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Le news dall'Istituto Comprensivo  Eleonora Pimentel Fonseca

Redazione Giornale I.C. Eleonora Pimentel Fonseca classi scuola Primaria e Secondaria I grado

Referente progetto prof. Palumbo AlfonsoCapo Redattori: Procida Rosanna, Marotta Bianca Maria, Scarpato Antonietta, Ruggiero GaetanaRedazione: Cammarano Claudia, Vassallo Annalisa, Fasano Elsa, Mercurio Valentina, Morcaldi Maurilia, Noschese Filomena, Fortunato Paola, Sinforosa Rosaria, Vertullo Angelo
sito web: www.icfonseca.edu.it

Edizione n. 10 Maggio 2023

In Finale il cortometraggio degli alunni della 3B della scuola secondaria al concorso "Vesuvius Film Festival" 

ll Vesuvius Film Festival è un concorso di cortometraggi promosso dall’Associazione Arteggiando. 

Ideato e diretto dal Presidente dell’associazione, Giovanna D’Amodio. L’Associazione Arteggiando nasce nella primavera 2012 con l’obiettivo di diffondere e promuovere l’arte e la cultura sul territorio, nello specifico parliamo di arti visive, solitamente abbinate ad altri eventi sempre di natura culturale. L’ obiettivo dell’Associazione è anche quello di far emergere giovani talenti e favorire gli scambi culturali, a tal proposito l’associazione ha dato vita ha un salotto culturale, all’interno del quale presentare autori, narratori e poeti. 

Il nostro cortometraggio ha come titolo” La Bellezza risveglia i cuori” ed è stato selezionato per la premiazione finale che si terrà a Napoli il 15 giugno 2023 alle ore 17.30. 

Abbiamo scritto una semplice sceneggiatura con la finalità di far conoscere la bellezza di un nostro territorio: il parco ecoarcheologico di Pontecagnano Faiano. 

Attualmente, il Parco archeologico si estende su un’area di circa dieci ettari, in una zona anticamente abitata. Dotato di una struttura non convenzionale che prevede il suo progressivo ampliamento, in futuro, su tutta l’area della città antica (circa 85 ettari), è un luogo per molteplici interessi e attività. Si tratta di un parco-giardino dove trascorrere il proprio tempo libero in un ambiente naturale recuperato. Invece, la parte archeologica visitabile occupa una superficie di circa 500 metri quadrati: gli scavi hanno portato alla luce una zona della città che è stata identificata come il centro di Picentia, fondata nel 268 a.C. 

Questo luogo, per noi, rappresenta il posto del cuore e attraverso il cortometraggio che abbiamo realizzato, abbiamo voluto far vedere la bellezza paesaggistica ,storica e ambientale di questo posto. 

Speriamo di essere premiati, ma comunque è stata per noi una esperienza molto significativa, sicuramente da ripetere! 

Classe 3B Scuola Secondaria 

ULTIMO….CIAK 

Abbiamo scoperto, dopo un sondaggio condotto in classe in cui eravamo tenuti ad esprimere le nostre preferenza tra il teatro e il cinema, che la maggior parte di noi preferisce il cinema. E’ bello guardare un film di avventura, di azione o comico in una sala cinematografica, comodamente seduti su una poltrona confortevole, ascoltando le voci e la musica che si diffondono nella sala con un audio perfetto e, anche osservando il viso degli spettatori che cambiano espressione a seconda della scena o dell’immagine. 

Il cinema è considerato la più grande invenzione dopo la stampa. Guardare un film ci può emozionare, far ridere, piangere, commuovere e, se non piace, può anche annoiarci. Non è la stessa cosa quando si sta a casa e si vede un film scelto dai numerosi canali a disposizione. 

Guardare un film selezionandolo su Netflix o altro canale, è praticamente gratis, a costo zero. La sala cinematografica, invece, crea un‘atmosfera unica, suggestiva e coinvolgente. 

Fortunatamente le sale cinematografiche, oggi, stanno “rinascendo” dopo la lunga chiusura dovuta al lockdown in seguito all’insorgenza della pandemia. Si stanno nuovamente riempendo, la gente è ritornata ad andare a cinema. Andare a cinema è rilassante, divertente, durante la visione ci isoliamo da tutto quello che c ‘è intorno a noi, veniamo rapiti, coinvolti dalla storia e da spettatori si diventa attori. 

Purtroppo nella nostra città, non c’è un cinema, più precisamente, in passato c’era. Chi vuole andare a cinema, deve spostarsi percorrendo pochi chilometri con la propria auto, ed arrivare al Cine Maximall che si avvale delle più recenti tecnologie e anche quella digitale in 3D. Purtroppo ci rattrista il fatto che, il vecchio cinema, chiamato “Cinema Nuovo” è stato recentemente demolito per costruire un palazzo. 

