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Le news dall'Istituto Comprensivo Eleonora Pimentel Fonseca

Redazione Giornale I.C. Eleonora Pimentel Fonseca classi scuola Primaria e Secondaria I grado

Referente progetto prof. Palumbo AlfonsoCapo Redattori: Procida Rosanna, Marotta Bianca Maria, Scarpato Antonietta, Ruggiero GaetanaRedazione: Cammarano Claudia, Vassallo Annalisa, Fasano Elsa, Mercurio Valentina, Morcaldi Maurilia, Noschese Filomena, Fortunato Paola, Sinforosa Rosaria, Vertullo Angelo
sito web:
www.icfonseca.edu.it

Edizione n. 7 Gennaio 2023

FORTUNATI... LORO!

Quale sarà il nuovo look per la storica Dante Alighieri?

La nostra scuola “Dante Alighieri” è stata costruita nel lontano 1955. Non la possiamo certamente definire una scuola di giovane età. Ha precisamente 68 anni. In tutti questi anni, ha ospitato tantissimi alunni.

È stata frequentata da molti genitori della nostra classe, da alcuni nonni e anche dalla nostra maestra, la quale ci dice sempre che è molto affezionata. Da un po’ di tempo, corre voce, che sarà demolita per costruirne una nuova. “FORTUNATI...LORO!”

Fortunati, infatti, saranno gli alunni che si iscriveranno prossimamente e ne potranno beneficiare. Ahimè! A noi, invece, questo non sarà concesso. Per noi, è l’ultimo anno della scuola primaria, siamo in quinta e il prossimo anno scolastico saremo alla scuola secondaria. Sarà sicuramente una bella scuola, non solo nella struttura, con nuovi ambienti, sicura, innovativa e futuristica. Noi la immaginiamo così.

Costruita con fondamenta super resistenti dal punto di vista sismico, con aule spaziose, confortevoli e accoglienti, possibilmente senza scale, né piani ma tutto su un solo livello. Immaginiamo una scuola “green”, dotata di pannelli solari per convertire l’energia del sole in energia elettrica, per illuminare e riscaldare senza grandi consumi.

Aule con pareti mobili che si restringono o allargano a seconda dell’esigenza . E’ preferibile avere alle finestre vetri fotocromatici in modo tale da eliminare le fastidiose veneziane. Sarebbe bello, avere nella nuova scuola un robottino che trita ed elimina i rifiuti, dotato di intelligenza artificiale che parla e interagisce.

Insomma, vorremmo avere una scuola che tenga conto e soddisfi ogni esigenza di noi bambini e del vivere moderno.

Consigliamo a chi è preposto alla progettazione, ma anche al nostro Sindaco, in qualità di primo cittadino di Pontecagnano, di tenere conto dei nostri suggerimenti, senza tralasciare la possibilità di costruire impianti sportivi, laboratori all’interno e all’aperto.

Una scuola sempre aperta dove i bambini possano trovarsi anche fuori dall’orario scolastico per favorire momenti di socialità e di aggregazione. Ci piacerebbe avere anche un grande planetario astronomico per ammirare i corpi celesti, i pianeti, le galassie e tutto ciò che c'è nell'universo.

Questa è la scuola che tutti i bambini dovrebbero avere e non sognarla soltanto. L’abbattimento, quando questo avverrà, spazzerà via la nostra vecchia scuola. Crollerà e sarà ridotta in un cumulo di macerie.

Non saranno abbattuti né annullati tutti i nostri ricordi e né quelli degli alunni che in questi anni l’hanno frequentata.

Gli alunni della classe 5^B- Scuola Primaria Dante Alighieri

A caccia di paure!

Nel mese di novembre la nostra scuola ha organizzato un laboratorio di lettura. Gilda Ricci, autrice della fiaba “Nadì senza paura”, attraverso la storia del piccolo Nadì, ci ha fatto riflettere sulle paure.

Ci siamo fatti tante domande e così abbiamo affrontato un vero e proprio “viaggio” nel mondo delle paure.

“Abbiamo scoperto che può avere paura chiunque, a qualsiasi età. Si può avere paura del buio, degli animali, delle altezze…”

“La paura è un’emozione forte, che ci rende fragili, perché ci fa sentire in pericolo anche se ci troviamo di fronte a situazioni non rischiose”.

