Ritmo sinusale e varianti

Cos’è il ritmo sinusale?

Per ritmo sinusale s’intende il normale ritmo cardiaco determinato da una struttura detta appunto nodo del seno.

Per convenzione si parla di bradicardia sinusale quando la frequenza cardiaca è sotto i 60 bpm (battiti per minuto) e di tachicardia sinusale quando la frequenza è superiore a 100 bpm.

Va tuttavia detto che la frequenza cardiaca a riposo è più tipicamente e normalmente compresa tra 50 e 90 bpm. Questa frequenza è determinata da diversi fattori ed in particolare dall’influenza del tono vagale sul nodo del seno: infatti la frequenza intrinseca del nodo del seno tenderebbe ad essere più elevata, generalmente superiore ai 100 bpm. 

E’ il controllo del sistema nervoso autonomo – il nostro cervello animale e inconscio – ed in particolare del nervo vago che “tiene a freno” e “regola il minimo” del nodo del seno quando siamo a riposo e permette una frequenza di base più bassa che tuttavia può venire aumentata ogni volta che ci mettiamo in moto e risulta necessario “alzare i giri” del motore.

Va inoltre detto che, oltre che dal tono vagale, la frequenza cardiaca a riposo viene influenzata da numerosi altri fattori:

Tende ad aumentare con l’altezza, il consumo di sigarette e caffè e a diminuire con l’età, la pressione sanguigna elevata, lo stato di allenamento fisico.

La tachicardia sinusale

La tachicardia sinusale è semplicemente un’accelerazione del normale ritmo sinusale, cioè il ritmo cardiaco normale, ad una frequenza convenzionalmente più elevata di 100 bpm (battiti per minuto).

Tipicamente è quindi una condizione di normalità, cioè fisiologica, in situazioni in cui l’organismo ha bisogno di più ossigeno: sotto sforzo, sotto stress, in gravidanza. E’ inoltre fisiologica la tachicardia sinusale nei bambini soprattutto piccoli.

Oltre a queste condizioni di normale salute la tachicardia sinusale può essere una risposta appropriata ma in risposta ad altre condizioni più o meno patologiche che non riguardano direttamente il cuore che non fa altro che fare il suo lavoro per aiutare l’organismo: febbre, dolore, anemia, disidratazione, pressione bassa (ipotensione), ipertiroidismo, insufficienza respiratoria con ipossiemia, insufficienza cardiaca, ipoglicemia, e talora dopo ablazione di una tachicardia parossistica sopraventricolare condizione da cui va peraltro distinta.

Anche l’uso e l’abuso di sostanze e farmaci può determinare tachicardia sinusale: esempi sono il caffè, la nicotina, l’alcol, la cocaina, i farmaci anticolinergici e adrenergici, la sospensione dei beta bloccanti.

In tutte le condizioni di cui sopra la tachicardia sinusale è quindi una risposta per lo più appropriata a situazioni fisiologiche , parafisiologiche o patologiche; pertanto non è necessario solitamente una cura di tipo antiaritmico ma sarà importante riconoscere la causa, spesso extracardiaca, sottostante e correggere quella se necessario.

Va infine detto che esistono forme di tachicardia sinusale inappropriata: sostanzialmente sono forme di tachicardia sinusale che non hanno una causa riconoscibile in quelle precedentemente descritte.  Queste forme possono richiedere in certi casi un trattamento antiaritmico, solitamente farmacologico. 

La bradicardia sinusale

Per bradicardia sinusale s'intende una decelerazione del normale ritmo sinusale, cioè il ritmo cardiaco normale, ad una frequenza convenzionalmente inferiore a 60 bpm (battiti per minuto).  In realtà evidenze epidemiologiche mostrano che il limite inferiore diurno a riposo è un po' più basso, intorno a 50 bpm; inoltre scende ulteriormente di notte e può essere ulteriormente più basso in soggetti allenati con ipertono vagale ( è noto per esempio che Fausto Coppi avesse un battito a riposo intorno ai 40 bpm). Queste situazioni  sono fisiologiche e quindi si possono inquadrare in condizione di salute normale.

Sempre l'ipertono vagale (cioè l'attivazione del sistema nervoso autonomo parasimpatico e del nervo vago) può favorire episodi di bradicardia sinusale transitori ma intensi in corso di nausea, vomito ed eventualmente in occasione di sincopi neuromediate nei soggetti predisposti. 

Vi sono poi cause patologiche di bradicardia sinusale legate ad una vera disfunzione del nodo del seno, più tipiche dell'anziano, talora associate ad altre aritmie tachicardiche (nel qual caso si parla di sindrome bradi-tachi) e che in caso di sintomi significativi possono portare alla necessità di terapie specifiche quali l'impianto di un pacemaker.

Altre  patologie extracardiache che determinano bradicardia sinusale sono l'ipotiroidismo, l'ipertensione endocranica, l'ipotermia. Infine da ricordare che numerosi farmaci possono determinare o peggiorare la bradicardia sinusale ( betabloccante, digitale, calcioantagonisti ecc )

Approfondimento dalla letteratura

Alcuni punti importanti focalizzati dalle recenti (2018) linee guida americane ( pubblicate su Circulation per chi desidera approfondire) a proposito della bradicardia da disfunzione del nodo del seno: