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Le news dall'Istituto Comprensivo  Eleonora Pimentel Fonseca

Redazione Giornale I.C. Eleonora Pimentel Fonseca classi scuola Primaria e Secondaria I grado

Referente progetto prof. Palumbo AlfonsoCapo Redattori: Procida Rosanna, Marotta Bianca Maria, Scarpato Antonietta, Ruggiero GaetanaRedazione: Cammarano Claudia, Vassallo Annalisa, Fasano Elsa, Mercurio Valentina, Morcaldi Maurilia, Noschese Filomena, Fortunato Paola, Sinforosa Rosaria, Vertullo Angelo
sito web: www.icfonseca.edu.it

Edizione n. 8 Febbraio 2023

safer Internet Day per promuovere il rispetto e le relazioni online 

Noi alunni della classe I A abbiamo dedicato la giornata di oggi a riflettere sull’uso consapevole della rete come un luogo positivo e sicuro. I nostri docenti ci hanno spiegato che il 7 febbraio si celebra la giornata mondiale del Safer Internet Day dedicata proprio all’uso positivo di internet. 

Questo evento si celebra da 20 anni ed è una giornata promossa dalla Commissione Europea. Ci ha colpito la possibilità di seguire in streaming, contemporaneamente in 100 Nazioni sparse per il mondo, l’evento “Together for a better internet”. 

Abbiamo compreso che Internet è una fonte molto importante perché serve a darci qualsiasi tipo di informazioni in tempi veloci e ci permette di comunicare con le persone. Però, l’uso sbagliato di internet può portare a gravi conseguenze, infatti sono tanti i rischi nel web. Ci siamo documentati e abbiamo trovato i rischi più importanti come quelli comportamentali che portano i ragazzi  a non studiare più e non dormire per stare sul web e ad  innervosirsi quando c’è il distacco dal dispositivo. Altri rischi sono quelli  relazionali. 

Ad esempio, preferire relazioni virtuali invece di quelle reali, oppure  smettere di uscire e di stare in compagnia soltanto online. Ancora altri rischi possibili sono quelli legali, cioè essere derubati dei dati personali o rischi psichici che fanno perdere  completamente interesse per la vita reale. 

Abbiamo anche riflettuto sui rischi di adescamento, molto pericolosi, perché possono portare al suicidio o all’ anoressia. Ma nella nostra discussione ci siamo soffermati soprattutto sul fenomeno del cyberbullismo, cioè il bullismo attraverso piattaforme di gioco e live streaming. Abbiamo scoperto che il Parlamento italiano ha approvato il 18 maggio 2017 La legge 71/2017, Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, una legge a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo e che prevede misure prevalentemente a carattere educativo. 

Abbiamo concluso queste interessanti riflessioni con un pensiero comune: tutti quelli che partecipano anche solo con un like o un commento diventano, di fatto, corresponsabili delle azioni del cyberbullo facendo accrescere la portata dell’azione; mettere un “like” su un social network, commentare o condividere una foto o un video che prende di mira qualcuno o semplicemente tacere pur sapendo, mette ragazzi e ragazze nella condizione di avere una responsabilità. Allora il nostro consiglio è il seguente: cerchiamo di dedicare maggior tempo alla famiglia e agli amici reali, invece di stare solo sul web. 

 Classe I A scuola secondaria

                ORO… BLU

Abitiamo in  una località poco distante dal mare, ci separano solo pochi chilometri, e per questo possiamo considerarci  privilegiati. 

Quando pensiamo al mare, ci viene in mente l’estate, le vacanze, giochi fatti sulla spiaggia, i tuffi tra le onde, le risate e il divertimento. Il mare è una ricchezza. Un tesoro messo a disposizione di tutti. E’ ORO BLU. 

Ci regala tantissimo, senza chiedere nulla in cambio…Spensieratezza, gioia, libertà di movimento. Purtroppo, in estate, per fare un bagno in un’acqua pulita, siamo costretti a recarci in spiaggia molto presto di mattina. Ma già durante la mattinata l’acqua cambia colore, diventa torbida, non si vede il fondale, compaiono chiazze marroni e schiumose. Il mare cambia completamento il suo aspetto. 