“Di fronte alla paura ognuno di noi può avere reazioni diverse: ci si può bloccare, il cuore comincia a battere più velocemente, si può urlare e perfino scappare”.

Lo sapevate che ogni tipo di paura ha un nome specifico?

Queste sono alcune delle paure più diffuse tra le persone:

  • Acrofobia: paura delle altezze

  • Agorafobia: paura degli spazi aperti

  • Aracnofobia: paura dei ragni

  • Aviofobia: paura di volare

  • Belonefobia: paura di aghi o altri oggetti appuntiti

  • Claustrofobia: paura dei luoghi chiusi

  • Clinofobia: paura di addormentarsi

  • Ligofobia: paura del buio

  • Odontofobia: paura del dentista

Ma come si possono superare le paure?

Ecco i nostri suggerimenti: “provare ad affrontarle con coraggio”; “imparare a controllare le proprie reazioni”; “parlare con altre persone dei propri timori” e, come ha fatto Nadì, “metterci un pizzico di fantasia”.

Gli alunni della classe 3^A -Scuola Primaria Campo Sportivo

Quando gli studenti incontrano l’autore del libro letto in classe…

Dialogo con lo scrittore Nicola Pesce, autore del romanzo “La volpe che amava le piccole cose”

Noi alunni della classe seconda F, insieme alla nostra insegnante di italiano, abbiamo incontrato il 19 gennaio 2023, Nicola Pesce, autore del bellissimo romanzo “La volpe che amava le piccole cose". Abbiamo scoperto che Nicola Pesce è stato il fondatore di una casa editrice già all’età di 16 anni. Noi ragazzi, con questo incontro, abbiamo avuto la possibilità di approfondire da vicino, dialogando direttamente con l’autore, alcuni aspetti del libro che abbiamo letto. Durante l’incontro, l’autore ha raccontato com’ è nato il suo desiderio di scrivere un libro e come ha lavorato alla sua stesura. Un’occasione davvero preziosa per comprendere come è nata la storia, ma anche per scoprire quali sono i segreti del mestiere di scrittore. Nicola Pesce ha risposto alle tantissime domande che incuriositi gli abbiamo posto e ha dialogato con noi, raccontandoci particolari dei personaggi protagonisti del suo libro.

Il momento che ci ha emozionato di più è stato quando abbiamo ascoltato dalla voce dello scrittore, le vicende della protagonista: la volpe Aliosha e l’incontro con il misterioso personaggio Ka.

A conclusione dell’incontro, abbiamo letto le nostre lettere di ringraziamento per il tempo che ci ha dedicato facendoci appassionare ancora di più alla lettura.

Grazie per averci insegnato l’importanza delle piccole cose e per diffondere la gentilezza e l’amore per i libri!

Gli alunni della classe 2 F -Scuola secondaria

“Se ascolto dimentico, se guardo capisco e se faccio imparo!”

Lunedì 16 gennaio dalle ore 17:00 alle ore 19:00 il plesso Sant’Antonio ha aperto le porte per un entusiasmante Open Day!

Tutti gli spazi sono stati vissuti ed esperiti attraverso laboratori di: coding, musica, matematica, riciclo, lettura creativa, scienze, storytelling e arte.

Le “maschere” di questo meraviglioso Teatro che è la Scuola hanno accolto i visitatori con una filastrocca di benvenuto e un caloroso applauso.

Il tour nella scuola è iniziato con il Laboratorio “Musical…mente” delle classi quarte.

Bambini e genitori sono stati trasportati nel magico ed affascinante mondo dei Suoni e della Musica.

Il nostro plesso, che vanta una lunga tradizione musicale e corale, ha puntato su un coinvolgimento globale degli ospiti basato sugli elementi fondamentali del linguaggio musicale e ha messo in campo triangolo, xilofono, piatti, nacchere, tamburi, bastoni della pioggia e maracas.

Noi studenti, particolarmente emozionati, abbiamo eseguito con voce e strumenti la canzone “Amico è” come simbolo di amicizia universale.

Poi abbiamo giocato con gli strumenti musicali “scoprendo” suoni e rumori. “Che bello” Ci siamo divertiti tantissimo! Sembravamo una vera e propria orchestra… solo un po’ rumorosa!”

Il laboratorio “English is fun” - come suggerisce il titolo - è stato davvero “esilarante” perché abbiamo utilizzato il nostro attrezzato laboratorio informatico per promuovere una maggiore curiosità ed interesse nell’approccio con la lingua inglese.

