastanza se sono arrivati fino a qui.
Quando ho sentito quell’uomo parlare però mi sono resa conto che anche io ho ricambiato nei suoi confronti con l’odio, l’ho disprezzato, detestato, e odiato come poche volte mi è capitato di fare. Poi ho provato per lui tanta pena, perché un uomo che prova un sentimento insensato, così come insensato è il razzismo e l’odio, sicuramente ha un vuoto dentro di sé che nessuno può comprendere, un enorme complesso di inferiorità.
Ma perché ci odiamo?
Quando il virus non era ancora arrivato da noi, ed era in Cina, qualcuno aveva anche il coraggio di discriminare i cinesi o di guardarli più del dovuto se passavano. Il bello è che i cinesi ad oggi ci stanno aiutando moltissimo, loro che ne sono quasi usciti, che hanno avuto esperienza diretta con il virus, ci stanno inviando milioni di mascherine, che l’Unione Europea non ha, e pochi giorni fa sono atterrati una decina, se non più, di medici cinesi esperti per aiutarci, gratuitamente!
_ FreeMind
Rimpiango quei momenti in cui avevo la possibilità di uscire per avere un po' di aria nella calma della vivace cittadella in cui vivo. Adesso dove guardo trovo sempre gli stessi posti, senza persone; le poche che ci sono si coprono il viso con le mascherine, mantengono le distanze di un metro. Il silenzio accompagna tutto questo.
Mi devo ancora abituare a questo modo diverso di vivere la vita. E’ straziante restare a casa e non andare a divertirti come vuoi con i tuoi amici. Per fortuna ho internet!!!
Stiamo trascorrendo dei giorni, non li stiamo vivendo!!! E’ giusto non uscire, ma fa rabbia restare a casa e ci sentiamo comunque prigionieri!!! Non può continuare così. Spero finisca presto!!! In questi giorni abbiamo le video lezioni, facciamo i compiti; poi vedo la televisione e gioco con la play, ma dopo un po' la voglia mi passa!!!
Ci si può annoiare molto, ma si può ritrovare il piacere di stare in famiglia.
Generazioni unite: sono convinto che noi italiani siamo un popolo unito ed accogliente, soprattutto rispetto ad altri, e penso che saremo la nazione che ne uscirà meglio da questa epidemia.
Che sia un avvertimento, rivolto ad ogni uomo e all’intera umanità, questo nemico sconosciuto? Per riflettere? Facciamo parte di un mondo che non è nostro; ci è stato dato in prestito, ma come tutte le cose che ci danno in prestito ne dobbiamo aver cura perché, quando la nostra vita terrena cesserà, lasceremo tutto a chi verrà dopo di noi. E se adesso ci viene richiesto un po’ di sacrificio, ne sarà valsa la pena.
Questa sappiamo essere una situazione difficile per tutti, specialmente negli ospedali, che sono pieni di persone contagiate. Decidere chi salvare e chi no? Io credo che questa domanda non dovrebbe nascere in nessun uomo (tanto più se è un medico), Paese, Nazione!
Il diritto alla vita è di tutti!
Dare la possibilità di curarsi a tutti, a prescindere dall’età, dalla condizione sociale, dall’appartenenza religiosa… Mi piace pensare che quelle persone, che purtroppo non ce la fanno e muoiono senza poter salutare i propri cari, possano sempre avere l’aiuto di quei sanitari, medici e, perché no, anche dei cappellani dell’ospedale, che con la loro presenza e umanità aiutano i malati con una video chiamata a salutare magari per l’ultima volta i loro cari!
Spero che questo non debba mai succedere nella vita a nessuno!
#ilrecluso
Ho solo bisogno di tempo..
Tempo per me stessa..
Tempo per pensare urlare ed impazzire da sola...
Ho bisogno di tempo..
Tempo per rilassarmi, ridere e piangere nello stesso momento….
Ho bisogno di tempo…
Tempo per ritornare in me stessa…
Tempo per correre e buttarmi per terra..
Ho bisogno di tempo..