I nostri genitori, ci vietano di fare il bagno e non possiamo godere della freschezza dell’acqua. Siamo costretti a metterci in macchina in cerca  spiagge che offrono e garantiscono ancora un mare pulito, come la costiera amalfitana o cilentana che vantano il merito di possedere  la bandiera blu di Lega Ambiente. La nostra ricchezza, il nostro oro blu, perde di valore e di importanza.  

La causa di tutto questo? E’ da attribuire al forte inquinamento delle acque e allo sversamento illegale nei fiumi che poi confluiscono nel mare. 

Rispettare il mare è un obbligo di tutti, oltre che un dovere, anche perché basta davvero poco per  salvaguardare  e rispettare questa ricchezza evitando così che l’uomo provochi danni ancora maggiori. 

Ci deve essere l’impegno di tutti, a partire da noi bambini e soprattutto da parte delle autorità del territorio con interventi concreti, punendo severamente i trasgressori con pene severissime. Dobbiamo prenderci cura e custodire il mare perché è un bene prezioso. E’ Oro…Blu.

Vogliamo proporre di trasferirci, inizio anno scolastico o nel mese di giugno, sulla spiaggia per fare lezione in modo diverso. Avremmo a disposizione un’aula senza pareti, con vista mare. 

Si potrebbero realizzare tante attività:  letture animate, conversazioni ma anche attività scientifiche per una maggiore conoscenza dell’ambiente e soprattutto stando direttamente a contatto. 

La spiaggia potrebbe diventare una palestra all’aperto organizzando giochi, gare, tornei o semplicemente passeggiando e raccogliendo conchiglie… Una maggiore conoscenza del mare, della sua importanza, della sua maestosa  potenza ci porterebbe sicuramente ad essere più disposti ad  un maggiore rispetto.

Classe 5^B Plesso Dante Alighieri

Ciao mamma, guarda come mi diverto: prendo a calci le rose! 

Caro Blanco,

siamo gli alunni della 5° A della scuola primaria di Campo Sportivo e alcuni di noi sono anche tuoi ammiratori, ascoltano la tua musica.

Abbiamo pensato di scriverti una lettera per esprimere il nostro parere sul tuo comportamento 

durante l’esibizione al Festival di Sanremo.

Siamo rimasti profondamente delusi dal tuo gesto incomprensibile e irrispettoso verso il pubblico in sala, i telespettatori e verso tutti quelli che hanno lavorato alla scenografia.

Prendendo a calci le rose, hai offeso tutti quelli che con i fiori ci lavorano, e non a caso, Sanremo è conosciuta in tutto il mondo come la città dei fiori! Ma soprattutto hai offeso anche lo stesso palco che solo un anno fa ti ha visto vincitore.

Alcuni hanno giustificato il tuo gesto come una bravata per la tua giovane età, ma noi che siamo bambini, e di marachelle ne facciamo tante, non siamo d’accordo!  

Qualsiasi problema tecnico tu abbia avuto, avevi tanti modi per risolverlo, ma hai scelto quello peggiore, lì, su quel palco quella sera si è visto solo un ragazzo immaturo e fuori controllo e non un giovane di talento. 

Caro Blanco, sei un modello per tanti giovani che inseguono un sogno, tu ci sei riuscito, quindi in futuro scegli sempre la strada giusta!

                                                                                                              Con affetto

 La 5 ^A di Campo Sportivo.

GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI 

Il Rispetto è l’apprezzamento della diversità dell’altra persona, dei modi in cui lui o lei sono unici.”


Il giorno 3 febbraio noi ragazzi della classe 2 B, abbiamo vissuto la giornata dei calzini spaiati. Ognuno di noi ha indossato prima di venire a scuola dei calzini diversi. Così proprio questi indumenti, sono diventati metafora dell’unicità di ognuno di noi perché, anche se di forma, colore e lunghezza diversi, rimarranno sempre e comunque dei calzini. Nata dall’idea della maestra friulana Sabrina Flapp, ogni primo venerdì del mese di Febbraio si celebra la giornata internazionale dei calzini spaiati. 

Quello che ci è piaciuto di questa giornata  è l’intento che  non è quello di ricordare tutti i calzini andati persi, ma quello di celebrare la diversità, perché essere diversi è una ricchezza.

La giornata internazionale dei calzini spaiati è, infatti, secondo noi, un vero inno alla diversità che nasce dalla volontà di sottolineare l’importanza dell’inclusività e del rispetto reciproco e  trasmette un importante messaggio di solidarietà e di accettazione degli altri. 

