10 cose da sapere sulla fibrillazione atriale

10 Cose da sapere sulla tua fibrillazione atriale (aggiornamento 2020)


1 Che cos'è

E' un disturbo del ritmo cardiaco che origina negli atri e che determina un ritmo "irregolarmente irregolare" al polso anche se la diagnosi si deve confermare con l'elettrocardiogramma. E' di fatto l'aritmia sostenuta più frequente (escludendo quindi le extrasistoli che non sono aritmie sostenute).


2 Alcune definizioni

In base a come si manifesta si può parlare di fibrillazione atriale parossistica ( quando va e viene spontaneamente), persistente ( sono necessari interventi medici per farla passare) o infine permanente o cronica ( gli interventi medici non riescono più ad interromperla abbastanza a lungo ).


3 Problemi e sintomi

Questa aritmia può dare due ordini di problemi principali.

In primo luogo può dare sintomi anche molto invalidanti quali palpitazioni, affanno, senso di costrizione al petto, limitazioni negli sforzi, aumento della diuresi, arrivando talora a veri stati di scompenso cardiaco ecc. E' tuttavia importate sapere che non di rado questa aritmia risulta asintomatica e può essere un riscontro occasionale.

Il secondo problema che crea è legato alle possibili complicanze emboliche ovvero ad un incremento della rischio di ictus, danni cerebrovascolari ( con sviluppo di demenza) o vascolari in genere.


4 Perché ne soffro

Nella maggior parte dei casi non vi è una causa univoca ma fattori favorenti di cui i più frequenti sono l'età e l'ipertensione. Ma vanno ricordati anche l'obesità, la sindrome delle apnee notturne, l'ipertiroidismo, le malattie cardiache e le patologie polmonari, gli sport di endurance, l'alcool ecc ecc. E' quindi importante comunque indagare queste possibilità non solo alla ricerca della singola causa il cui trattamento può risolvere l'aritmia ( è il caso dell'ipertiroidismo) ma perchè comunque il trattamento precoce di questi fattori di rischio ha un impatto benefico sull'evoluzione della malattia, sulla frequenza delle recidive, sull'efficacia delle terapie antiaritmiche (farmacologiche o meno) e sul rischio di altri eventi cardiovascolari in generale.


5 A cosa serve la terapia anticoagulante

Soffrire di fibrillazione atriale, quando ci sono anche altri fattori di rischio, comporta un aumento del rischio di eventi embolici quali l'ictus cerebrale. Contrariamente a quanto spesso si pensa tale rischio è aumentato anche quando la fibrillazione atriale non è presente (oltre al fatto che potrebbe non essere avvertita) Tale rischio viene diminuito dalla terapia anticoagulante che, quando indicata, è pertanto di fondamentale importanza e deve essere assunta con continuità (per quanto brevi interruzioni motivate per esempio dalla necessità di interventi chirurgici comportano rischi limitati). Spesso timori su possibili rischi di sanguinamento (per esempio nei pazienti anziani) sono poco giustificati e ampiamente compensati dai benefici.


6 Quali sono le altre terapie.

Oltre alle terapia anticoagulante le altre terapie per la gestione integrata della fibrillazione atriale sono quelle che riguardano il miglioramento dei sintomi e la riduzione dei rischi cardiovascolare in generale. Per ridurre i sintomi il primo passaggio è quello di ottenere un buon controllo della frequenza cardiaca ( che deve essere almeno inferiore a 110 bpm) e può anche essere sufficiente nei pazienti anziani e/o paucisintomatici. Per ottenere un miglior controllo dei sintomi o nei pazienti più giovani è indicato associare trattamenti antiaritmici (farmacologici o ablativi) per il ripristino e mantenimento del ritmo sinusale ( il nostro ritmo fisiologico) ovvero attuare il cosidetto controllo del ritmo. In tutti i casi inoltre la gestioni dei fattori di rischio cardiovascolare è importante perchè riduce sia le recidive che le complicanze della fibrillazione atriale.


7 Cos'è la cardioversione elettrica

Il ripristino del ritmo sinusale ( il nostro ritmo fisiologico) dalla fibrillazione atriale è un fenomeno che si definisce cardioversione. Questa può essere "spontanea" quando avviene senza interventi medici. Negli altri casi è necessario aiutare il cuore. L'utilizzo di farmaci antiaritmici a tale scopo (cardioversione farmacologica) è efficace solo quando molto precoce rispetto all'insorgenza dell'aritmia ( solitamente entro la prima settimana). Negli altri casi è quindi solitamente usata la cardioversione elettrica, un intervento molto semplice, in cui si addormenta con un farmaco per pochi minuti il soggetto per applicare in modo indolore una corrente elettrica esterna che interrompe l'aritmia. E' importante sapere che questo intervento è molto efficace nel ripristinare il ritmo ma non ha nessun effetto nel prevenire le recidive che paradossalmente potrebbero avvenire anche nel giro di pochi giorni se non minuti. Quindi va spesso associato ad altri interventi per il mantenimenti del ritmo (farmacologici o ablativi).


8 Cos'è l'ablazione transcatetere

L'ablazione è un intervento per mantenere il ritmo e ridurre la possibilità di recidive che si fa sul cuore, tipicamente trans-catetere, cioè attraverso dei cateteri che si introducono per una vena. E' un intervento invasivo ma che quindi possiamo considerare per certi versi "mini-invasivo"; solitamente inoltre non richiede una anestesia totale ma basta una gestione con analgesici e sedativi. Per il mantenimento del ritmo è sicuramente la terapia più efficace che abbiamo al momento ( migliore dei farmaci) e ha rischi perioperatori abbastanza limitati. Solitamente si riserva a pazienti sintomatici in cui sia fallito un trattamento farmacologico ma si può anticipare o posticipare a seconde delle caratteristiche del caso specifico diventando prima scelta in popolazioni specifiche.


9 Le altre aritmie atriali

Dal momento che la fibrillazione atriale insorge in atri in qualche modo alterati non è raro che si associ ad altre aritmie atriali ( o sopraventricolari). In alcuni casi possono essere queste aritmie ad innescare la fibrillazione atriale e il loro riconoscimento e trattamento ablativo può essere utile a ridurre o risolvere gli episodi di fibrillazione atriale. Inoltre c'è il caso del flutter atriale che spesso si associa con la fibrillazione atriale. Questa aritmia è complessa da gestire con i farmaci ma semplice da trattare con l'ablazione ( più semplice della fibrillazione atriale) Trattare questa aritmia semplifica anche la gestione delle recidive di fibrillazione atriale.


10 Ogni individuo è diverso

E' banale ma è importante non dimenticarlo: il trattamento della fibrillazione atriale non è uguale per tutti. Quello che ha funzionato per un vostro conoscente potrebbe essere svantaggioso o non indicato per voi. E' uno degli aspetti che rende il trattamento di tale aritmia, pur molto comune, sempre interessante per il medico in quanto è realmente necessario individualizzare la gestione sul paziente; è quindi utile per il paziente da un lato capire e approfondire la propria condizione ma anche affidarsi ad un riferimento competente.