RUBRICA - LIBRI IN TESTA

Le news dall'Istituto Comprensivo Eleonora Pimentel Fonseca

Redazione Giornale I.C. Pontecagnano S. Antonio classi scuola Primaria e Secondaria I grado

Le nostre ONE PAGER

Ma che cos'è “One Pager”? Lo potremmo tradurre come “tutto in una pagina”. Il lavoro consiste nel riassumere un libro, attraverso disegni e parole, in una sola pagina. Al centro del foglio si scrive il titolo del libro il nome dell'autore e una breve trama che non sveli troppi particolari né il finale. Ci siamo divertiti a creare le nostre e ti diamo qualche suggerimento così anche tu potrai al termine della lettura di un bel libro creare una ONE PAGER tutta tua!

Cosa ci può essere? Scegli tu tra gli elementi che ti proponiamo:

a) Una considerazione personale, una riflessione sul libro

b) Una o due domande riguardanti il contenuto del libro, con anche la risposta che daresti tu. Devono essere domande provocatorie, aperte, che spingano a riflettere sul contenuto del libro (non domande nozionistiche, informative)

c) La trama del libro in breve (senza svelare il finale!)

d) Un breve confronto fra due personaggi della storia, realizzando come una carta d’identità di ognuno di essi, con anche la tua opinione su di loro

e) Un confronto fra il comportamento di un personaggio e te stesso

f) Una tematica che attraversa tutto il libro: identifica un messaggio, un insegnamento (positivo o negativo) veicolato dalla storia e riassumilo con una frase. Meglio se trovi anche una citazione dal libro che avvalori il messaggio che hai trovato tu

g) Una parola-chiave del libro, intorno alla quale scrivere le impressioni che ti suscita, creando come una piccola mappa delle tue associazioni mentali intorno a quella parola

i) L’ambientazione principale del libro, raffigurata e brevemente descritta a parole tue. Cerca di rendere la sensazione, l’atmosfera suscitata dal libro

j) Una frase che riguarda un personaggio, tale da rivelare indirettamente qualcosa su di esso. Non usare frasi che esprimono l’opinione del narratore, ma frasi che gli altri personaggi dicono su chi hai scelto, o frasi che descrivono il suo comportamento

k) Almeno cinque parole incontrate che non conoscevi, di cui ora sai il significato.

Allora cosa aspetti? Buon lavoro!

Classe 1 B

Pager: Antonio Stotuti 1 B


Pager: Giulia Ragone 1B

Pager: Ludovica De Filippo 1B

IL PICCOLO PRINCIPE

ll libro è una sorta di dialogo tra un adulto e un bambino, dove il Piccolo Principe rappresenta l’età dell’infanzia che spesso gli adulti dimenticano di aver vissuto. Il racconto è narrato in prima persona, da un aviatore che racconta la sua avventura iniziata quando è precipitato nel Sahara. Si ritrova senza cibo e acqua, lontano da tutto e tutti, ma ha la fortuna di incontrare un bambino molto bello, con i capelli biondi, che ha proprio l’aria di essere un principe. Il bambino subito gli chiede «Mi disegni una pecora?». Stupito e dopo vari tentativi non riusciti, il pilota disegna una scatola, dicendo che la pecora desiderata è all'interno; finalmente il disegno viene accettato. Poco per volta fanno amicizia, ed il bambino spiega di vivere su di un lontano asteroide sul quale abita solo lui, tre vulcani cui uno inattivo e una piccola rosa molto vanitosa, che lui cura. Il piccolo principe racconta che, nel viaggiare per lo spazio, ha conosciuto personaggi che gli hanno insegnato molte cose. La cura per la sua rosa l'ha fatto soffrire molto, perché spesso ha mostrato un carattere difficile. Ora che è lontano, egli scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva, ma che non si capivano. Inizia così l’avventura del Piccolo Principe, che, mentre l’aviatore tenta di riparare il suo aereo, gli racconta la sua storia per intero. Il protagonista, una volta lasciato il suo pianeta dopo una lite con la sua rosa, incontra una serie di personaggi, ciascuno a sua volta abitante un proprio pianeta, attraverso i quali vengono rappresentati i difetti più comuni del genere umano. Al Piccolo Principe, e quindi a Saint-Exupéry, tutto ciò che per loro è importante appare, invece, come superfluo perché questi uomini rappresentano quanto di più lontano c’è dal senso vero e autentico delle cose e dei rapporti tra le persone.

A me è piaciuto soprattutto perché il percorso di crescita del Piccolo Principe è un po’ la metafora della vita di ognuno: la parte più bella è quella nella quale si rende conto che quanto di più bello possediamo non sono le cose materiali ma i rapporti di amore e amicizia che abbiamo con alcune persone. Secondo me questa è una favola che oltre a rappresentare una lettura dolce e commovente per i più piccoli, si rivolge quasi esclusivamente agli adulti, per insegnare loro che l'infanzia è una stagione vissuta da chiunque e che chiunque dovrebbe ricordare e riassaporare, per riuscire a capire chiaramente ciò che davvero è essenziale nella vita. Ho trovato questo romanzo commovente e profondo nella sua immensa ma efficace semplicità. Anche se è un libro scritto molti anni fa è ancora molto attuale. Il periodo storico di questo libro è quello dei nostri tempi. Il racconto è breve e profondo. Una meravigliosa metafora sul senso della vita, sul significato dell'amore, dell'amicizia e sull'importanza di cogliere le semplici sfumature della vita solo guardando col cuore. É un romanzo fantastico che cerca di essere di insegnamento alle persone che lo leggono. Il significato del libro sta proprio nello spiegare, con uno stile semplice e lineare, adatto a tutti, i valori più importanti della vita quali la purezza, l’armonia e l’amore per l’universo oltre che per tutti gli esseri viventi che lo popolano. Ve lo consiglio di cuore!

Luigi Sorrentino 2D

LE SFIDE DI APOLLO

LA TOMBA DEL TIRANNO

Perché consiglio di leggere proprio questo libro e non un altro? Questa sarà la vostra prima domanda. Le sfide di Apollo è la mia saga preferita in assoluto. Devo ringraziare mia madre che mi ha avvicinato a questo genere così avventuroso. In questo secondo libro della saga il nostro Apollo deve compiere una missione dolorosa: riportare al Campo Giove la salma del suo amico Jason, morto in missione per proteggerlo. Ora Apollo (Lester ) deve affrontare il dolore umano come non ha mai fatto prima. L’ Apollo di Rick ti fa sentire subito a tuo agio con tutto e riesce a sdrammatizzare anche le situazioni più critiche. Per me Apollo rappresenta proprio l’importanza di credere in se stessi e, soprattutto, di credere nelle persone che ci stanno accanto per raggiungere i nostri obiettivi.

“Le sfide di Apollo” insegnano a dare valore a ogni singolo istante della nostra esistenza come il coraggio di guardare in faccia ogni giorno e di prepararsi ad affrontarlo al meglio: quando si è un dio immortale ogni giorno appare uguale a quello appena trascorso o a quello che si avvicina, il passare del tempo non ha alcun valore, la vita stessa non ha un vero valore quando si è umani, invece, si comprende la necessità di vivere ogni momento come se fosse l’ultimo. Riuscirà Lester a sconfiggere i suoi avversari e a proteggere il Campo Giove dai suoi acerrimi nemici? Lo scoprirete solo leggendo…Beh, per il momento penso che sia tutto… Io vi saluto, grazie e buona lettura!

Roberto del Galdo 2D