RICCIO

Il riccio, lungo circa 25 cm, ha sul dorso un mantello di aculei lunghi, rigidi e appuntiti, mentre sul ventre la pelliccia è soffice.

Ha il muso appuntito, udito e olfatto ben sviluppati, zampe corte fornite di cinque dita con unghie lunghe e robuste che usa per raschiare il terreno.

Caratteristico è il suo modo di difendersi: al minimo rumore sospetto l'animale fa un salto sulle quattro zampe per colpire con gli aculei qualsiasi cosa si trovi vicino.

Dopo di che si appallottola stretto, nascondendo capo e zampe, trasformandosi in una sfera spinosa difficilmente attaccabile.

Questa tattica risulta inefficace con i rapaci che lo afferrano con i lunghi artigli affilati e lo uccidono con il becco robusto e con le volpi, che urinando sull'animale appallottolato, lo costringono ad uscire dalla corazza, per poi finirlo mordendolo sul delicato muso. Anche il tasso è un suo nemico.

Il riccio non ha paura della vipera dai denti velenosi, perché i suoi aculei lo proteggono. Fiuta la vipera e la insegue fin dentro il suo nascondiglio. La vipera difficilmente riesce a salvarsi.

Durante il giorno si nasconde in una specie di tana fatta con foglie secche e erba.

Di notte esce alla ricerca di cibo. Guarda dappertutto, scava con le zampette e annusa nei buchi con il suo naso appuntito per scovare e mangiare insetti, vermi, lumache, rane, topi, talpe, lucertole, uova di uccelli e serpenti. E’ ghiotto di frutta e tenere piantine come l’insalata.

Il riccio non teme l’acqua, si tuffa e nuota alla ricerca di chiocciole acquatiche.

Durante l'inverno va in letargo, ma occasionalmente si sveglia ed esce dal nido fatto di foglie secche per cacciare.