Non è stato abbattuto solo lo stabile, con la demolizione si sono abbattuti anche i ricordi. I nostri genitori e anche i nostri nonni, ci hanno raccontato che in questo cinema hanno visto tantissimi film che ancora ricordano, ed era anche piacevole parlare e intrattenersi con il proprietario che tutti conoscevano. Per molti anni, per i cittadini di Pontecagnano, questo cinema è stato l’unica forma di intrattenimento anche molto gradita. La grande sala conteneva sedie di legno, lo schermo era enorme e posizionato sulla parete di fronte all’ingresso. 

Era anche un luogo dove si tenevano diverse manifestazioni. Il suo abbattimento ha provocato nelle persone tristezza, malcontento, risentimento. Sentiamo dire: “Che peccato…E’ un vero peccato! Il vecchio cinema non esiste più!”  Al suo posto sorgerà, a breve, ancora un palazzo! 

Sarebbe bello inserire tra le discipline di studio, anche del nostro ordine, lo studio della cinematografia e riuscire a capire il linguaggio cinematografico. Sarebbe bello studiare e conoscere cosa si nasconde dietro una macchina da presa. Imparare a costruire un cortometraggio o un documentario. Imparare ad essere spettatori non passivi ma attenti, critici, intelligenti, in grado di esprimere le proprie riflessioni su ciò che si è visto. 

Il cinema è arte, resta sempre un’emozione unica, una forma di comunicazione, che dai fratelli Lumiere ad oggi, ha fatto sognare migliaia e migliaia di generazioni.                                                                      

Gli alunni della Classe 5B
Plesso Dante Alighieri

La nostra biblioteca delle donne 

Nel nostro Istituto “Eleonora Pimentel Fonseca”, è stata istituita al piano terra una Biblioteca di genere dedicata alle donne, dove sono presenti libri che raccontano la storia delle donne di quest'epoca. E’ anche una biblioteca vivente perché la classe 3 B ha avuto la brillante idea di registrare le voci di ogni alunno che narrano questi libri. Ciò si può ascoltare attraverso dei QR code messi accanto ai rispettivi libri. 

E’ stata inaugurata l’8 marzo in occasione proprio della “Festa delle Donne", attraverso una meravigliosa presentazione con i discorsi della dirigente scolastica, e di alcuni alunni della classe 3 B.

La lettura è sempre più al femminile: legge il 71% delle donne e il 59% degli uomini tra i 14 e i 75 anni. Lo conferma l’indagine presentata. 

Una ricerca sul ruolo femminile rispetto agli snodi di lettura, scrittura, ruoli occupati nella filiera editoriale. 

Dalla lettura alla scrittura: cresce la percentuale di scrittrici in Italia, ma il numero degli autori resta decisamente superiore: nel 2017 le autrici sono il 38,3% del totale. 

Cresce la presenza femminile anche nei ruoli dirigenziali dell’editoria: sono sempre di più anche le donne che ricoprono cariche di responsabilità.

Di Biblioteche dedicate alle donne, in Italia, ce ne sono tantissime come la nostra. La più importante è quella di Bologna nata nel 1983, inaugurata il 7 marzo. 

Il patrimonio della Biblioteca è interdisciplinare e multilingue. Trattandosi di una biblioteca specializzata e interdisciplinare il patrimonio tocca prevalentemente tematiche relative al femminismo, alla storia del movimento delle donne, emancipazione, al Gender e Women's Studies, ma la saggistica si sviluppa anche su tutte le tematiche che assumono un prospettiva di genere all'interno delle discipline come religione, filosofia, diritto, sessualità, politica, scienze, corpo delle donne, arte, cinema, storia, migrazione, guerra/pace etc. Oltre alla saggistica vi è una consistente raccolta di letteratura e poesie di donne, italiana e straniera. Raccoglie negli anni documenti in particolare dell'editoria femminista italiana, ma anche internazionale. 

La biblioteca ha una sezione specifica denominata Biblioteca digitale: si tratta di manifesti, riviste e libri online in Open access. La biblioteca digitale è stata inizialmente istituita con un fondo del

Ministero dei Beni culturali, poi finanziata dalla Regione Emilia Romagna. L’ordinamento è alfabetico, con possibilità di ricerca per titolo, tipologie di documenti, argomenti. 

Una sezione riguarda riviste storiche femminili dell'Ottocento e Novecento, tra le quali Almanacco della Donna Italiana, La Donna, Cordelia, La donna fascista, e alcune riviste dei femminismi degli anni settanta e ottanta del Novecento. 

Per quanto riguarda la nostra Biblioteca dedicata alle donne, vi invitiamo per venire a visitarla e se volete, potete prendere anche un libro o ascoltarlo. 