Tempo per tornare e gioire come quando ero bambina…
Tempo per non pensare più a lui…
Ho bisogno solo del mio tempo…
Tempo per essere finalmente felice…
a lonely
Ci sentiamo un po' tutti così in questo difficile e buio periodo, non vediamo l’ora che tutto finisca, progettiamo già cosa fare quando finirà la quarantena.
Ci sentiamo tutti in trappola, angosciati, facciamo salti di gioia quando arriva il nostro turno di uscire a buttare l’immondizia o portare a spasso il cane.
Passiamo le notti a piangere perché sentiamo la mancanza del fidanzato o degli amici e non vediamo l’ora di riabbracciarli, esatto, “contatto fisico, abbiamo bisogno di quel contatto con le persone che amiamo come abbiamo bisogno di respirare” non abbiamo capito il valore di quel contatto finché l’abbiamo perso.
Facciamo sempre di tutto per evitarci e ora che ci vogliamo non possiamo nemmeno vederci. Com’è strana la vita eh!
Chi se lo sarebbe mai aspettato, chi si sarebbe aspettato che da un giorno all’altro saremmo rimasti bloccati in casa per un lungo, lunghissimo periodo che sembra non finire, ogni giorno è uguale all’altro, il tempo sembra essersi fermato.
Pensate a chi in casa non riesce a starci per diversi motivi che siano famigliari o altro, pensate a chi prima rimaneva fuori casa il più possibile perché in casa c’era qualcosa che lo straziava, oppure ancora peggio pensate a chi sente tutto il giorno “restate a casa” ma la sua casa è una panchina o un pezzo di cartone, pensate alle persone malate, a chi aspetta con paura notizie di parenti o amici malati, pensate ai medici che saltano i pasti, che non possono tornare a casa a stare con la famiglia costretti ad indossare mascherine e divise tutto il giorno prendendosi cura di tantissimi pazienti, pensate alle migliaia di morti!
Ora come vi sentite? Peggio?
Scusate non era proprio il mio intento. Vi sto dicendo di non mollare, ora vi potrà sembrare tutto brutto e vuoto, vi sentirete imprigionati e annoiati ma pensate a quando tutto questo finirà, a quando il nostro amato Giuseppe Conte annuncerà la fine della quarantena, riuscite ad immaginarlo, sarà una gioia immensa!
a thinker
All'inizio ero uno dei primi che sottovalutava la situazione creata dal virus, ma quando mi sono accorto come stavano veramente le cose mi sono ricreduto. Ora purtroppo devo stare a casa tutto il giorno , a volte persino ad annoiarmi, fino a quando la cosa si risolverà, ma preferisco farlo piuttosto che andare a rischiare di essere contagiato. Stando a casa però ho capito anche che l'importanza della vita è unica. La vita è una sola ed è irripetibile, si possono fare cose senza annoiarsi minimamente e parlare con i membri della propria famiglia alla fine non è poi così male!!!
Ice Cube
E' un momento particolare quello che stiamo vivendo oggi, critico per tutti, sia nel mondo del lavoro che in altri settori.
E' simile ad un carcere a cielo aperto, proprio perché siamo privati di tutte le necessità quotidiane, quindi mi viene da dire che è un po' come essere privati della vita.
Il mio modo di vivere è cambiato totalmente, sono cambiati i ritmi della mia vita sociale, dei miei hobby, tra cui quello che amo in modo particolare, LA MUSICA, che mi fa svegliare al mattino con un pizzico di dolcezza in più, e mi aiuta a vivere meglio le mie giornate, specialmente quando ho dei pensieri.
Insomma questa "guerra" uscita senza dare nessun avviso mi sta facendo capire veramente quali sono i valori della vita, il valore di un semplice abbraccio da parte di un amico, di una cena fuori, dei divertimenti; solamente adesso che sono privato di tutti questi aspetti mi rendo conto di quanto sia importante la vita, il sorridere alla vita e viverla al cento per cento ogni giorno. Come dice VASCO "la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia!"
JACK.