Dieta vegetariana

Dieta a base di alimenti derivati dalle piante con o senza uova, latte e derivati, miele.

Dieta Vegetariana

Se una dieta vegetariana è correttamente pianificata, è salutare e adeguata dal punto di vista nutrizionale può portare a benefici per la salute e permettere prevenzione e trattamento di determinate patologie.

Ma se non ben pianificate e malgestite possono provocare sintomi quali depressione e ansietà e provocare disfunzioni neurologiche estremamente gravi e irriversibili derivanti da carenze.

Per dieta vegetariana non si intende un solo tipo di dieta. Vi sono infatti diverse declinazioni che si distinguono per tipologie di alimenti che vengono compresi e esclusi. Iniziamo a distinguerle.

1 Latto-ovo-vegetariana

Comunemente intendiamo per dieta vegetariana la dieta latto-ovo-vegetariana, la quale comprende anche alimenti di origine animale quali latte e derivati e uova escludendo invece il consumo di carne e prodotti della pesca (molluschi e crostacei compresi). Contrariamente a credenze molte diffuse la dieta vegetariana non è un regime alimentare privo di cibi di origine animale e risulta sostenibile e potenzialmente equilibrata se ben pianificata.

2 Dieta ecotariana

Essa prevede l'assunzione di alimenti a minimo impatto ecologico. Quest ultimi sono stabiliti sulla base di criteri quali:

  • Menù a km zero.

  • Commercio equosolidale.

  • Agricoltura sostenibile.

  • Più basse emissioni di CO2.

  • Riduzione degli sprechi.

  • Minore uso d’acqua.

L’ecotarianesimo non è un vero e proprio movimento, in quanto non esiste un testo di riferimento bensì una pletora di ricerche scientifiche, né dati univoci, né pionieri ideali, né lontani precedenti storici, d’altronde lo stesso movimento ambientalista è storicamente giovane. Anche gli studi scientifici non possono nemmeno vertere su un solo parametro, perché si tratta di analizzare il bilancio energetico degli alimenti, il consumo di suolo, la stagionalità, le modalità di conservazione, l’impronta idrica, la relazione con i luoghi geografici e il Paese in cui si vive.

3 Dieta flexitariana

Creata dal nutrizionista Dawn Jackson Blatner, la dieta flexitariana è un regime alimentare molto flessibile che parte dal fabbisogno nutrizionale che deriva dalle diverse attività professionali. Insomma, questa dieta tiene conto di un fattore molto importante: il lavoro che si fa. Essa si basa quindi sul fatto che il fabbisogno energetico giornaliero di uno chef è diverso da quello di un'insegnate, di un giornalista o di un meccanico.

Principi:

  • Verdure (di stagione): mangiare una porzione di verdure cotte e una porzione di verdure crude al giorno, da distribuire a pranzo e cena.

  • Frutta: due frutti al giorno e una porzione di frutta secca al giorno

  • Cereali integrali: i migliori sono quelli in chicchi, come l'orzo e il farro.

  • Ridurre proteine animali: latte circa 3 volte a settimana, la carne una volta, il pesce tre e le uova una o due.

4 Dieta locavore

Un locavore è una persona che consuma esclusivamente alimenti dalla propria cucina locale o regionale. È quindi escluso tutto ciò che viene prodotto fuori dai 200 km da casa.

Mangiando localmente, la maggior parte dei locavores spera di creare una maggiore connessione tra loro e le loro fonti alimentari, evitare cibi industrializzati e trasformati e sostenere la loro economia locale.

5 Dieta crudista

La dieta crudista è un regime alimentare naturista che si distingue per un unico grande comandamento: NON CUOCERE IL CIBO.

I sostenitori della dieta crudista amano assumere alimenti crudi, non lavorati, spesso provenienti da agricoltura biologica.

In genere, alla base del crudismo troviamo la verdura, nel livello intermedio la frutta e, all’apice, semi e frutta secca a guscio.

Gli alimenti possono inoltre essere essiccati alla temperatura massima di 42°C. Il cibo conserva così al meglio le proprietà nutritive di cui è composto e, nel caso della germinazione, si arricchisce di maggiori sostanza nutritive.






5 Fruttarismo

Per fruttariani si intendono generalmente quelle persone che seguono un percorso alimentare basato sulla sola frutta.

All'interno di questa linea vi sono diversi orientamenti:

  • alcuni mangiano solo i frutti che maturano e cadono a terra;

  • certi si cibano anche di noci e semi, mentre altri la considerano una cosa impropria, in quanto vi sono all’interno future piante, e quindi non vogliono rovinare l’equilibrio naturale;

  • alcuni si cibano solo di frutta cruda, mentre altri la fanno anche cuocere;

  • altri ancora inseriscono nella loro dieta legumi, miele, frutta secca, cioccolato e olio d’oliva.

In ogni caso, quello del fruttarismo è l'esempio più radicale e in assoluto il più rispettoso di tutte le forme di vita, evoluzione delle pratiche vegetariane, la cucina vegana e l'orientamento crudista.


6 Dieta vegana

La dieta vegana rientra tra le diete vegetariane, con la differenza sostanziale che non esclude solo il consumo di carne e pesce, bensì prevede l’eliminazione completa di tutti i prodotti di origine animale, compresi latte, derivati e uova. La dieta vegana viene quindi definita una dieta vegetariana “totale”, perché esclude completamente i prodotti di origine animale, diretta e indiretta.


L'alimentazione vegana si basa su 6 gruppi alimentari:

  1. Cereali

  2. Cibi proteici

  3. Verdura

  4. Frutta

  5. Frutta secca e semi oleaginosi

  6. Grassi