Vi aspettiamo a braccia aperte!

Classe 2 C Scuola Secondaria

Piccoli gesti, grandi risultati! 

A scuola abbiamo imparato che l’estinzione è: “la scomparsa definitiva di un gruppo di organismi o di un’intera specie”.

Sapevamo che dinosauri, mammut e altri mammiferi si sono estinti già da millenni, ma poi abbiamo scoperto, studiando e facendo ricerche di gruppo, che ancora oggi sul nostro Pianeta rischiano di estinguersi diverse specie di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili, pesci e anche piante.

Sapete perché questi esseri viventi rischiano di scomparire per sempre dalla Terra?

Le cause sono tante: cambiamenti climatici, inquinamento, caccia, deforestazione e distruzione degli habitat naturali. 

Il problema è molto grave!

La Terra è la casa di tutti, ci dà le cose che ci servono per vivere: l’acqua, l’aria, il cibo e quindi dobbiamo fare qualcosa prima che sia troppo tardi.

Bastano piccole azioni per vivere in armonia con la natura, rispettandola e proteggendola sempre, perché quando scompare una specie dal nostro Pianeta, ci possono essere conseguenze negative. 

Quest’anno abbiamo imparato che tutti, adulti e bambini, possiamo fare tanto con semplici gesti quotidiani: differenziare con attenzione i rifiuti, riciclare e riutilizzare oggetti, ridurre il consumo di plastica e gli sprechi di energia, utilizzare risorse naturali senza distruggerle, sfruttare le energie rinnovabili. Per proteggere e conservare gli habitat di animali e vegetali, si possono creare aree protette, riserve e oasi naturali, come ad esempio l’“Oasi Fiume Alento”, che abbiamo visitato qualche giorno fa; lì abbiamo imparato tante cose sulla natura e abbiamo capito che con piccoli gesti si possono avere grandi risultati!

Il nostro Pianeta e il futuro di tutti i suoi abitanti dipendono dai nostri comportamenti e dalle nostre scelte, perciò diamoci subito da fare!

Noi ci vogliamo provare e voi? 

Aurora, Carmen, Cristiana, Gianmarco, Giorgia, Ludovica, Marco, Maria Chiara, Oriana, Soraya, Thomas.                     

                                                                                                            3^A -Scuola Primaria Campo Sportivo 

“La Terra si è sentita male” 

La Terra si è sentita male, 

all’improvviso ha smesso di girare,

è debole, triste, molto stanca,

sussurra: “L’ ossigeno mi manca, 

hanno bruciato i boschi, le foreste,

l’aria che mi protegge, che mi veste,

i fiumi, i mari hanno avvelenato,

ho il cuore che non regge, si è ammalato!

-Dice il Sole alla Luna: - Che facciamo?

La nostra amica come la curiamo?

Che fare? - si chiedono le stelle

chiamando in cielo, tutte le sorelle.

Grida un bambino: - Ti proteggeremo, 

alberi, piante, noi semineremo, 

puliremo i fiumi, i laghi, il mare,

ti prego terra continua a girare.

La Terra commossa dal dolore dei bambini, del cielo, delle viole,

riprende a girare piano piano, e saluta il Sole, da lontano.

              E. Dell’Oro, Filastrocche al ballo del perché, Einaudi Ragazzi


Con questa filastrocca, LA TERRA, ci sta mandando un messaggio molto importante:

CI CHIEDE AIUTO E NOI LA DOBBIAMO DIFENDERE PERCHE’ E’ LA NOSTRA CASA!

La classe terza della scuola Primaria S. Antonio PROPONE DI FARE DEI PICCOLI GESTI PER AIUTARE LA TERRA:

- Piantiamo alberi e difendiamo il bosco di San Benedetto.

- Spostiamoci, quando è possibile, con mezzi che inquinano meno: auto elettriche, biciclette, treno, autobus, metropolitana “leggera”… 

- Evitiamo di usare bombolette (come quelle dei coriandoli…)

- Proteggiamo il fiume Picentino e i torrenti del nostro Comune.

- Prendiamoci cura del mare e della località Magazzeno. 

- Proteggiamo i parchi comunali dove giochiamo insieme felici. 

3^A -Scuola Primaria Sant'Antonio

Premiazione “Classe di lettori” 2022-2023 

Il 18 maggio, giorno di apertura del Salone, negli spazi del CEPELL ha avuto luogo la proclamazione delle “Classi di lettori”. L’evento ha coinvolto le classi italiane che hanno partecipato alla seconda edizione del progetto “Classe di lettori” e che nell’occasione hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale di Classi di lettori 2022/2023 per aver portato a termine il percorso proposto alla scoperta del piacere della lettura.