In “Logica… mente” ci siamo divertiti tantissimo e i calcoli eseguiti con test e quiz, utilizzando la bacheca digitale, sono diventati un gioco… E’ proprio vero che “Giocando si imparano un sacco di cose!”.

Le classi seconde hanno affascinato i visitatori, grandi e piccoli, trasportandoli nel mondo incantato con il più classico degli incipit: “C’era una volta…”

I piccoli della classe prima hanno offerto un bellissimo percorso di coding “Imparo gioco e mi diverto”, a dimostrazione che “chi ben comincia è a metà dell’opera!”.

I compagni della terza, hanno fatto da tutor ai piccoli visitatori costruendo con loro animaletti con ritagli di carta e cartoncino che poi hanno regalato loro, raccomandando di esercitare la fantasia inventando storie da raccontare.

I compagni delle classi quinte sono stati impegnati in tre diversi laboratori: storytelling, scienze e arte.

I piccoli ospiti sono stati coinvolti nella lettura animata del racconto "Ali di lana" e nella creazione - con simpatici fili colorati - del personaggio simbolo del racconto.

I ragazzi di quinta sono stati davvero felici di guidare i nuovi amici alla scoperta della Biblioteca!

Nel laboratorio "Scientifica...mente", invece, vestendo i panni dello scienziato i bimbi, hanno sperimentato come l'energia si trasforma e così...da un goccio di aceto e un pizzico di bicarbonato i palloncini colorati si sono "magicamente" gonfiati.

Per concludere in maniera creativa il “percorso” realizzato, i piccoli grandi tutor, hanno personalizzato con gli ospiti un attestato di partecipazione a ricordo del pomeriggio trascorso insieme!

Che dire oltre...vi aspettiamo a settembre numerosi nella nostra scuola!

Gli alunni delle classi 4^A e 4^B -Scuola Primaria S. Antonio

SOS...Un pianeta da salvare!

Ma che stagione è? Alla ricerca dell’inverno perduto…

Quest’anno abbiamo vissuto un Natale diverso dal solito: l’abbiamo notato tutti. In alcuni posti addirittura le persone sono andate al mare, come se fosse piena estate.

Sciarpe, cappelli, guanti, maglioni? Sembrano ormai inutili.

La maestra ci ha spiegato che tutto questo fa parte di quel “cambiamento climatico” di cui si parla da tanto.

Ci è stato anche detto che l’aumento della temperatura terrestre comporta rischi ambientali molto gravi e, soprattutto, che tutti noi possiamo contribuire a limitare le emissioni di gas serra con piccole azioni quotidiane come riciclare i rifiuti, spegnere le luci inutilizzate, usare l’auto solo se necessario… soluzioni semplici alla portata di tutti.

E parole come “uragano” , “tempesta”, “siccitá” ora cominciano ad avere un significato diverso e ci portano a riflettere seriamente.

Da una ricerca che abbiamo fatto risulta che le temperature medie annuali in Italia sono cresciute negli ultimi due secoli di 1,7°C ma il contributo più rilevante a questo aumento è avvenuto in questi ultimi 50 ANNI , per i quali l’aumento è stato di 1,4°C .

Siamo anche noi responsabili, come tutti, di quello che sta succedendo al nostro clima.

Ma possiamo fare tanto per spegnere quel fuoco in cui sta bruciando il nostro Pianeta!

Gli alunni della classe 4^ A - Primaria Campo Sportivo

La Terra ha la febbre, curiamola!

La Terra, negli ultimi anni, ha mostrato grandi segnali di sofferenza. Catastrofi naturali causate dal cambiamento climatico, aumento dell’inquinamento globale e del surriscaldamento, una deforestazione incontrollata che può causare danni irreparabili stanno mettendo a dura prova il nostro pianeta.

Ma chi è il colpevole di tutto questo?

Il colpevole è l’uomo.

Basterebbe mettere in pratica alcune azioni ecosostenibili già nella nostra quotidianità: non sprecare l’acqua perché è un bene prezioso che potrebbe, prima o poi, finire; fare una corretta raccolta differenziata e riciclare quanto più possibile; ridurre il consumo di energia elettrica; ridurre al minimo l’uso dell’automobile preferendo la bicicletta, i mezzi pubblici, i mezzi di trasporto ecosostenibili e camminare di più che fa anche bene alla nostra salute.

