CONCORSI
CONCORSI PUBBLICI
Per lavorare nelle amministrazioni pubbliche
Si definiscono amministrazioni pubbliche tutti gli enti gestiti dallo Stato, quali le regioni, le province e i comuni, ma anche le istituzioni educative, le aziende e amministrazioni ad ordinamento autonomo, le camere di commercio e tutti gli enti non economici nazionali, regionali o locali.
Le amministrazioni statali utilizzano i concorsi pubblici per soddisfare il loro bisogno di personale preparato e competente. Per ottenere un incarico all’interno della pubblica amministrazione è necessario rispondere al bando nelle modalità e nei tempi definiti e sostenere diverse prove in cui si viene valutati da una commissione esaminatrice appositamente predisposta.
Le graduatorie formatesi successivamente ai concorsi sono valide per più anni (solitamente tre) e sono un bacino di personale a cui le pubbliche amministrazioni attingono in casi di carenza d’organico.
Tutte le informazioni relative ad un concorso pubblico sono riportate nel bando e negli eventuali allegati. Il documento riportante il testo integrale viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul portale istituzionale dell’ente che organizza il concorso.
Le categorie che vengono indicate nei bandi di concorso degli enti locali hanno sostituito i livelli, e vengono adesso definite per lettera A,B,C,D.
La categoria A è la categoria base, il livello iniziale in un ente pubblico locale e non richiede diploma superiore. Si riferisce ai lavoratori con mansione manuali, uscieri ecc.
La categoria B, è di solito il livello per gli impieghi come video terminalisti, impiegati generici ecc..
Categoria C, riguarda i diplomati che svolgono mansioni più specifiche, per esempio geometri, periti, agrari ecc..
La categoria D, la più alta riguarda i funzionari per cui è necessaria la laurea.
