Pres. Ti adoriamo, Cristo e ti benediciamo
Tutti Perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Lett. Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. (Lc 23,27-29)
Lett. Intorno a Gesù le donne in lacrime. Intorno a quel letto i testimoni della sofferenza. È giusto, è umano piangere. Ma abbiamo tutti un dovere: far sì che quel pianto non diventi annuncio di resa o di disperazione. È partecipazione profonda: cioè compassione … COM-passione. Soffrire insieme, insieme combattere, e insieme risorgere. La compassione non è un gesto di simpatia o di pietà. Al contrario significa andare verso le persone dove la sofferenza è più acuta, alleviandola. Ciò che conta veramente, però, è che nei momenti del dolore e della sofferenza, qualcuno stia con noi, accanto a noi. Più importante di qualsiasi particolare azione o di qualsiasi parola di consiglio, è la semplice presenza di qualcuno che cerchi la nostra mano, che si chini in silenzio sul dolore
Lett. Gesù, insegnaci a non amare a metà o un po’, ma “diventare amore” per i più bisognosi.
Per questo ti preghiamo.
Tutti Ascoltaci o Signore
Dolce Madre dell’amore,
fa’ che il grande tuo dolore,
io lo senta pure in me.