Inoltre piantare altri alberi e non distruggere intere foreste e boschi; aumentare l’uso di energie “pulite” (solare, eolica e dell’acqua).

Ricordiamoci che noi non abbiamo un altro pianeta di riserva perciò serve la collaborazione di tutti per migliorare lo stato di salute della nostra Terra prima che sia troppo tardi.

Gli alunni della classe 3^A -Primaria “Dante Alighieri”

La battaglia di Greta

In classe, insieme alle nostre insegnanti, abbiamo affrontato il tema del cambiamento climatico, del riscaldamento globale, il risparmio energetico e la necessità di utilizzare le energie rinnovabili. Leggendo, facendo ricerche personali, scambiando le nostre opinioni e soprattutto ipotizzando possibili soluzioni a questo problema.

E ci siamo chiesti: “Ma noi bambini che cosa possiamo fare?

Poi abbiamo visto e ascoltato il discorso che Greta Thunberg, attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, ha tenuto davanti ai potenti del mondo.

Nel discorso di settembre 2019, parlando al summit sul clima in corso all’ Onu a New York, l’allora sedicenne Greta, con molto coraggio, non nascondendo le lacrime di rabbia, inizia il proprio discorso con questa frase: "Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia”.

Esprime tutto il suo disappunto sulle decisioni prese, o meglio non prese! Le definisce “fallimentari e poco efficaci”, rimprovera i leader mondiali di non prendere sul serio l’emergenza climatica e li accusa di essere interessati solo ai soldi e alla crescita economica.

Con molta determinazione, esorta i politici ad agire quanto prima, a non deludere i giovani e a non tradirli.

Alla fine del video, in classe è scattato un applauso spontaneo. Può sembrare strano, ma anche noi avevamo gli occhi lucidi e abbiamo provato una sensazione di rabbia nei confronti di chi può fare e non fa, di chi si volta dall’altra parte senza impegnarsi a trovare soluzioni per salvaguardare la salute della Terra così ammalata.

Le parole di Greta sono state un monito sicuramente per i potenti, ma stanno contribuendo a formare nuove generazioni molto più attente all’ambiente.

Il cambiamento deve partire anche da noi piccoli, tutti dobbiamo invertire la rotta e assumere atteggiamenti più responsabili e soprattutto più “ green” che fermino il surriscaldamento globale.

Dobbiamo fare in fretta, perché per usare ancora una volta le parole di Greta

“La nostra casa è in fiamme!"

Gli alunni della classe 5^ A - Primaria Campo Sportivo

Difendiamo l’ambiente: vietato buttare!

Nei materiali di scarto possono nascondersi beni preziosi e se impariamo ad educare il nostro sguardo a guardarli in maniera originale, diversa dal solito, possiamo esprimere, attraverso di essi la creatività, progettando e realizzando prodotti nati da materiali altrimenti destinati ad essere buttati via. Quindi il nostro motto é: “Vietato buttare”, cioè buttare nel modo sbagliato.

La raccolta differenziata ci permette di buttare bene, ovvero di separare i rifiuti in modo da poterli rimettere in circolo e riutilizzare.

Il giorno 13 dicembre 2022, abbiamo svolto a scuola un’attività particolare, diversa dalle altre insieme ad altre classi. Abbiamo deciso di riutilizzare e di dare una nuova vita ad oggetti che noi definivamo rifiuti, trasformando le capsule di caffè esaurite, in bellissimi addobbi natalizi.

Il lavoretto realizzato da noi alunni della classe 2D è stato molto creativo e divertente ma, soprattutto, ci ha visti impegnati in qualcosa di veramente utile per il nostro pianeta.


Gli alunni della classe 2 D -Scuola Secondaria

Risparmi…Amo energia

Settimana dell’Educazione Civica dedicata all’energia e al risparmio energetico in vista di città e comunità più sostenibili.

“Vivi in questo mondo

Non vivere su questa Terra

come un inquilino

o come un villeggiante

nella natura.

Vivi in questo mondo

come se fosse la casa di tuo padre.

Credi al grano,

alla terra, al mare, ma prima di tutto ama l’uomo.

Senti la tristezza

del ramo che secca,

del pianeta che si spegne,

della bestia inferma,

ma prima di tutto la tristezza dell’uomo.