Noi pensiamo che un ruolo fondamentale, in tal senso, lo ricopre proprio la scuola che, attraverso iniziative e varie attività, coinvolge sempre noi alunni affinché comprendiamo l’importanza dell’accettazione e apprezziamo ciò che ci rende unici.

Allora concludiamo scrivendo “Meglio un mondo a colori che un mondo monocromatico”!


Classe 2 B

 Elisa Maria Musto, Amelia Melileo e Alessia Cerza


La giornata dei Calzini Spaiati ci ricorda che non si deve giudicare qualcuno dal colore della pelle, dall’aspetto, dai diversi comportamenti…, siamo tutte persone, siamo tutti uguali!!

Riflessione Classi V Primaria S. Antonio

Missione in Antartide 

A scuola, qualche settimana fa, abbiamo guardato un video sull’arrivo della nave rompighiaccio italiana “Laura Bassi” in Antartide. Non avevamo mai sentito parlare di navi di questo tipo, così abbiamo fatto delle ricerche e abbiamo scoperto molte cose.

Una nave rompighiaccio non è una nave qualunque, ma viene studiata per navigare in acque ricoperte di ghiaccio; a bordo ci sono attrezzature speciali e laboratori. Ma perché attraversare tutto questo ghiaccio?  

Già da molto tempo gli scienziati e i ricercatori studiano l’Antartide, il continente più a Sud della Terra. La missione al Polo Sud ha lo scopo di raccogliere informazioni e dati su flora, fauna, stato dei ghiacci e delle acque polari.

La nave rompighiaccio italiana “Laura Bassi”, che è stata chiamata così per ricordare una delle prime donne laureate in Italia, ha raggiunto nel mese di gennaio una zona dell’Antartide in cui mai nessuno prima era arrivato. A bordo della nave, oltre all’equipaggio, ci sono scienziati e ricercatori esperti. Siamo rimasti sorpresi quando abbiamo saputo che tra i ricercatori c’è un salernitano. Si tratta di Pasquale Castagno, un esperto di oceanografia, impegnato in questo compito importantissimo e difficile. Ci siamo molto emozionati, perché quasi non ci sembrava vero. 

Chissà se al ritorno dalla sua missione potremo ospitarlo nella nostra scuola, abbiamo tante domande da fargli e magari, quando cresceremo, qualcuno di noi diventerà come lui.

                                                                       Gli alunni della classe 3^A -Scuola Primaria Campo Sportivo   

La bambola “Quaresima”, vecchia e antica tradizione.

I giorni che separano il Carnevale dalla Pasqua sono carichi di significato e di suggestione. Da una parte un periodo di penitenza, dall’altra l’occasione per fare rivivere antiche tradizioni che negli ultimi anni si sono quasi completamente perse, tranne che in alcuni piccoli paesi. 

Una di queste tradizioni è la bambola “Quaresima”.

La vecchia storia racconta che Carnevale, il Martedì grasso, mangiò talmente tanto che morì perché gli scoppiò la pancia. 

Sua moglie, Quaresima, per il dispiacere si vestì di nero e, tenendo in una mano il fuso e nell’altra la canocchia, cominciò a filare la lana per distrarsi e non pensare al marito.

Ma come si costruisce la bambola “Quaresima”?

La tradizione vuole che il corpo venga realizzato usando delle patate o arance o limoni; i vestiti vengono realizzati con pezzi di stoffa e sotto alla gonna vengono messe sette penne di gallina, una per ogni settimana, dal mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo. Per ogni settimana che passa va staccata una penna. Quando si stacca la settima penna, vuol dire che è arrivata la Pasqua e la bambola “Quaresima” viene bruciata o buttata per essere, poi, ricostruita l’anno dopo.

Ma dove viene messa la bambola “Quaresima”?

La tradizione vuole che venga appesa o davanti alle porte o ad un filo che va da un balcone all’altro.

La bambola “Quaresima” è un vero e proprio calendario che segna il tempo che passa tra il mercoledì delle Ceneri e la Pasqua.

Fino a qualche anno fa, anche nella nostra città, in una stradina laterale di via Dante, era possibile vedere appesa la bambola “Quaresima”.

Ci auguriamo che questa, come tante altre antiche tradizioni, possano continuare  ad esistere, a testimonianza di un tempo lontano che è indispensabile preservare.