La cerimonia di premiazione condotta da Chiara Cavallaro, direttrice del progetto promosso dall’associazione di promozione sociale “La Prediletta” in collaborazione con la rivista Andersen, e Maria Greco, responsabile scuola del Cepell, ha visto tra le scuole premiate la secondaria del nostro Istituto, tra cui la nostra classe, la Seconda F. 

Noi alunni ci siamo collegati in diretta con il Salone del libro e abbiamo ricevuto a distanza il distintivo di “Classe di lettori”. 

Ci siamo emozionati molto perché essere premiati, in un evento così importante come quello del Salone del libro di Torino, è stata per noi una grande soddisfazione! Il Maggio dei Libri per noi è stato un mese produttivo che ci ha portato a scoprire i libri e la passione per la lettura. Speriamo di ripetere questa bellissima esperienza anche il prossimo anno!

                                                                                                             Classe 2 F scuola secondaria

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Campioni Nazionali di Matematica Senza Frontiere Junior e Junior Ter 

Alla sua terza partecipazione, l’Istituto Comprensivo Eleonora Pimentel Fonseca di Pontecagnano (SA) centra ben tre prestigiosi primi posti nazionali in un torneo annoverato tra le Eccellenze MIUR che ha visto partecipi alcune classi della Scuola Secondaria di Primo Grado e per la prima volta anche il segmento di Scuola Primaria del Nostro Istituto.
Ad aggiudicarsi il titolo di Campione Nazionale MSFJTER la classe III sezione F del Plesso scolastico “Daniele Zoccola”, capitanata dalla Prof.ssa Maria Rosa Petolicchio.

Campioni Nazionali MSFJ, a pari merito, le classi I sezione B e I sezione C della nostra Scuola Secondaria con i loro capitani Prof.sse Roberta Vasso e Maria Rosa Petolicchio.

 La Scuola Secondaria di Primo Grado dell’I.C. Fonseca di S.Antonio di Pontecagnano (SA) ha partecipato con ben 6 classi ai Concorsi Nazionali “Matematica Senza Frontiere Junior e Junior Ter”, destinatarie le classi prime (competizione Junior) e le classi seconde e terze (competizione Junior Ter).

Per la prima volta ha partecipato a tale concorso anche la Scuola Primaria del Fonseca, con la VA del Plesso S.Antonio, capitanata dall’ Insegnante Donatella Luongo.

Nel Concorso Junior Ter, gioia e giubilo per la vittoria della classe III F, il cui punteggio è risultato degno di primo premio a livello nazionale.

Altrettanto dicasi per la vittoria, a pari merito nel Concorso Junior, delle classi I B e I C, capitanate rispettivamente dalle Docenti Roberta Vasso e Maria Rosa Petolicchio.

Da sottolineare anche le ottime prestazioni delle classi II F Secondaria (competizione Junior Ter) e V A Primaria (competizione Junior), i cui elaborati, che per uno ed un solo punto non sono stati premiati a livello nazionale, sono sicuramente da considerarsi medaglia d’argento.

Grande la soddisfazione della D.S. prof.ssa Antonietta Cembalo e della Referente di Progetto Prof.ssa Roberta Vasso, che ha chiesto ed ottenuto l’inserimento di tale attività nel P.T.O.F. d’Istituto, supportata fattivamente dalla Prof.ssa Maria Rosa Petolicchio e dalla Vice Preside Prof.ssa Carmela Petolicchio.
Matematica Senza Frontiere è l’edizione italiana di Mathématiques Sans Frontières, nata per la sola Scuola Superiore nel 1989, nell’Alsazia del Nord.
Nel corso degli anni si è estesa a molti Paesi europei ed extraeuropei, raggiungendo scuole appartenenti a 42 Nazioni con una partecipazione che, se inizialmente faceva contare 2400 studenti, attualmente ne conta 342000, provenienti da 19000 classi.

La competizione consiste in una sfida con l’obiettivo primario di valorizzare la partecipazione della classe nel suo insieme, promuovendo l’iniziativa di tutti gli alunni e la capacità organizzativa, attraverso un lavoro di gruppo finalizzato al raggiungimento di uno scopo assunto come comune.

Da soli si va veloci, insieme si va lontano!

La corsa contro la fame

Nel mondo ci sono molti paesi poveri dove si soffre la fame e la sete e dove non è scontato avere cibo in abbondanza, così come accade a noi che viviamo in un paese ricco. In questi paesi, ogni giorno, tanti bambini muoiono perché non hanno cibo né acqua. Esistono, per fortuna, tante organizzazioni umanitarie sparse nel mondo che, con la loro azione, aiutano chi è meno fortunato di noi. Queste organizzazioni provvedono a portare cibo, medicine, istruzione e tutto ciò che è necessario per la vita di un bambino. Quest’ anno il nostro istituto ha aderito al progetto “La corsa contro la fame”, il cui scopo è quello di salvare la vita di tanti bambini. Attraverso la visione di un video, ci siamo resi conto che, a causa della povertà, aggravata anche dai cambiamenti climatici, la malnutrizione è ormai dilagante; occorre fare qualcosa e trovare una soluzione!