Che tutti i beni terresti

ti diano a piene mani la gioia,

che le quattro stagioni,

ti diano a piene mani la gioia,

ma prima di tutto che l’uomo

ti dia a piene mani la gioia.”

Nazim Hikmet


È con le bellissime parole di N. Hikmet che si apre, per le classi 5^ della scuola primaria S. Antonio, la settimana dedicata all’Educazione Civica, con un focus sul consumo consapevole dell’energia e sull’obiettivo 11 dell’Agenda 2030: “Città e comunità più sostenibili”.


Tutti noi alunni abbiamo cominciato a riflettere sull’importanza di questo argomento e abbiamo deciso di dare il nostro contributo per sensibilizzare il territorio e la comunità: creare slogan, volantini e manifesti per aiutare tutti ad assumere comportamenti più adeguati a salvare il pianeta.


Ma da cosa partire? Sicuramente dalla ricerca e dalla selezione delle informazioni!


Ci siamo divisi in tre gruppi di esperti e, all’interno del nostro laboratorio multimediale, siamo diventati esperti scienziati, economisti e tecnologi.


È stato entusiasmante avere la possibilità di navigare in internet insieme ai nostri colleghi di avventura, selezionare i siti più attendibili, scegliere immagini e informazioni, raccogliere le risposte alle domande più frequenti rispetto all’argomento.


E così, dopo un vivace dibattito tra i gruppi di esperti, vogliamo condividere le nostre risposte e sottolineare che… se amiAMO il nostro pianeta, risparmiAMO energia, già nel nostro piccolo a partire dalla scuola e dalle nostre case.


Cosa vuol dire “città e comunità sostenibili”?

Una città è sostenibile quando offre servizi sicuri, efficienti e soprattutto ecologici. È una città che punta sulla qualità dell’aria, che promuove il riciclo, che rispetta il territorio per evitare rischi e calamità. È una città poi, che preferisce utilizzare le risorse rinnovabili, rispetto a quelle non rinnovabili.


Qual è la differenza tra queste due tipologie di risorsa?

Le fonti rinnovabili sono quelle che non si esauriscono perché sono disponibili in natura. Le fonti non rinnovabili sono quelle destinate ad esaurirsi e quindi a finire dopo un consumo eccessivo da parte dell’uomo.


Cosa possiamo fare a casa e a scuola per favorire il risparmio energetico?

A casa sicuramente potremmo cominciare a spegnere le luci quando siamo fuori dalle stanze, non lasciare il frigorifero aperto, non lasciare la TV in stand-by, staccare le spine degli elettrodomestici dopo l’utilizzo, chiudere le porte delle camere per conservare il fresco o il calore, preferire la doccia al bagno.

A scuola, bisogna sempre spegnere le luci quando la luce del sole è abbastanza, spegnerle anche e soprattutto quando ci allontaniamo dalla classe. Inoltre possiamo chiudere la porta per conservare il calore o spegnere la bacheca digitale quando ci allontaniamo per il pranzo o per l’Educazione Motoria. E poi, perché non venire a scuola a piedi o in bici, invece di utilizzare l’automobile?


Quali lampadine ed elettrodomestici bisogna preferire?

Per risparmiare energia possiamo innanzitutto scegliere lampadine a led ed elettrodomestici di classe A+++.


Come sarà il mondo se non cominciamo a risparmiare energia?

Sicuramente, se non mettiamo in atto i comportamenti giusti, il mondo dovrà affrontare periodi di carestia alimentare, acqua che scarseggia e costi energetici elevati. Vivremo in un mondo troppo inquinato, dove aumenteranno le malattie e il verde sarà sempre di meno.

Noi tutti, fin da piccoli, possiamo cominciare a rispettare la nostra “casa” e a comportarci nel modo giusto, perché così facendo, potremo assicurare una vita migliore e più lunga a tutto il nostro pianeta e alle generazioni future.


E allora… RisparmiAmo Energia!


Gli alunni delle classi 5^ A e 5^ B- Scuola Primaria S. Antonio

Barter day:
uno stop allo scarto!

Il baratto era anticamente il mezzo con cui le organizzazioni sociali meno evolute, costituite da comunità domestiche con regole elementari di convivenza, eseguivano la produzione e lo scambio di prodotti naturali o di animali cacciati o loro derivati (per esempio pellame) per sostenere le proprie famiglie .