 Gli alunni della 3^A

  Scuola Primaria “Dante Alighieri”

Le tradizioni di Carnevale! 

Carnevale significa: “Togliere la carne!”. 

Carnevale inizia subito dopo le vacanze di Natale ma, si festeggiano solo gli ultimi giorni, i più importanti! 

La maschera tipica della nostra regione è Pulcinella. Al tipico pranzo di Carnevale si mangia la lasagna, la salsiccia, le chiacchiere, la carne! A Carnevale ogni scherzo vale! Così è morto il Carnevale e … gli fanno il funerale!  

Francesco Vertullo

Carnevale inizia alla fine delle feste di Natale. 

La parola Carnevale significa “carne levare” cioè togliere la carne, perché dopo il Martedì grasso inizia la quaresima e in certi giorni non si mangia la carne! A Carnevale ci si maschera perché è nato tutto in teatro con la Commedia dell’Arte. La nostra maschera è Pulcinella. A Carnevale si mangia la lasagna, le salsicce, le polpette, i ravioli, e le chiacchiere. A Carnevale si dice: “… ogni scherzo vale!” e si mangia “… una montagna di frittelle! “. Le tradizioni di Carnevale sono lanciare i coriandoli e fare tanti scherzi, in mezzo alla strada sfilano i carri con tante decorazioni, sui carri ci sono le scuole di ballo con le bambine che ballano! 

Francesca Vatalaro

Il Carnevale è una festa e la parola Carnevale significa “togliere la carne!”. A Carnevale, si mangia lasagna, polpette, salsicce, chiacchiere… si beve birra e vino. A Carnevale si esce mascherati con le maschere diverse e colorate. Carnevale inizia subito dopo il Natale e quest’anno dura fino al 21 Febbraio. Dopo il Carnevale si fa la quaresima (40 giorni). 

Marco Menale

3^ Primaria S. Antonio

Poesie D'Amore

Caro diario,                                                                           

questo mese a scuola è stato ricco di iniziative!

Abbiamo conversato e ci siamo confrontati su tematiche importanti: la solidarietà, l’inclusione, il rispetto, la diversità.... L’orsetto “Otto” ci ha aiutato, con una storia di amicizia perduta e ritrovata, a non dimenticare che… in una imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi… Questa storia ci ha emozionato, ci ha fatto riflettere e abbiamo provato tanta tristezza.

Per questo motivo abbiamo deciso che possiamo essere semini di Pace e vogliamo dedicare le nostre Poesie di Amore a tutto il mondo!

Cos’è   l’amore

L’amore è un mare

dal colore incantato 

come il tramonto stellato e

non l’ho mai dimenticato!

E’ un prato da colori scintillanti

come delle stelle brillanti!

Il mio cuore batte forte

come un pianoforte!

L’amore è una sensazione

che non promette più cose!

Rompe il batticuore

e non immaginiamo più

le cose come l’amore!

Sofia 

L’amore è

Un mondo di emozioni

di colori e sensazioni,

come miracoli e azioni

pieni di parole e scintillazioni.

L’amore è un sentimento

che inizia e crea un momento

 e finisce con il bello

come l’aria del vento.

L’amore è la migliore sensazione

come un film pieno d’azione

come quando viene un tornado,

rompe le mura

ecco, qui esce la natura!

Aimrane

L’ Amore è prezioso

L’Amore è infinito

come il vento spedito

che non si ferma mai

e sa fare pure tanti guai.

Il cuore non è mai stanco di battere

ma poi all’improvviso si ferma

ma l’amore non smette mai di esistere.

Staremo sempre attorno a te

anche se tu non ci sarai

tu lassù capirai

in un cielo pieno di stelle

e un prato argentato

e credo che tu puoi

fare un miracolo

farci felici ed amare ancora

io non mi scorderò 

mai di te

te lo prometto

per favore

lo stesso fallo per me

Greta 

Caro diario questo è solo un piccolo “assaggio” di quello che a scuola, ogni giorno insieme pensiamo, progettiamo e realizziamo! Ora ti saluto … alle prossime avventure che avremo il piacere di vivere con i compagni di classe e le maestre e di raccontarti… a presto!

Gli alunni di IV A – Primaria S. Antonio

Domenica 19 febbraio giornata di donazione di sangue AVIS 

Domenica 19 febbraio anche a Pontecagnano si è celebrata la giornata di donazione del sangue: nel piazzale Centola un camper dell’AVIS è rimasto a disposizione di coloro che volevano donare.

