RUBRICA - TRADIZIONI CULINARIE

Le news dall'Istituto Comprensivo Eleonora Pimentel Fonseca

Redazione Giornale I.C. Pontecagnano S. Antonio classi scuola Primaria e Secondaria I grado

“Noi siamo quello che mangiamo”

Già a metà del 1800, si andava affermando, grazie al filosofo tedesco Feuerbache, che la salute si costruisce a tavola in base a quello che mangiamo. E aveva ragione. Sappiamo benissimo che esiste differenza fra alimentazione e nutrizione, pertanto i cibi che scegliamo quotidianamente nella nostra alimentazione sono fondamentali per il nostro sano ed equilibrato benessere psicofisico.

Ecco perché quest’anno, l’attenzione dei ragazzi si è rivolta verso l’analisi e lo studio di ricette che possano non solo raccontare le tradizioni del nostro territorio e dei piatti tipici della nostra amata Campania, ma si soffermi anche sul valore nutrizionale del cibo, ispirato alla Dieta Mediterranea, che rappresenta uno stile alimentare ricco di alimenti genuini come verdure, frutta e ortaggi.

Il primo piatto che andremo a trattare saranno i carciofi che sono degli ortaggi tipici della nostra zona.

Il "Carciofo di Paestum" IGP, noto anche come "Tondo di Paestum", dal nome dell'ecotipo locale da cui deriva, è ascrivibile al gruppo genetico dei carciofi di tipo "Romanesco". L'aspetto rotondeggiante dei suoi capolini, la loro elevata compattezza, l'assenza di spine nelle brattee sono le principali caratteristiche qualitative e peculiari del "Carciofo di Paestum", che ne hanno consacrato anche la sua fama tra i consumatori. Anche il carattere di precocità di maturazione può essere considerato un elemento di positività conferitogli dall'ambiente di coltivazione, la Piana del Sele, che consente al "Carciofo di Paestum" di essere presente sul mercato prima di ogni altro carciofo di tipo Romanesco.

La ricetta: Il carciofo fritto.

I carciofi fritti o come vengono chiamati alla Giudia, sono uno dei piatti più golosi della nostra tradizione culinarie. Questa ricetta ha avuto origine nel ghetto ebraico di Roma. Qui trovarono ospitalità ebrei di Spagna e Sicilia. E furono proprio questi due popoli a portare a Roma le ricette nate nei loro luoghi di provenienza. Infatti si narra che questo piatto sia stato preparato dalle massaie ebree che utilizzavano il carciofo romano senza spine e veniva mangiato alla fine delle celebrazioni ebraiche. Furono i romani a chiamare questi “carciofi alla Giudia”. Per realizzare questi carciofi bisogna utilizzare solo carciofi di forma tonda e senza spine, questo perché una volta fritto non si butta niente e la ricetta si può gustare interamente.

Il nostro chef propone una squisita ricetta:

Ingredienti: cuori di carciofi

Ripieno: aglio, olio, pancetta, prezzemolo, uova, formaggio, sale, pepe (questi vengono usati per chiudere il carciofo e prepararlo così per la cottura.

Procedimento:
lavare il cuore di carciofo e adagiarlo sopra un tagliere così da poter fare un po’ di pressione e farlo aprire ; mettere dentro gli ingredienti eleganti prima e munirsi di un cucchiaino per prendere l’uovo mescolato precedentemente insieme a sale pepe e formaggio in modo da formare un tappo.

Per la cottura: ci serviamo di una padella e olio di arachidi e quando questo e pronto mettiamo i carciofi a testa alta in giù. Dopo un accurata cottura mettiamo i carciofi in un piatto e sono pronti per essere mangiati..

Buon appetito

Lucia Vanzini 1 E
Video cucina Luigi.mp4

Chef Luigi Alfonso Lima