Il baratto (e più in generale tutto il mercato dell'usato) ha diversi vantaggi: è un ottimo modo per ridurre le spese e ottenere ciò che si vuole; permette di “salvare” oggetti andati in disuso: quello che non si usa più ,può acquistare nuova vita nelle mani di chi ne ha bisogno!

Serve a liberarsi dal superfluo in cambio di oggetti che si desiderano o di prestazioni. Lo scambio di beni infatti, è un modo fantastico per venire incontro alle necessità di risparmio di molte famiglie.

Noi alunni della 3^C, abbiamo intrapreso questa iniziativa in modo “moderno”. Il giorno 21 dicembre 2022, insieme ad altre classi (1A,1D, 2E, 2F, 3B) abbiamo realizzato un mercatino del baratto, progettando locandine dell’evento e scambiandoci vari oggetti come libri, pupazzi, passatempi, ecc.

Questa giornata ci ha fatto capire che se non usiamo più qualcosa non vuol dire che debba essere buttata, ma può essere scambiata con qualcosa che si desidera e data a chi la utilizzerebbe ancora.


Noi ci siamo divertiti molto: abbiamo imparato a ragionare sul concetto di “rifiuto” e a capire il valore delle cose .

Ci farà piacere sicuramente avere modo di ripetere questa esperienza!

Mara Celano, Marianna Adinolfi 3^C -Scuola Secondaria

L’angolo del Confronto

OPERE D’ARTE IMBRATTATE PER L’AMBIENTE:
GIUSTO O SBAGLIATO?


Hanno fatto molto scalpore e continuano a fare clamore le opere d’arte imbrattate per l’ambiente da attivisti per il clima che attirano in questo modo l’attenzione mondiale sul tema della lotta ai cambiamenti climatici. Non si tratta più di eventi isolati, ma di vere e proprie azioni coordinate che fanno inorridire amanti dell’arte e addetti ai lavori che non comprendono il motivo di tali proteste. Dimostrazioni spesso innocue, che non intaccano quadri e monumenti, volte solo ad accendere i riflettori su un argomento spesso sottovalutato e o affrontato in modo sbagliato dai media di tutto il mondo.

In questi giorni in classe ne abbiamo discusso cercando di confrontarci tra di noi se queste svariate forme di protesta per il clima siano davvero giuste.

Ci siamo soffermati sul cambiamento climatico che sta interessando gli ultimi anni molti paesi. Tutto è cominciato con un dibattito all’interno della classe sulle possibili conseguenze relative alla crisi climatica e alle sue forme di protesta, ritenute non adatte. Alcuni di noi ritengono che questa forma di protesta sia esagerata perché non è giusto rovinare opere d’arte per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, oppure non é giusto creare innumerevoli disagi alle persone in nome della crisi climatica. Nella discussione un gruppo di noi ha, invece, sostenuto che questa forma di protesta è giusta perché crea visibilità e serve a sensibilizzare le persone sulla tematica. Questi atti dimostrativi sono stati attaccati, sottolineando che non ha alcun senso imbrattare dei quadri per parlare di ambiente. Ci sono sedi e momenti più opportuni.

Ma visto che sedi e momenti opportuni non vengono presi nella giusta considerazione, anche atti di questo tipo possono servire a tenere alta l’attenzione. Se non altro, ora se ne parla. Tutto è iniziato al Louvre di Parigi. Alcuni giovani attivisti, al grido di “Salviamo il Pianeta”, hanno lanciato una torta sulla celebre opera d’arte di Leonardo Da Vinci, ospite del museo parigino. Nessuna conseguenza per il quadro in questione, dal momento che questi dipinti vengono sempre protetti da vetri blindati che servono a proteggerli da atti vandalici. Poi, successivamente, alcuni musei inglesi sono stati presi di mira dagli attivisti di Just Stop Oil, associazione ambientalista che si occupa di combattere l’uso e l’abuso di combustibili fossili. Le azioni hanno avuto luogo presso la Courtauld Gallery di Londra dove i giovani attivisti sono arrivati a incollarsi al quadro “The Hay Wain” di John Constable, riportando in questo caso lievi danni all’opera d’arte. Invece, gli attivisti hanno agito in Italia, presso la Sala Botticelli degli Uffizi di Firenze. Qui i ragazzi hanno appeso uno striscione con una scritta: “Ultima generazione, No Gas No Carbone “. Poi con della colla, i giovani si sono incollati al dipinto “La Primavera” di Botticelli, che era ovviamente protetto da un vetro. Nessun danno per la famosa opera d’arte del pittore italiano. Abbiamo concluso il nostro confronto con un pensiero alla fine comune: le opere d’arte imbrattate per l’ambiente, diventano, per i giovani attivisti, l’urlo di dolore anche della Terra!

