La ceramica
LA CERAMICA
Che cos'è la ceramica...
Applicazioni delle ceramiche...
Come viene lavorata la ceramica...
Applocazioni della ceramica...
Un materiale ecosostenibile...
La ceramica è un materiale composto da particolari "terre", formata da sostanze minerali che si può trasformare in: argilla, caolino e porcellana.
ARGILLA: E’ una materia prima che si trova sottoforma di deposito terroso ovvero costituito da granuli minerali sottilissimi come polvere. L’argilla è di colore rosso perché è presente il ferro, si estrae da cave situate in suoli alluvionali e ambienti umidi. Viene utilizzata in prevalenza per i laterizi (mattoni e tegole)
L’argilla è la materia prima con la quale inizia la lavorazione, le cui principali fasi sono:
LA PREPARAZIONE DELL'IMPASTO: le argille vengono impastate con acqua e altre sostanze che rendono stabile il composto.
LA FORMATURA: ovvero il processo che dà la forma desiderata all'argilla. Tale processo può avvenire attraverso tecniche diverse, in base al prodotto finale:
STAMPAGGIO: l'impasto viene premuto meccanicamente in stampi precostituiti. Serve per produrre piccoli oggetti come piatti, tegole e piastrelle
COLATA: L'impasto è molto liquido e viene versato in stampi di gesso; serve per realizzare oggetti di più grandi dimensioni come i sanitari;
TRAFILATURA: l'impasto viene fatto passare attraverso una matrice con diverse forme;
LA FOGGIATURA: La foggiatura è la prima fase della lavorazione che avviene per:
foggiatura a lastra= per oggetti di qualsiasi forma
foggiatura a tornio= per creare oggetti di forma cilindrica o circolare
foggiatura a stampo con tecnica a colaggio= per preparare gli stampi in gesso e in seguito viene colata l’argilla liquida.
Per qualsiasi tecnica utilizzata bisogna essiccare i l prodotto in modo uniforme.
4. LA RIFINITURA: Terminato completamente il processo di essiccazione, il manufatto viene rifinito e spugnato manualmente con l’acqua per eliminare le imperfezioni.
5. LA COTTURA: La cottura avviene in due fasi da cui il nome di biscottura: la fase della prima cottura viene effettuata portando la temperatura del forno da 960°C ai 1400°C in questa fase l’oggetto da fragile diviene resistente. La seconda cottura è la fase finale della lavorazione della maiolica e serve per far vetrificare lo smalto, questo passaggio rende l’oggetto impermeabilizzato. La seconda cottura viene effettuata a temperature più basse e gli oggetti infornati devono essere distanziati fra loro per evitare che lo smalto in fusione faccia attaccare tra loro i manufatti.
6. DECORAZIONE E COTTURA A TERZO FUOCO: La cottura a terzo fuoco è una cottura speciale intorno ai 770°C e si effettua sugli oggetti già vetrificati. Le decorazioni possono essere effettuate con oro zecchino, platino o colori di speciale composizione.
CAOLINO: il caolino è un’argilla, costituita da Caolinite, derivante dall’alterazione dei minerali costituenti rocce come graniti, gneiss, etc. Il suo colore può variare dal bianco al grigio. La Cina ne è tuttora uno dei principali produttori mondiali insieme a Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca e India. L’ Italiana Zeoliti vende caolino per il settore zootecnico che impiega questa materia prima nella formulazione dei mangimi come additivo per la prevenzione di infezioni gastrointestinali. Invece, C.B.C. vende caolino con alti livelli di purezza e diversa granulometria per le seguenti applicazioni:
Smalti: Il caolino è richiesto dal mercato per ottenere prodotti di tonalità chiare grazie alla sua bianchezza.
Impasti ceramici: Nella produzione di impasti ceramici di colore chiaro è possibile usare diverse tipologie di caolino: primario, secondario o processato. C.B.C. offre tutte le tipologie. Il caolino bianco ucraino è usato nella produzione di monoporosa e di impasto tecnico bianco.
Stoviglieria: La composizione fisica del caolino può essere molto variabile ed esaltare diverse proprietà commerciali ed estetiche quali brillantezza, opacità, resistenza e viscosità caratteristiche richieste dal mercato degli articoli da tavola e del vasellame.
Grazie al suo basso contenuto di elementi cromatici quali il ferro e il titanio, il caolino può garantire alti livelli di bianchezza.
PORCELLANA: La porcellana è un particolare tipo di ceramica, che si ottiene a partire da impasti con presenza di caolino. La porcellana viene suddivisa in differenti criteri fra i quali è la temperatura di cottura. La porcellana dura è formata da un impasto di caolino, feldspato e quarzo e richiede una temperatura maggiore di 1280°C; la porcellana tenera si cuoce intorno ai 1200°C. La porcellana presenta un rivestimento trasparente che viene applicato in crudo o dopo una prima cottura a temperature tra 800/900°C. Il prodotto precotto per la smaltatura viene denominato degourdi.
Caratteristica tipica dei minerali argillosi.
Plasticità: Il caolino è spesso miscelato con altri materiali come additivo plastificante o per impartire una maggiore percentuale di allumina alle miscele. Per questo motivo, viene utilizzato in una vasta gamma di settori come la produzione di refrattari, la formulazione di smalti e come riempitivo per la produzione di pneumatici e impasti ceramici
Opacità: Rappresenta principalmente una caratteristica commerciale ed estetica. Il caolino può essere utilizzato per ottenere un effetto opaco sulla base delle richieste del mercato.