La nostra classe è stata molto felice di accettare la partecipazione a questo nobile ed importante progetto; siamo orgogliosi di contribuire a salvare delle vite!

Quest’anno aiuteremo i bambini del Camerun, in Africa.

Il 18 maggio è stata scelta come data per salvare le vite di tanti bambini. 

Quando siamo arrivati a scuola eravamo molto emozionati, carichi, felici, agitati ed ansiosi perché sentivamo di avere una grande responsabilità. 

Per questo grande evento ci siamo cimentati in un percorso motorio con l’uso di piccoli attrezzi e che prevedeva varie abilità motorie.

La nostra classe, “Le matite colorate” si è divisa in due gruppi, squadra A e squadra B.

Quando siamo arrivati in palestra, c’erano i nostri familiari che ci hanno accolto con un grande applauso.

Il nostro obiettivo era di fare almeno tre giri; noi, però, ci siamo impegnati tanto e di giri ne abbiamo fatti sei.

Lo scopo era di fare tanti giri per raccogliere tanti soldini.

E’ stata un’esperienza importante e abbiamo fatto capire a tutti che nonostante siamo piccoli possiamo fare la differenza.

Classe 3A Scuola Primaria Dante Alighieri.

C’è uovo e uovo 

Ha forma ovale ed è di legno. E’ questa la descrizione di un oggetto misterioso che qualche giorno fa abbiamo trovato sulla cattedra della nostra aula. Un piccolo uovo che inizialmente pensavamo fosse di cioccolata perché era tutto infiocchettato come quelli di Pasqua. Ma una volta scartato ecco la stupefacente scoperta: un uovo di legno, con la sua forma perfetta e dolcemente arrotondata. Ci siamo guardati cercando nei nostri occhi una risposta, tante ipotesi ma zero risultati fino a quando la nostra insegnante ha svelato la funzionalità dell’ospite sconosciuto. Trattasi di un oggetto obsoleto usato dalle nonne per rammendare i buchi dei calzini. Ma oggi questo arnese sarebbe stato accantonato dalle nuove generazioni che spesso preferiscono liberarsi di un indumento logorato piuttosto che aggiustarlo e dargli una seconda vita.           E’ davvero necessario buttarlo via? A questa domanda abbiamo risposto con una indagine per capire come ci comportiamo di fronte ad un calzino bucato. La maggioranza pensa che questi si possa rammendare e quindi salvare la coppia di calzini. Una risposta davvero romantica se pensiamo che i calzini sono una forma di coppia quasi perfetta: uguali ma autonomi, insieme non perché costretti ma perché stanno bene insieme. Entrambi lunghi, corti, caldi, avvolgenti, invernali, estivi, a tinta unita, colorati, a pois, a righe, a strisce. Nati insieme, usati insieme, lavati, centrifugati e stesi insieme. Ma allora, perché dividerli a causa del dilagante consumismo che governa la nostra società? La soluzione per evitare di spezzare questo legame molto speciale potrebbe essere quella di usare l’uovo di legno, che si trova nelle mercerie a bassissimo costo, per rammendare i calzini con qualche buchino e porre fine alla loro sofferta e ingiusta separazione. Alle nostre nonne abbiamo chiesto delle informazioni per usare correttamente questo arnese desueto e farlo tornare di uso comune. Ecco le precise istruzioni che ci sono state fornite:

Allora sì che la coppia di calzini potrà continuare a vivere il proprio destino insieme perché un solo buchino non può determinare la sconfitta di un nostro calzino. Non bisogna mai mollare alla prima difficoltà o pensare che la cucitura non regga allo strappo. Forse, il segreto è pensare al calzino bucato come un’opera d’arte rovinata dal tempo, che, con calma e pazienza e attraverso un restauro preciso di cucitura, può tornare ad essere un meraviglioso capolavoro. 

Classe 4 C – Scuola Primaria Dante Alighieri

Diario di bordo…una giornata speciale! 

Il 27 Aprile era un giovedì come tanti: sapevamo che ad aspettarci in classe c’era la maestra di matematica che ci avrebbe proposto una nuova sfida!

Abbiamo trovato i banchi disposti ad isole, quindi avremmo fatto attività in gruppo: calcolare l’area e il perimetro di figure a forma di animaletti era il nostro compito!

Ad un certo punto hanno bussato alla porta e sono entrati tre “Ospiti”. La maestra li ha accolti e ce li ha presentati: erano dei maestri che provenivano da un’altra Nazione, la Spagna. 