Gli alunni della classe 3^B -Scuola secondaria

LETTERA APERTA A Lucia Tumiati,

Pontecagnano, 13 Gennaio 2023


Egregia Lucia Tumiati,

sicuramente si starà chiedendo chi è il mittente di questa lettera.

Siamo le alunne e gli alunni della classe 4^ C della scuola Primaria - Plesso Dante Alighieri – I.C. "Eleonora Pimentel Fonseca" di Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno.

E, probabilmente, si starà anche chiedendo il perché di questa lettera.

In occasione di alcuni progetti di lettura a cui stiamo partecipando dal mese di novembre, ci siamo imbattuti nel Suo ultimo libro “La pace è bella”, pubblicato nel 2016. Non ne conoscevamo l’autrice fino a quando la nostra maestra ci ha fornito delle informazioni su di Lei. E con grande stupore e sorpresa abbiamo scoperto la Sua età. Nata a Venezia nel 1926, autrice di numerosi libri per ragazzi e bambini e premiata alla carriera nel 2015 dal Convegno Nazionale "A scuola si legge" organizzato da Giunti Scuola, a Firenze.

La lettura del libro “La pace è bella” ci ha insegnato, grazie al personaggio Giovanni, detto Giovannino, che non dobbiamo mai farci condizionare dagli altri ma difendere le proprie idee ascoltando e rispettando le opinioni altrui.

E non finisce qui...perché un altro bambino ha conquistato il nostro cuore. E’ Gianni, protagonista insieme a Pac, del libro “Il mio amico invisibile” che ci ha dato la possibilità di riflettere sull’importanza dei ricordi, che a volte fanno male, ma “senza ricordi sei come un fiore senza radici, o come un fiore strappato...”. Ci siamo messi nei panni di Gianni e abbiamo immaginato la sua difficoltà nel cambiare città, casa, scuola e amici ma “gli amici si fanno dappertutto, basta volerlo” ed “è bello lasciare persone care sparse nel mondo. Così ogni paese, ogni città saranno per te una casa amata”.

E’ stato davvero emozionante conoscere personaggi così speciali, ma una domanda nasce spontanea: “La scelta dei nomi Giovanni, detto Giovannino e Gianni sono, per caso, un omaggio al Suo prezioso amico Gianni Rodari?”.

Sarebbe davvero meraviglioso soddisfare la nostra curiosità! Quindi aspettiamo, chissà, una Sua gradita risposta o, magari, una Sua inaspettata visita per farLe ancora tante domande.

Come è nata la passione per la scrittura?

Come è nata l’amicizia con Gianni Rodari?

Qual è il dolce preferito?

Qual è la canzone preferita?

Come trascorre le giornate?

La salutiamo con la bellissima frase di Pac, l’amico invisibile, “è bello camminare Gianni. Crescere e fare tante cose nuove. Scoprire mondi nuovi, occasioni nuove, amici nuovi”. E’ ciò che auguriamo a noi e a Lei: un cammino pieno di tesori da scoprire con curiosità e voglia di nuove conoscenze.

Cordiali e affettuosi saluti.

Gli alunni della classe 4^ C- Primaria Dante Alighieri

LA CASA NELL’ ALBERO.

Scrittori in erba:
una fiaba da raccontare.