L’Avis (Associazione Volontari Italiani del Sangue) è stata fondata a Milano il 15 maggio 1927 dal medico Vittorio Formentano, con il motto: CHARITAS USQUE AD SANGUINEM.

In seguito alla morte di una sua paziente per emorragia, Formentano fece un annuncio su un quotidiano dell’epoca, un appello per la costituzione di un gruppo di volontari donatori di sangue. A questo primo invito risposero 17 persone; alla fine degli anni ‘50 i donatori erano diventati 1.000.000. Attualmente gli iscritti sono circa 1.300.000 ed ogni anno si raccolgono oltre 2.000.000 di unità di sangue e suoi derivati, che garantiscono circa l’80 per cento del fabbisogno nazionale di sangue.

L’associazione svolge un’importante attività di prevenzione e di educazione sanitaria perché organizza la promozione del dono e la raccolta di sangue. Crediamo che le donazioni dovrebbero aumentare, convincendo le persone attraverso gli appelli di coloro che hanno bisogno, stimolando il sentimento di solidarietà, compassione, senso civico. Si dovrebbe diffondere la storia dell’associazione per cercare più iscritti e volontari che contribuiscano a far conoscere l’importanza del dono.

Ricordiamo di seguito i requisiti per donare:

1 Essere in buona salute

2 Avere più di 18 anni e meno di 60

3 Pesare non meno di 50 kg

Ci auguriamo che la cultura del dono possa diffondersi sempre di più, perché donare non costa nulla ma può salvare tante vite.

Classe 4^ Campo Sportivo

Cibo e amicizia si incontrano a mensa 

Mancano pochi minuti a mezzogiorno e, puntuali, i corridoi del pian terreno del nostro plesso vengono attraversati dai carrelli della mensa scolastica. Al rumore delle rotelle segue un gradevolissimo profumo di cibo che, salendo su per le scale, arriva fin nella nostra aula. 

E, inevitabilmente, è subito…acquolina in bocca!  

Mentre i nostri sguardi si incrociano e si chiedono: “Che cosa mangiamo di buono oggi?”. 

La nostra curiosità cresce sempre di più e, dopo circa un’ora, si placa nel momento in cui ognuno di noi prende posto a tavola e finalmente scopre il menù del giorno. Tutto è apparecchiato con cura e precisione e, una volta accertato che non manchi nulla, ci auguriamo in coro: “Buon appetito e piatto pulito”.

Inizia per noi non solo il momento del pranzo ma anche, e soprattutto, il momento dello stare insieme per scambiarci pensieri, barzellette, risate, confidenze e sorrisi. Abbiamo sempre tanto da raccontarci e, siccome una parola tira, ecco che, come per magia, si forma un lieve caos che non disturba il nostro pranzo ma, addirittura, lo rende più vitale e gioioso. 

Si respira un’atmosfera familiare e accogliente come quella di casa nostra. E tra un assaggio di lasagna e un boccone di spezzatino con insalata i nostri legami di amicizia diventano sempre più forti. Siamo fortunati e felici di frequentare il tempo pieno perché abbiamo la possibilità, tutti i giorni scolastici, di vivere la bellezza e la preziosità della mensa che non è solo il luogo in cui vengono distribuiti i pasti, ma il posto speciale dove imparare ad essere responsabili, apprezzare chi si prende cura di noi, rispettare il cibo e il lavoro degli altri, arricchirci reciprocamente e amare il prossimo.

Classe 4 C Dante Alighieri

Lo spreco alimentare

Il cinque febbraio si è celebrata la giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Ogni giorno vengono sprecate enormi quantità di cibo nel mondo anche se buona parte di questo cibo è commestibile. Se da una parte è necessario aumentare la produzione degli alimenti per nutrire una popolazione che cresce, dall’altro nel mondo si spreca oltre un terzo del cibo prodotto.

PERCHE’ SI SPRECA?

Per una cattiva conservazione degli alimenti, per la difficoltà nella lettura delle etichette, perché si acquistano quantità di cibo superiori alle reali necessità.

COSA POSSO FARE PER RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE?