Sono venuti in Italia e nella nostra scuola perché hanno partecipato ad un progetto di cui non ricordo il nome.   

La maestra, poi ci ha spiegato che il progetto europeo Erasmus offre ai maestri la possibilità di visitare scuole dell’Europa “con l’obiettivo di rafforzare la dimensione europea e la qualità dell’insegnamento, attraverso lo sviluppo professionale, l’apprendimento delle lingue, la condivisione e il trasferimento delle migliori pratiche didattiche”.

Quella mattina sarebbero stati con noi per osservare la nostra lezione!

Si sono accomodati e ci guardavano mentre noi timidamente abbiamo ripreso la nostra attività.

All’inizio eravamo tutti un po' in ansia ma, con i loro grandi sorrisi ci hanno messo a nostro agio, dopo un po' le preoccupazioni sono sparite, abbiamo lavorato come sempre e loro sono stati curiosi di sapere tante cose e ci hanno fatto molte domande! I maestri spagnoli sono stati molto gentili e alla fine, ci hanno detto anche  che eravamo “bravi”.  

Quel giorno c’era un bel sole e la maestra ci ha portati in cortile a fare la merenda…anche questo ci è piaciuto molto!

I nostri Ospiti ci hanno detto che nella loro scuola, tutti i giorni all’ora della merenda, gli alunni di ciascuna classe si incontrano in un patio e giocano liberamente per circa mezz’ora.

Anche noi dovremmo fare come in Spagna e giocare tutti insieme ogni giorno!

E’ stata una giornata speciale che ci ha reso molto felici e ci auguriamo che tornino presto o magari…chissà di sperimentare una giornata scolastica in Spagna!

Classe 4^ A Scuola Primaria di S. Antonio 


I DISTURBI ALIMENTARI

I disturbi dell’alimentazione modificano il consumo di cibo e il rapporto con il proprio corpo, compromettendo la salute fisica e mentale.

Tutte le classi sociali possono essere colpite da questi disturbi ed oggi sappiamo che le persone più colpite sono le adolescenti ma negli ultimi tempi anche i casi maschili stanno aumentando. I disturbi più frequenti sono:

ANORESSIA NERVOSA

È un disturbo caratterizzato dalla riduzione della quantità di cibo ingerita, per mantenere un basso peso. Tutto questo viene causato da un’intensa paura di ingrassare. Colpisce prevalentemente adolescenti e giovani donne.

Ma come si può capire se si soffre di anoressia?

●  diminuzione del proprio peso

●  intensa paura di diventare grassi

●  cambiamento del modo in cui la persona vede il proprio corpo

●  negazione della gravità del sottopeso.

 Una persona anoressica ha un solo obiettivo, raggiungere il peso desiderato; il digiuno diventa il mezzo perfetto per raggiungere ciò che si vuole. Le giornate vengono riempite di esercizi sportivi e l’organismo si indebolisce sempre di più, con gravi conseguenze per le funzioni vitali.

Il metodo efficiente per la cura dell’anoressia è la Psicoterapia, sia per il paziente che per i familiari, unita al controllo da parte di un nutrizionista.

 BULIMIA NERVOSA

La Bulimia nervosa è un disturbo caratterizzato da frequenti “abbuffate” seguite da uso di lassativi per vomitare, perché i soggetti sentono un grande senso di colpa.

Le persone bulimiche non tollerano un aumento di peso. Vorrebbero continuare a dimagrire oppure mantenere il basso

peso. La frequenza degli attacchi di fame aumenta nel corso della malattia e in alcuni casi capita di vomitare spontaneamente,

perché dopo l’abbuffata la persona si sente male, in altri il vomito è intenzionale.

Anche per la bulimia, la terapia cognitivo-comportamentale è la cura più diffusa.

 Ma quali sono le cause principali per queste malattie?

Una causa certa è l'eccessiva importanza che viene data all’immagine delle persone e alla sua continua diffusione sui social network.

Le persone di qualsiasi età, ma soprattutto i ragazzi, possono entrare su siti e incontrare immagini modificate dei personaggi celebri. Questo può far

nascere il desiderio di raggiungere questa perfezione fisica artificiale e può cambiare negativamente il rapporto con il proprio corpo.

Un'altra causa sono le sfilate di moda di cui le protagoniste sono modelle eccessivamente magre.

Proprio per limitare questa cattiva abitudine, la Camera francese ha approvato una legge che impedisce di ingaggiare modelle troppo magre sia per le sfilate che per i servizi fotografici. Inoltre sempre più spesso sulle passerelle si vedono sfilare modelle curvy. Tutto questo per cercare di cambiare gli standard di bellezza.

 Una cosa è sicura, non sempre le immagini sono autentiche; meglio non fidarsi di ciò che si vede sullo schermo di un telefonino qualunque; al contrario è importante amarsi ed essere se stessi, avendo un grande rispetto per il proprio corpo.