Tanto tempo fa, nel bosco di un piccolo paese c’era uno strano albero che conteneva una casetta con sei finestrelle al di sopra delle quali c’era una grande palla. Nessuno sapeva chi vi abitasse e si diceva che tutti quelli che avevano provato ad entrarci, non ne erano più usciti. In quella strana casa viveva un Mago cattivo che teneva prigioniera nella palla una bellissima fanciulla che aveva catturato in un luogo molto lontano, con l’intenzione di chiedere un riscatto al ricco padre. Poiché la casa incuteva terrore alla gente che, per questo motivo, non si recava più nel bosco per tagliare la legna, il re del paese decise di far luce sulla situazione. Furono convocati tutti i migliori cavalieri e il re disse loro: “Chi di voi mi porterà notizie sulla casa, riceverà una grande ricompensa.” Il giovane cavaliere Oliviero, si offrì di andare; in tutta fretta si congedò e si allontanò per compiere la missione. Si avviò con nel cuore un misto di paura ed entusiasmo. Camminò a lungo, perlustrando tutte le zone più vicine, poi, al calar della sera, si addentrò nel fitto bosco. Il buio non lo aiutava e fu per questo che non si accorse della trappola in cui cadde: una profonda buca in cui venne avvolto da una rete metallica. Il Mago sapendo che avrebbero cercato il rapitore, aveva messo trappole mortali lungo tutto il percorso che conduceva alla sua abitazione, nell’albero magico. Oliviero cercava disperatamente di liberarsi, sarebbe sicuramente morto se non fosse accorso in suo aiuto uno gnomo dei boschi che, con grosse forbici magiche, tagliò la rete ed aiutò il cavaliere ad uscire dal fosso. Gli disse anche che sapeva chi abitava nell’albero e che teneva prigioniera una dolce e bellissima fanciulla in una grande palla magica che si sarebbe aperta con una parola magica conosciuta solo dal mago. Doveva recarsi in quella casa al limite del bosco, ma doveva farlo con molta attenzione evitando le altre trappole. Lo aiutò ancora dandogli un cavallo ed una polvere magica da spargere intorno alla casa per far addormentare il malvagio Mago. Con grande difficoltà, il cavaliere giunse nei pressi dell’albero casa, aspettò che calasse la notte e sparse la polvere magica, come gli era stato detto. Quando fu sicuro che il Mago si fosse addormentato, ruppe il vetro di una finestra ed entrò. Cercò il malvagio Mago che russava sprofondato in una poltrona, lo incatenò e, sotto la minaccia di morte, riuscì a farsi dire la parola magica per aprire la palla. Fatto questo, pronunciò la parola magica e la palla si aprì mostrandogli la fanciulla che piangeva e si lamentava. La prese tra le braccia e si allontanarono velocemente dalla casa e, galoppando sul veloce cavallo, in poco tempo giunsero al castello. Il re si congratulò con Oliviero e, come promesso, gli chiese quale ricompensa volesse. Il giovane rispose: “L’unico mio desiderio è quello di poter sposare questa fanciulla di cui mi sono innamorato all’ istante.” Il re non voleva imporre il suo volere alla ragazza, perciò le chiese quale fosse la sua volontà. La fanciulla rispose: “Come potrei non amare chi mi ha liberata da un terribile destino? Anch’ io lo amo e sarei felice di diventare la sua sposa”. Il re ordinò, quindi, alle sue guardie di recarsi nel bosco per prendere il Mago e gettarlo nella prigione; in più avrebbero dovuto abbattere quell’ albero che era stato causa di tante sofferenze. Dopo qualche giorno, le nozze furono celebrate con grande sfarzo e i due innamorati vissero felici e contenti per tanti…tanti…anni.

Giulio Sorrentino, Nikolas Lamberti
1^ B Scuola Secondaria

La magia del teatro


Mercoledì 11 gennaio, a bordo dello scuolabus, siamo partiti insieme ai compagni delle classi seconde, per il teatro Mascheranova!

Lo spettacolo “in cartellone” è Peter Pan.

Per alcuni di noi è stato un piacevole ritorno perché avevamo partecipato allo spettacolo di Pinocchio, con la scuola dell’Infanzia.

Si sono spente le luci e subito ci siamo “fatti rapire” dalla magia del teatro.

Abbiamo volato con Peter Pan, è bastato avere pensieri felici!

Abbiamo combattuto con Capitano Uncino e abbiamo salvato Trilly affermando a gran voce: “Noi crediamo alle fate!” … Siamo tornati in classe contenti!

Peter Pan ci ha invitato a riflettere sull’importanza di crescere e diventare adulti coltivando sempre la fantasia, la leggerezza e i pensieri felici per volare alto!

Non vediamo l’ora che arrivi il nostro prossimo appuntamento con il teatro, dove non conta lo spazio fisico (grande o piccolo che sia) ma, la passione di chi ci accoglie per vivere ogni volta magiche avventure che ci preparano al gioco della vita.


Gli alunni della Classe 3^ A

S. Primaria S. Antonio