 Fare la lista della spesa e comprare solo quello che serve;

 migliorare la qualità del cibo;

 comprare, se è possibile, da produttori locali;

 scegliere prodotti di stagione;

 imparare a cucinare con quello che c’è e usando gli avanzi;

 non servire porzioni eccessive.

Con i rifiuti alimentari di ogni singola persona si potrebbe ridurre il problema della fame nel mondo trasformando questi rifiuti in risorse alimentari per la popolazione. La produzione degli alimenti richiede anche molta acqua sia per l’agricoltura e l’allevamento che per le industrie alimentari. Sprecando il cibo quindi, si spreca anche molta acqua. Inoltre per produrre il cibo è necessaria l’energia e, nel trasportarlo aumenta l’inquinamento atmosferico. Ridurre lo spreco di cibo significa, quindi, anche salvare il pianeta.

Classe 3 B Dante Alighieri

SOS...Un pianeta da salvare!

Inquinamento acustico:
cos’e quali danni provoca.

Abbiamo approfondito questo argomento cercando di capire meglio cosa si intende per inquinamento acustico. 

L’inquinamento acustico è un rumore che disturba e che causa effetti nocivi sulle persone. Inoltre può provenire da  diverse fonti, per esempio: inquinamento acustico da traffico veicolare che è causato dai mezzi di trasporto cittadini e  rappresenta la principale fonte di disagio acustico per gli abitanti. Suono del clacson, rumore degli pneumatici a contatto con l’asfalto, rotaie del tram, rombo dei motori. Ancora esiste l’inquinamento acustico da traffico ferroviario. È limitato alla zona limitrofa delle stazioni e per la sua discontinuità, pare essere più facile da sopportare rispetto al rumore derivante dal traffico veicolare.

Troviamo ancora l’inquinamento acustico da traffico aereo. Esattamente come per il traffico ferroviario, il traffico aereo arreca disturbo soltanto alla zona limitrofa alla pista d’atterraggio e al “corridoio di sorvolo”. Ci sono poi forme di inquinamento

acustico causate da attività industriali, commerciali e artigianali: il tipo di inquinamento acustico, la sua intensità e la sua frequenza sono variabili a seconda dell’attività industriale o artigianale svolta. Ci siamo chiesti ma quali sono gli effetti dell’inquinamento acustico? Negli esseri umani, l’inquinamento acustico – se particolarmente intenso e prolungato nel tempo – può addirittura causare una perdita parziale o totale dell’udito. Può contribuire ad aggravare problemi cardiovascolari come l'ipertensione, può causare forte stress, ansia, depressione, aggressività, disturbi antisociali e disturbi del sonno. Negli animali, l’eccessivo inquinamento acustico potrebbe portare al completo disorientamento e alla consecutiva morte del singolo esemplare e, in casi estremi, anche all’estinzione di una specie che non riesce più a condurre una vita regolare nel suo habitat naturale, ormai compromesso. Abbiamo compreso che difendersi dall’inquinamento acustico non è impossibile. Anche dal Parlamento Europeo giungono delle proposte affinché possano diminuire, ad esempio, i rumori prodotti dalle automobili, introducendo limiti più bassi di emissioni sonore in decibel oltre che nuove etichette informative che avvertano sul tipo di rumore prodotto da ogni modello di autovettura in commercio. Anche in casa e negli ambienti di lavoro ci si può difendere dall’inquinamento acustico, dotando questi luoghi di pannelli fonoassorbenti, cioè pannelli realizzati con schiume particolari che assorbono e dunque attutiscono il rumore. Anche i doppi vetri assolvono a questa funzione e sono sempre consigliati. Oltre che nelle proprie abitazioni, l’inquinamento acustico si combatte anche fuori, in città, con alcuni accorgimenti indispensabili.

L’asfalto fonoassorbente è uno di questi, certamente costoso e bisognoso di enorme manutenzione, ma capace di assorbire le onde sonore prodotte dalla compressione dall’aria sotto la scocca del veicolo e tra ruota e manto stradale. Concludiamo questo lavoro di ricerca scrivendo che solo un ambiente salubre, infatti, può garantire che i cittadini   non subiscano dei danni alla salute.

Classe 2 B scuola   Secondaria
Giuseppe Petolicchio   Davide Scannapieco

GLI ALBERI: 

UNA RISORSA PER LA VITA


Al giorno d’oggi il nostro pianeta è molto inquinato, per questo motivo esistono delle associazioni che, per fortuna, si occupano di ambiente. Una di queste è Legambiente, composta da persone che vogliono cambiare il futuro in maniera positiva entro il 2030.