I tipi di ceramica:
I prodotti finiti si distinguono in due gruppi:
Ceramiche a pasta porosa: sono cotte a basse temperature e non subiscono il processo di vetrinatura. Sono prodotti economici come le terrecotte, le maioliche, i mattoni refrattari.
Ceramiche a pasta compatta: sono le più pregiate, come il grés e la porcellana, e sono cotte a più alte temperature (1200-1300 °C) in modo tale che l'impasto diventa compatto e impermeabile.
L’AMBIENTE
Nel nostro territorio esistono molte zone umide che in passato erano cave di argilla e che oggi risultano abbandonate. In generale le macchine scavatrici hanno inferto evidenti ferite al paesaggio di quei luoghi, ma in alcuni casi, grazie alla particolare idrografia dell’ area queste vecchie cave hanno dato vita a stagni che nel tempo sono stati colonizzati dalla vegetazione, come per esempio nelle Cave di Gaggio, in provincia di Venezia, protette dalla legislazione italiana ed europea. Infatti, nonostante i gravi danni che possono causare all’ ambiente, le cave di argilla- a differenza di quella destinata all’estrazione della pietra-presentano il vantaggio di essere facilmente recuperati.Inoltre, i prodotti in materiale ceramico, essendo costituiti da materiali naturali, sono particolarmente vantaggiosi da molti punti di vista. Le stoviglie e le piastrelle in ceramica sono infatti igieniche. In particolare, l’ industria della ceramica in Italia si caratterizza per l'attenzione rivolta al rispetto dell’ambiente e alla della salute, tanto che la ceramica italiana ha ottenuto importanti certificazioni ambientali a livello mondiale, come Ecolabel, il marchio dell’ Unione Europea di qualità ecologica.
CAMPI DI APPLICAZIONE
I prodotti realizzati in materiale ceramico sono moltissimi e impiegati nei più differenti settori e in numerosi campi di applicazione.
STOVIGLIE: I materiali ceramici sono stati fino all’antichità per realizzare piatti, ciotole, tegami, tazze, etc…. Di più recente produzione sono le lame in ceramica per i coltelli, che sfruttano l’elevato potere di fendere e la durezza del materiale.
ARREDO PER BAGNI: I sanitari, fra i più diffusi oggetti in ceramica, si producono per foggiatura a colo in stampi di gesso, partendo da un impasto a base di caolino; per questi manufatti, la temperatura di cottura nei forni speciali raggiunge i 1250°
EDILIZIA: In questo settore si utilizzano i materiali ceramici tradizionali; sono usati sia per le parti strutturali (laterizi), sia come rivestimento e copertura, per esempio nel caso di piastrelle e tegole.
ELETTRONICA: la parola deriva dal greco keramos, cioè terra da cuocere (terracotta)
MEDICINA: Sono ad alta resistenza quelle di vetro-infiltrate e vengono utilizzate per usi biologici come nella realizzazione delle protesi dentali.
FORNI, FONDERIE E INDUSTRIE DEL VETRO: Il vetro soffiato viene chiamato vetro di Murano perchè prende il nome dalla città di Murano.
NANOTECNOLOGIE: Le nanotecnologie sono le vernici termoisolanti che servono a creare uno strato protettivo tra la parte interna della casa e la parte esterna.
IL MADE IN ITALY DELLA CERAMICA
Sebbene la ceramica venisse utilizzata già in epoca romana, fu soltanto nel Medioevo che nacquero le prime botteghe di artigiani della ceramica in Italia. In particolar modo, la Toscana e l'Emilia Romagna furono la culla della produzione di maioliche da interni
A partire dal ‘400, infatti, la ceramica divenne il materiale da rivestimento più utilizzato sui pavimenti e sulle pareti di chiese, palazzi ed uffici pubblici, i quali ancora oggi conservano le decorazioni smaltate che riprendono in parte lo stile arabo e in parte quello rinascimentale.
I maestri italiani hanno appreso tecniche provenienti da luoghi lontani e le hanno migliorate, arricchite e completate con le loro conoscenze e con i loro studi, raggiungendo un grado di perfezione che nessun altro avrebbe potuto raggiungere.
L'Italia è un paese molto rinomato nella produzione e commercio internazionale della ceramica industriale, tanto da rappresentare il 35% in termini di volumi e di valori. Numerosi sono le città con una antica e famosa tradizione per la ceramica e sono distribuite in 15 delle 20 regioni italiane; tra le produzioni tradizionali più rilevanti si citano:
Per la ceramica ornamentale ed artistica Ariano Irpino (maiolica) - Bassano del Grappa - Caltagirone – Castellamonte (stufe) - Capodimonte (porcellane) - Faenza – Impruneta (cotto) – Montelupo (maiolica) - Sciacca – Vietri sul mare
Per la ceramica industriale (piastrelle) Sassuolo – Imola – Modena – Scandiano
I COLORI
I colori principali e tradizionali della ceramica vietrese rimandano al blu del cielo, al giallo dei limoni della Costiera Amalfitana, al verde ramina del mare, all'arancio e al rosso del sole. I colori utilizzati sono polveri miscelati con l'acqua che diventano liquidi e idonei per l’uso decorativo.
I motivi decorativi, oltre ai classici fioracci, a partire dal Seicento e dal Settecento sono andati caratterizzandosi in scene mitologiche e di caccia, paesaggi e animali.