la Cattedrale di San Feliciano

La cattedrale di San Feliciano

La tradizione vuole che la Cattedrale sia sorta sul luogo della sepoltura di Feliciano, probabilmente primo Vescovo della Diocesi, martirizzato intorno alla metà del III secolo d.C.  Su un primitivo sacello, tra l'VIII e il X secolo, fu innalzato un edificio in forma di basilica con cripta, che, insieme all'Episcopio, costituì il primo nucleo fortificato della città medievale, in cui confluirono gli abitanti dei preesistenti insediamenti romani.

Dopo il Mille, in seguito allo sviluppo favorito dalla felice posizione geografica che vedeva la città crocevia lungo il percorso della Flaminia, fu edificata la nuova Cattedrale romanica. Un'iscrizione che corre su due righe lungo la facciata principale ci dice che questa sorse nell'anno 1133 per volontà del vescovo Marco, in tempo di grave carestia, quando Atto, forse artefice della stessa costruzione, era capo dei conti. Il vescovo Anselmo degli Atti, nel 1201, volle la prima modifica dell'impianto della chiesa con l'inserimento del braccio sinistro del transetto, che si conclude sulla piazza, di fronte alla sede delle magistrature comunali, con una facciata scolpita e con un ricco portale.

Il rinnovamento rinascimentale del Duomo, di cui praticamente nulla è rimasto,  fu avviato nel 1447 con la costruzione della nuova tribuna, poi, dai primi anni del Cinquecento, furono aggiunte numerose cappelle a opera di muratori lombardi sotto la guida di Cola da Caprarola. L'architetto e scultore Rocco da Vicenza, attivo da diversi anni a Spello e Trevi e residente a Foligno, lavorò in San Feliciano dal 1522: suoi e del fiorentino Antonio da Sangallo il giovane sono i progetti e i modelli per la costruzione della cupola, che verrà realizzata solo dopo il 1540 su disegno di un altro fiorentino, Giuliano di Baccio d'Agnolo Baglioni.

Nei primi decenni del Settecento diversi lavori abbellirono la Cappella Maggiore grazie al lascito dei Roscioli, una famiglia folignate affermatasi a Roma al tempo di Urbano VIII, poi, verso la metà del secolo, essendo la fabbrica alquanto deteriorata e danneggiata anche a causa dei terremoti, l'architetto Luigi Vanvitelli fu invitato a presentare i disegni per il suo completo rinnovamento, rimanendo poi il folignate Piermarini a completarne la realizzazione, che si concluse, dopo la sua morte (1808), con la costruzione degli altari e il rifacimento del pavimento.

Cattedrale di San Feliciano - ingresso secondario in Piazza della Repubblica

Cattedrale di San Feliciano - ingresso principale in Largo Carducci

Palazzo delle canoniche, adiacente alla Cattedrale e sede del museo diocesano

Museo diocesano - Ingresso da Largo Carducci