Abbiamo avuto la fortuna di vivere una bellissima esperienza proprio con questa associazione. 

La loro visita a scuola, ha avuto la finalità di farci comprendere l’importanza degli alberi e della natura che ci circonda.

Ci hanno raccontato delle esperienze vere, ad esempio la storia di un signore spagnolo che piantò tantissimi alberi e lasciò il suo lavoro per il bene di tutti. 

Questo racconto ci ha colpito particolarmente perché abbiamo compreso la solitudine che si può provare quando si dedica tutta la propria esistenza alla difesa dell’ambiente. Ma vogliamo raccontarvi come è andata la giornata. Ci siamo dati molto da fare per appendere all’ingresso della scuola tutti i cartelloni che avevamo preparato con cura nei giorni precedenti: le storie sugli alberi, le  poesie, i  disegni. I nostri compagni che hanno inventato delle poesie sugli alberi le hanno declamate ottenendo un grande applauso! Sono piaciute tanto! Successivamente abbiamo piantato piccoli alberi e piante aromatiche come l’alloro e il rosmarino. Alcuni di noi hanno avuto il compito di procedere, al termine delle operazioni, ad innaffiare tutte quelle belle piantine. Vivere a contatto con la natura è davvero un’esperienza indimenticabile. Questa giornata rimarrà per sempre impressa nella nostra mente. Viva gli alberi!

                               Classe 2F Scuola secondaria

Arrivano in città le nuove " Panchine Smart”.

Le panchine smart più avanzate sono dotate di pannelli fotovoltaici, con vantaggi sia in termini economici sia ambientali. L’alimentazione a energia solare infatti, non richiede modifiche infrastrutturali agli spazi pubblici in cui sono installate, elimina i costi dell’elettricità per le amministrazioni e non comporta emissioni di gas serra. La città di Pontecagnano Faiano può essere considerata "più Smart" nel campo tecnologico, per aver realizzato un'iniziativa di grande modernità che permetterà ai giovani, e non solo, di usufruire di punti cosiddetti "intelligenti" per ricaricare strumenti ad alta tecnologia. L'amministrazione comunale si ritiene molto fiera di questo successo e prevede anche di estenderla in più zone possibili. L’obiettivo resta quello di fare sempre di più per noi cittadini, rendendo il nostro territorio un luogo ogni giorno maggiormente vivibile, soddisfacendo i desideri dei suoi abitanti. 

Il 21 marzo 2022, sono state inaugurate delle panchine elettriche in città in corrispondenza di alcune fermate dei pullman. 

Grazie alle prese predisposte su ogni panchina, potranno essere ricaricati i telefoni, pc, monopattini e piccoli elettrodomestici. L’iniziativa, dal nostro punto di vista è sicuramente una grande novità, un’idea molto funzionale se ben utilizzata; la panchina smart è una grande risorsa per noi giovani e per la difesa dell’ambiente, visto l'utilizzo di fonti rinnovabili. 

Speriamo che questa iniziativa possa non solo limitarsi alla nostra zona, bensì che possa diffondersi anche in altre città.

Classe 2 C scuola secondaria

Sostenibilità ambientale:
ultime Iniziative a Pontecagnano-Faiano.

Quando noi ragazzi parliamo di sostenibilità ambientale teniamo a mente un elemento fondamentale: siamo di fronte ad un tema che riguarda l’esistenza stessa del Pianeta che abitiamo. Garantire la sostenibilità ambientale significa tenere in equilibrio il nostro ecosistema naturale e lottare così contro l’inquinamento. E’ quello che sta cercando di fare il nostro Comune, dove si è realizzata una svolta importante negli ambiti della tutela ambientale e della promozione di azioni finalizzate a contenere il livello delle emissioni atmosferiche dovute ai mezzi di trasporto. Sono state progettate ventisei postazioni per effettuare la ricarica dei veicoli elettrici ed ibridi in varie zone della città. Da poco tempo nella frazione di Sant’Antonio è stato installato un erogatore automatico per possessori di auto elettriche.