Inoltre dobbiamo sempre ricordarci che il cibo non deve essere una fonte di problemi ma una fonte di felicità e condivisione con i propri cari.

Scuola Secondaria 2 E
Magureanu Nicoletta
Uta Alessia Rebeca

Addio scuola primaria! 

Il nostro percorso scolastico alla scuola primaria sta per concludersi. Questi cinque anni sono stati per tutti noi significativi e formativi per la nostra crescita.

Il primo giorno di scuola eravamo tutti impauriti, timidi e insicuri per la nuova esperienza che stava per iniziare. Alcuni di noi si conoscevano già perché avevano frequentato lo stesso asilo,  per altri era tutto nuovo, ma le maestre ci hanno preso per mano, rassicurato e subito le paure sono scomparse. Abbiamo imparato a conoscerci e pian piano siamo diventati un gruppo, certamente non sono mancati i momenti di discussione o   litigi, ma d’altra parte ognuno di noi ha il proprio carattere.

Forse proprio questa è la nostra forza!

 In seconda abbiamo dovuto affrontare il momento della pandemia, restando a casa per lungo tempo, senza potersi vedere e frequentare le lezioni in presenza, ma solo a distanza. E’ stato un periodo difficile, eravamo piccoli e non comprendevamo cosa stesse accadendo, volevamo continuare la nostra vita, ma non potevamo. Ma anche quel brutto momento ci ha fatto crescere, maturare e rafforzare il nostro rapporto, la nostra amicizia.

In questi 5 anni abbiamo imparato tante cose, vissuto tante esperienze e visitato tanti posti, che ci hanno permesso di scoprire il nostro territorio, come il museo etrusco della nostra città, il Museo della Memoria di Campagna, il setificio di San Leucio, la Reggia di Caserta, luoghi ed esperienze che hanno consolidato le attività svolte in classe.

Ma adesso le nostre strade stanno per dividersi, ognuno di noi intraprenderà un nuovo cammino, certo c’è l’ansia di affrontare un cambiamento, ma siamo tutti più maturi e sapremo affrontarlo nel modo adeguato.

Faremo nuove amicizie e i professori ci guideranno alla scoperta di nuove esperienze e nuovi traguardi da raggiungere. E se ogni tanto ci viene la nostalgia e ci voltiamo indietro a guardare, il nostro ricordo andrà  all’amico o amica di banco, all’amico o amica del cuore con cui ha condiviso una parte importante della propria vita e subito ci sentiremo meno soli e  più sereni.

Ad ognuno di noi…Ad maiora semper!

Scuola Primaria Campo Sportivo 5 A

LA MAGIA DELLE PAROLE

Book talk: facciamo due chiacchiere sul libro che ho letto? 

Cosa vuol dire Book Talk? In pochi minuti, si presenta alla classe un libro, raccontando la trama, senza svelare troppi dettagli, le caratteristiche del protagonista, curiosità sull'autore o sul libro stesso, citazioni ecc. Ecco il book talk realizzato da Francesca Cicalese della classe 2F.

Il tutto allo scopo di invogliare alla lettura gli ascoltatori. Buona visione!

Book Talk.mov

IL DRAMMA DEGLI IMMIGRATI 

La storia di Segen

Segen, il migrante eritreo morto il giorno dopo il suo sbarco a Pozzallo del 12 marzo dalla nave Proactiva della ong spagnola Open Arms. Le sue braccia magre, il viso scavato e sofferente, gli occhi pieni di dolore resteranno indelebili per quanti tra soccorritori, medici, militari e volontari hanno fatto il possibile per salvare quel ragazzo che al momento del suo arrivo in Italia pesava appena trenta chili.

Dopo aver lottato tra la vita e la morte all’ospedale maggiore di Modica nel suo portafogli è stato ritrovato un foglio con un testo in libico ancora intriso di salsedine, poi custodito come una reliquia. Segen è morto per malnutrizione e per una tubercolosi in stato avanzato che gli aveva perforato un polmone. «Ultimamente i migranti che arrivano sono sempre più denutriti, malati, più del 90 per cento con tubercolosi», spiega Angelo Gugliotta il medico della Misericordia anche lui sempre presente agli sbarchi. «Le condizioni di salute sono sempre più pietose dovute alla lunga permanenza nei campi di detenzione in Libia, quest’anno abbiamo avuto un ragazzo che pesava solo 18 chili», aggiunge Carlo Parini, responsabile del Gruppo di contrasto all’immigrazione Clandestina della Procura di Siracusa. Per il prete eritreo Don Mussie Zerai, già candidato al Nobel per la pace, non ci sono dubbi a chi quei versi sono indirizzati: «Vorrei vedere la foto di Segen affissa davanti a tutti i ministeri dell’Interno dell’Unione Europea. L’Ue ritiene la Libia un luogo sicuro dove respingere i migranti, luogo da cui Segen è arrivato in condizioni disperate dopo mesi e mesi di segregazione. Quando ho visto le sue immagini è stato come tornare indietro di 80 anni, quando nei documentari abbiamo visto persone pelle ossa uscire dai lager nazisti», dice Don Zerai. 

