2°CORPO D'ARMATA POLACCO

"Per la nostra e la vostra libertà, noi soldati polacchi, demmo l'anima a Dio, i corpi alla terra d'Italia, alla Polonia i cuori"

Il II Corpo d’Armata polacco nasce ufficialmente in Iraq ed è attivo dal 1943 al 1947, Il suo comandante è il tenente generale Władysław Anders e durante il 1945 la sua dimensione arriva a oltre 75.000 effettivi ma la sua storia comincia molti anni prima.

L’unità è infatti soprattutto composta di oltre 120.000 soldati polacchi con le loro famiglie che sono stati deportati e rinchiusi nei campi di lavoro forzato e nelle prigioni dell’Unione Sovietica e che, prima di arrivare in Medio Oriente per l'addestramento militare condotto dagli alleati inglesi, hanno dovuto affrontare il "Sentiero della Speranza".

120.000 SOLDATI

Uomini e donne in età militare sono prima addestrati in Asia centrale, Persia, Iraq e Palestina dall'esercito britannico, per poi combattere in Egitto, Libia (Tobruk) e in Italia. I civili, tra cui 18000 bambini polacchi, furono inviati in India, Africa, Nuova Zelanda e Messico.

12.500 KM

Un incredibile viaggio da Buzuluk in Unione Sovietica a Bologna in Italia attraverso la taiga, le montagne e i deserti in Iran, Iraq, Palestina ed Egitto. Due anni di battaglie in prima linea in Italia, da Taranto in Puglia al Brennero in Tirolo.

1334 GIORNI

L'epopea di un popolo durante la seconda guerra mondiale, pieno di sfide, marce estenuanti per terra e lunghi viaggi per mare, dal primo giorno della formazione dell'esercito polacco in Unione Sovietica il 18/8/1941, fino all'ultimo giorno della guerra sul fronte italiano il 3/5/1945.

Il sito "Trail of Hope / Szlak Nadziei" (http://andersarmy.com/) raccoglie oltre 2000 testimonianze dirette

COSTITUZIONE

Con l'Operazione Barbarossa la Germania rompe l'alleanza con la Russia e la attacca. I Russi in difesa si avvicinano agli Alleati, accettano il governo polacco in esilio e la liberazione dei prigionieri polacchi nei territori dell’URSS.

Un primo incontro russo-polacco tra il Governo in esilio ed una delegazione sovietica avviene a Londra il 3 luglio 1941, seguito da un patto militare firmato il 14 agosto 1941. Con questi accordi viene concessa un’amnistia ai prigionieri e consentito loro di arruolarsi nella nuova armata che si sta costituendo sul territorio sovietico. L’amnistia rappresenta la salvezza per molti di essi.

Nasce II Corpo d’armata Polacco, il cui comando è affidato al generale Anders, scarcerato dalle prigioni sovietiche il 4 agosto 1941.


Il Generale si batte affinché pure i civili (migliaia di donne, anziani e bambini) possano lasciare i territori in cui hanno conosciuto solo torture, malattie, soprusi, fame e freddo. Molti e molte raggiungono la libertà solo in cuor proprio, morendo sfiancati e deperiti durante il lungo viaggio.

In seguito, l'Unione Sovietica rompe di nuovo ogni contatto diplomatico con il governo in esilio della Polonia a Londra e impedisce ai polacchi ancora in Russia di lasciare il paese; quindi Anders decide che le nuove reclute possono essere tratte solo dai campi di concentramento e prigionia tedeschi.

Tra marzo e luglio del 1942 inizia la grande avventura del II corpo d’Armata Polacco in Medio Oriente.

Le truppe polacche si trasferiscono in Persia, a Pahlevi e Teheran, vengono addestrate per l’esordio sul fronte di guerra. Nel marzo del 1943 proseguono la loro preparazione nel Nord dell’Iraq, dove vengono istruite sulle tecniche di guerra in montagna e, successivamente, trasferite in Palestina e in Egitto.


Il 22 luglio del 1943 il generale inglese Maitland Wilson comunica al generale Anders che la formazione del II corpo d’armata polacco entra a far parte dell’VIII Armata britannica, impegnata sul fronte italiano. Le truppe alleate sono già entrate nella penisola avanzando rapidamente senza trovare grosse resistenze, d’altronde l’Italia ha sfiduciato Mussolini in favore del maresciallo Pietro Badoglio che è prossimo a una resa e alla fine dell’alleanza con i tedeschi.

L’8 settembre, poco dopo l’annuncio dell’armistizio italiano, un primo soldato, Ferzante Gonzana del Vodice, viene assassinato, dopo aver rifiutato di consegnarsi ai tedeschi. È l’inizio della Resistenza. Si succedono centinaia di episodi in cui gli italiani mostrano un sentimento di rivalsa e indipendenza nei confronti dei tedeschi, non solo sul proprio territorio, ma anche in Grecia, nei Balcani, e in Francia.

Il coraggio dell’ ”Altra Italia” giunge alle orecchie di Anders e i suoi collaboratori che “riconoscono in quei valorosi soldati italiani gli autentici componenti di un popolo tradizionalmente legato alla Polonia d'amicizia e rispetto.”


LA STORICA AMICIZIA ITALO-POLACCA

L’Italia è una terra molto vicina ai polacchi, proprio nella penisola il Generale Dabrowski più di un secolo prima di Anders aveva combattuto al fianco degli italiani per riscattare entrambe le patrie (la Polonia è stata spartita da Russia, Prussia e Austria). Il 1797 nasce il tricolore italiano. A Reggio Emilia, nello stesso anno, viene composta la Mazurka Dabrowskiego che nel 1927 diventa l’inno nazionale polacco. Quello di Polonia e Italia è un caso unico al mondo: i due Paesi si citano a vicenda nei propri inni nazionali. Nel 2019 si sono celebrati i 100 anni delle relazioni diplomatiche fra Polonia e Italia.


LE CAMIONISTE POLACCHE

Nel II Corpo Polacco sono attive anche parecchie donne scampate alle deportazioni e alle carceri sovietiche. Operano nell’esercito come ausiliarie, non solo nelle tipiche mansioni di infermiere, vivandiere o radiotelegrafiste, ma anche come autiste e camioniste. Mogli e madri, nell’esercito si ritrovarono a lavorare circondate da uomini, a guidare da sole grossi camion, indossando divise coloniali, pantaloni da uomo. Assumono ruoli e incarichi solitamente ricoperti dagli uomini, infrangendo regole e tradizioni.