Con la creazione di diverse Eco Aree sul nostro territorio si praticano e si diffondono stili di vita che sicuramente hanno contribuito a migliorare il destino di Pontecagnano-Faiano, una vera e propria città “Smart”. Incentivando l’utilizzo di mezzi elettrici significa pensare all’oggi, ma soprattutto al domani, dove l’utilizzo di questi mezzi sarà sempre maggiormente diffuso e praticato.  

Le auto elettriche sono, per noi, una grande invenzione, perché prima di tutto non rilasciano sostanze nocive nell’atmosfera e quindi sono sostenibili, non contribuiscono all’inquinamento acustico e vengono appunto caricate con l’elettricità, energia rinnovabile. 

e auto elettriche, quindi, sono una grande svolta per il nostro paese e in generale il mondo. Inoltre si consuma meno materiale per la ricarica della macchina evitando la produzione esagerata di anidride carbonica. Però anche queste auto hanno degli aspetti negativi, come per esempio il fatto che consumano molta energia anche se rinnovabile. Sicuramente, concludendo, l’utilizzo delle auto elettriche contribuirà a migliorare la qualità della nostra vita futura, riducendo notevolmente l’inquinamento atmosferico e ambientale.

Classe II E Scuola secondaria

IMPARIAMO DALLA STORIA

Che cosa sono state
LE  FOIBE 

Il  10  febbraio,  ormai  da  tredici  anni  si  celebra  in  Italia  il  GIORNO  DEL  RICORDO per commemorare le stragi e i massacri delle foibe.  Le  foibe  sono  delle  grandi  caverne  verticali,  profonde  anche  centinaia  di  metri,  che  possiamo  trovare  nella  regione  del  Carso.  Tuttavia,  con  il  passare  del  tempo,  il  termine  foibe  è  diventato  sinonimo  dei  massacri  subiti  dai  cittadini  italiani  da  parte  dei  partigiani  di  Tito,  tra  il  1943  e  il  1947,  dopo  la  seconda  guerra  mondiale. 

Secondo  la  Jugoslavia,  tutti  gli  italiani  erano  fascisti  o  contrari  al  regime  comunista  per  cui,  considerati  “nemici  del  popolo”,  venivano  torturati e poi gettati nelle foibe. 

Non  si  sa  con  esattezza  quanti  italiani  furono  uccisi,  secondo  alcuni  storici  forse  più  di  diecimila  persone. 

Il  dramma  delle  foibe  si  concluse con   il  trattato di  pace   di  Parigi, firmato   il  10  febbraio  1947  e, solo   il  26  ottobre  del  1954,  l'Italia  riprese il controllo amministrativo della città di Trieste. 

Rebecca Giordano  classe 2 B Scuola secondaria 

Date per ricordare… 

Le classi quinte hanno tratto spunto dalle giornate significative del calendario di febbraio e hanno riflettuto con domande stimolo e discussioni guidate sull’importanza del Ricordo dei fatti Storici come monito ai nostri comportamenti ...

Venerdì 10 febbraio – Il giorno del Ricordo deve essere un’occasione di Memoria per ricordare e rendere omaggio agli Italiani trucidati nelle foibe, costretti a lasciare la loro terra a causa dell’odio verso il popolo Italiano e la sua identità.

Classi V Primaria S. Antonio

27 gennaio, Giornata della Memoria: RICORDARE la Shoah e l’Olocausto 

Ogni anno, nel mondo, il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, la ricorrenza durante la quale vengono ricordati 15 milioni di vittime dell’Olocausto. 

Sei milioni di queste vittime innocenti appartenevano al popolo ebraico: il loro genocidio viene chiamato Shoah. Quest’anno noi alunni della classe 3B, abbiamo voluto commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente e senza nessuna pietà in maniera diversa. Siamo scesi nello spazio esterno dell’edificio scolastico e abbiamo attaccato ad un muro i nostri pensieri e le nostre riflessioni su questa giornata. Abbiamo chiamato questo spazio il nostro “muro della memoria”.

Ci è servito a ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi. Spesso noi stessi ne siamo gli autori, senza rendercene conto. La Giornata della Memoria ci ricorda che verso queste discriminazioni non alziamo abbastanza la voce e che spesso, per comodità, ci nascondiamo, restiamo indifferenti. 

Ecco, il nostro muro della memoria, vuole servire a questo: ad  evitare che una tragedia come quella dell'Olocausto si ripeta nell’indifferenza di molti.  

 Classe 3 B scuola secondaria