A PIEDI

Alla scoperta delle grandi vie

E se il mezzo migliore fosse il più antico? Sempre più persone scelgono di mettersi uno zaino in spalla e viaggiare a piedi, anche per centinaia di Km. Come e perchè?

Perchè

Si potrebbe parlare dei pregi di un turismo che, nel tempo della fretta, si propone di essere a misura d'uomo, della scoperta di luoghi nuovi da una prospettiva inattesa, dell'esercizio fisico e del benessere che se ne ricava; si potrebbe anche fare un'elogio della lentezza o del rapporto uomo natura ma, come per ogni vero viaggio ci si mette in cammino per essere sorpresi. Sorpresi dai luoghi, dagli incontri e dalla scoperta di pezzetti di se stessi che ci era persi.

Qualche avvertenza: fare una vacanza camminando non è un'esperienza molto costosa ed chi la sperimenta spesso se ne innamora, ma per chi si avvicina la prima volta è meglio guardarsi dall'illudione romantica di un ritorno alle origini e sottovalutare i problemi. Chi sceglie lo zaino non si aspetta poi sistemazioni in hotel lussuosi, si adatta a lavarsi i vestiti tutti i giorni, farsi da mangiare, camminare anche con condizioni meterelogiche avverse. Facilmente chi parte senza allenamento e privo di un'attrezzatura collaudata ne pagherà personalmente le conseguenze: il prezzo sono le vesciche nei piedi e dolori articolari che possono essere anche molto fastidiosi. 

Per chi vuole iniziare Internet pullula di siti e video con consigli e proposte. 

Tra questi per l'Italia è ben strutturato https://camminiditalia.org/

Per l'Europa è impossibile trovare un sito che riassuma tutte le opzioni. L'UE ha finanziato una rete di 12 cammini a lunga distanza che usa solo un pezzettino dei percorsi esistenti.

https://www.era-ewv-ferp.org/e-paths/

Il più corto è di oltre mille km, il più lungo supera i 10.000

Francia, Germania, Austria, Scozia, Irlanda sono solo alcuni dei paesi ad avere reti di cammini a lunga percorrenza monumentali. Agli amanti del cammino una vita non basta. 



LA VIA DEGLI DEI

Se vuoi uscire fuori dalla routine quotidiana, se conduci uno stile di vita frenetico, ma soprattutto se vuoi ritrovare la libertà e la semplicità attraverso la bellezza delle piccole cose, ciò che troverai scritto qui sotto farà per te.

Che cos'è?

La Via degli Dei è un antico tracciato che, passando attraverso gli Appennini, congiunge la città di Bologna con quella di Firenze, il quale nel corso degli anni è diventato uno dei cammini più frequentati in Italia.

È un tracciato di circa 130 km, percorribile sia a piedi che in bicicletta, poiché si sviluppa in buona parte su sterrato, boschi e piccoli borghi, con una segnaletica precisa che impedisce di perdersi.

Colui che percorre questo cammino sarà chiamato viandante e riceverà una credenziale, ossia un documento che ne attesta la partecipazione tramite timbri in riferimento ai diversi luoghi d’accoglienza convenzionati.

Pianifica il tuo viaggio

Il sito ufficiale legato a questo cammino https://www.viadeglidei.it/, propone tutte le diverse tappe ognuna con la propria lunghezza, il dislivello ed un tempo indicativo di percorrenza. Inoltre cita anche una serie di luoghi dov'è possibile mangiare come locande, agriturismi, osterie ma anche dove poter dormire come vari B&B e case vacanze, con indirizzo civico, contatto telefonico ed email, in modo da poter facilitare la pianificazione del tuo percorso. 

IL RACCONTO DI CHI L'HA FATTO

Era il 2021, si era appena usciti dal secondo lockdown e c'era tanta voglia di dimenticare mascherine e restrizioni

Un cammino per rimettersi in cammino (2021)

Il viaggio è iniziato di fronte alla statua del Nettuno in piazza Maggiore e Bologna con lo scopo di arrivare, dopo cinque giorni, al Nettuno di Piazza della Signoria a Firenze. Con questo obiettivo 11 persone, quasi tutte provenienti dal nostro Liceo, hanno percorso questa settimana la Via degli Dei.

Dietro alla decisione di mettersi in cammino ognuno ha sempre una motivazione molto personale, ma questa volta, che si trattasse di adulti o di giovani, le risposte si assomigliavano più del solito: il motore era il desiderio di ripartire. La voglia era quella di mettersi alle spalle la tristezza e il peso di un anno di COVID e tornare a mettersi in gioco.

