IL CALCIO POLACCO IN ITALIA

I calciatori polacchi si sono ritrovati senza la loro patria divorata dalla tenaglia russo-tedesca all'alba del conflitto mondiale. Cercano di riciclarsi nei campionati regionali organizzati dalle nuove autorità, spesso sfruttando le origini germaniche e rifacendo una vita, sportiva e non; quelli della zona orientale, caduta sotto il dominio sovietico, finiscono più o meno tutti in galera o al confino, come comuni prigionieri.

Nelle pause delle operazioni belliche in territorio persiano e poi egiziano, la squadra di calcio del II Corpo, molto simile a una nazionale ufficiosa, disputa regolari match contro le rappresentative di altri eserciti. Gli avversari più frequenti sono i sodali quotidiani, cioè i soldati britannici.

Inaugurazione del nuovo stadio “Unione Sportiva Potentina-Skorpion” di Potenza Picena (MC)

Il 10 Giugno del 1946 viene inaugurato a Potenza Picena il nuovo campo sportivo, voluto da un gruppo di cittadini organizzati nell’Unione Spor­tiva Potentina.

Viene realizzato grazie ai soldati polacchi del 4° Reggimento corazzato Skorpion (Pulk 4 Pancerny Skorpion) di stanza a Potenza Picena, gli stessi che il 30 Giugno del 1944 l'hanno liberata dai tedeschi e dai re­pubblichini.

Il terreno è messo a disposizione dalla famiglia Favale-Scarfiotti (l'avvocato Lodovico Scarfiotti fu fondatore insieme all’avv. Giovanni Agnelli, della FIAT di Torino, di cui è stato primo Presidente dal 1899 al 1908).