La poesia di Segen 

Non ti allarmare fratello mio

Non ti allarmare fratello mio, dimmi, non sono forse tuo fratello?
Perché non chiedi notizie di me?
È davvero così bello vivere da soli,
se dimentichi tuo fratello al momento del bisogno?

Cerco vostre notizie e mi sento soffocare
non riesco a fare neanche chiamate perse,
chiedo aiuto,
la vita con i suoi problemi provvisori
mi pesa troppo.

Ti prego fratello, prova a comprendermi,
chiedo a te perché sei mio fratello,
ti prego aiutami,
perché non chiedi notizie di me, non sono forse tuo fratello?

Nessuno mi aiuta,
e neanche mi consola,
si può essere provati dalla difficoltà,
ma dimenticarsi del proprio fratello non fa onore,
il tempo vola con i suoi rimpianti,
io non ti odio,
ma è sempre meglio avere un fratello.

No, non dirmi che hai scelto la solitudine,
se esisti e perché ci sei con le tue false promesse,
mentre io ti cerco sempre,
saresti stato così crudele se fossimo stati figli dello stesso sangue?
Ora non ho nulla,
perché in questa vita nulla ho trovato,
se porto pazienza non significa che sono sazio
perché chiunque avrà la sua ricompensa,
io e te fratello ne usciremo vittoriosi affidandoci a Dio.

In cammino. Poesie migranti di Michael Rosen 

Mai più

Diciamo: “Mai più”.

Ma

quando i potenti puntano

in una direzione

quando tante menti puntano

in quella direzione

quando anche i fucili e le bombe

puntano in quella direzione,

può accadere di nuovo.

Accade di nuovo.

E’ accaduto di nuovo.

Può essere furibondo e caotico.

Può essere calmo e metodico.

Può cominciare con le leggi.

Può cominciare senza.

Coloro che lo fanno

possono essere convinti

di salvare il paese.

Coloro che lo fanno

possono essere convinti che stanno solo riprendendosi

ciò che è loro.

Ecco perché

può accadere di nuovo.

Accade di nuovo.

E’ accaduto di nuovo.

“Casa” di Warsan Shire, giovane britannica di origine somala.

Nessuno lascia casa sua
fuoco sotto ai piedi
sangue che ti bolle nella pancia
Non avresti mai pensato di farlo
fin quando la lama non ti marchia di minacce incandescenti
il collo
e nonostante tutto continui a portare l’inno nazionale
sotto il respiro
singhiozzando
ti è risultato chiaro il fatto che non ci saresti più tornata.
Dovete capire
che nessuno mette i suoi figli su una barca
a meno che l’acqua non sia più sicura della terra
Nessuno va a bruciarsi i palmi
sotto ai treni
sotto i vagoni
nessuno passa giorni e notti nel ventre di un camion
nutrendosi di giornali a meno che le miglia percorse
non significhino più di un qualsiasi viaggio.
Nessuno striscia sotto ai recinti
nessuno vuole essere picchiato
commiserato
Nessuno se li sceglie i campi profughi
o il carcere,
Nessuno ce la può fare
nessuno lo può sopportare
nessuna pelle può resistere a tanto
Andatevene a casa neri
rifugiati
sporchi immigrati
richiedenti asilo
che prosciugano il nostro paese
negri con le mani aperte
hanno distrutto il loro paese e ora vogliono
distruggere il nostro
Le parole
gli sguardi storti

come fai a scrollarteli di dosso?
Gli insulti sono più facili
da mandare giù
che le macerie
che le ossa
che il corpo di tuo figlio
fatto a pezzi.
A casa ci voglio tornare,
ma casa mia sono le mandibole di uno squalo
casa mia è la canna di un fucile
e a nessuno verrebbe di lasciare la propria casa
a meno che non sia stata lei a inseguirti fino all’ultima sponda
A meno che casa tua non ti abbia detto
affretta il passo
lasciati i panni dietro
striscia nel deserto
sguazza negli oceani
annega
salvati
fatti fame
chiedi l’elemosina
dimentica la tua dignità
la tua sopravvivenza è più importante
Nessuno lascia casa sua se non quando essa diventa una voce
Che ti mormora nell’orecchio
Vattene,
scappatene da me adesso
non so cosa io sia diventata
ma so che qualsiasi altro posto
è più sicuro che qui.

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