Credo che si possa dire “missione compiuta”. Il primo giorno abbiamo ancora chiacchierato di vaccinazioni, di Moderna e Astrazeneca, di variante Delta e di contagi, poi il tema è stato archiviato e si è tornati a parlare di tutto e di nulla, ma non di Covid. C’era molta voglia di scherzare, di ridere di scemenze, di raccontare di film o libri visti, di hobby, di persone, di cose, di progetti e di futuro. C’era voglia di farlo senza mascherina addosso, e lì, nei boschi, sempre all’aria aperta, la mascherina è rimasta dimenticata in tasca. C’era voglia di bellezza, di spensieratezza, di buona cucina e ce li siamo guadagnati con un po’ di sudore, di fatica e pagando ognuno il suo piccolo prezzo, chi con uno sfogo della pelle, chi con una caviglia dolorante, chi con qualche bolla in un piede.

Ne valeva la pena? La domanda è davvero retorica. Ne vale sempre la pena quando, quasi con stupore, si può ammirare lo splendore della natura e dell’arte di quello che è davvero “il paese più bello del mondo”, ma soprattutto quando si ha la fortuna di farlo trascorrendo del tempo insieme a persone piacevoli, che alla fine del viaggio si sentono un po’ più vicine di quando erano partite e, speriamo, che si sono regalate a vicenda un ricordo che rievocato potrà sempre far riaffiorare il sorriso.

Buona estate e buon cammino a tutti.


IL CAMMINO DI SANTIAGO

E' indubbiamente il più famoso e frequenato dei cammini d'Europa, probabilmente del mondo, percorso da oltre 400.000 pellegrini l'anno. 

Il “Cammino di Santiago” non si identifica con un unico percorso, ma con una ragnatela di cammini che, attraversando l’Europa e la Spagna, giungono, da direzioni diverse, a Santiago di Compostela, spingendosi fino a Fisterre, sull’oceano Atlantico.

Perché il Cammino sia riconosciuto come tale chi lo percorre deve poter dimostrare, tramite i timbri accumulati su un documento detto “Credencial”, di aver fatto almeno gli ultimi 100 km a piedi o gli ultimi 200 Km in bicicletta. A chi ha percorso il cammino rispettando le condizioni indicate viene rilasciato un documento detto “Compostela”.

Nel 2023 l’Ufficio del Pellegrino di Santiago ha rilasciato la Compostela a oltre 400.0000 pellegrini provenienti da circa 120 nazioni di tutto il mondo: tra questi gli Italiani sono stati quasi 30.000.

Sul Cammino esistono tantissimi libri, film, video e sono molti anche i siti dedicati. 

Solo per citare due riferimenti:

https://www.pilgrim.es/it/

e https://www.pellegrinibelluno.it/ da cui si può scaricare una pratica guida ricca di aggiornatissime informazioni

IL RACCONTO DI CHI L'HA FATTO

Nell'estate 2022, dopo tre anni di stop causa Covid, è partito il quinto gruppo di studenti del Liceo verso Santiago e Finisterre. 350 km tra caldo e pioggia. Il racconto risale all'estate 2019

La nostra avventura è iniziata il 9 giugno, ad Astorga, quando, due giorni dopo la fine della scuola, con lo zaino in spalla, abbiamo cominciato a camminare verso una meta lontana oltre 300 km: Finisterre. Eravamo 13 persone, studenti e non, con motivazioni diverse, in terra di Spagna, sul Cammino di Santiago.

Per due settimane abbiamo camminato, un passo dopo l'altro, scavalcando montagne, attraversando pueblos e incontrando persone di tutto il mondo. Durante il Cammino abbiamo perso qualche indumento, un cappello, delle saponette, vari tappi per le orecchie (e questo sì, era un problema), speriamo qualche chilo, ogni tanto Cesare, ma mai la strada e mai, proprio mai, la voglia di andare avanti. Adesso è finita.

Torniamo a casa con un buco in più nelle orecchie, alcune conchiglie vagamente puzzolenti, 7 torte di Santiago, 16 bolle di varie misure sparse nei piedi e, soprattutto, un pezzetto di Spirito del Cammino, quello che abbiamo saputo raccogliere: lo spirito del vivere qui e ora, concentrandosi sui passi che si fanno oggi più che su quello che succederà domani, godendosi i compagni di viaggio, l'acqua fresca quando si ha sete, il cibo semplice quando si ha fame, il sonno che ristora alla fine di una giornata ben spesa e la consapevolezza che la vita è un continuo viaggio in cui ad ogni meta raggiunta ne seguirà sempre un’altra e poi un’altra ancora.

Così ieri, raggiunta Finisterre, mentre guardavamo l’oceano davanti a noi, più che sentirci arrivati, è stato spontaneo guardare al futuro e domandarci dove ci porterà il nostro Cammino.