I LAGER E I GULAG

Crimini dei totalitarismi nel XX secolo: qui milioni di persone sono state deportate, condannate a violenze inaudite e lavori forzati, sterminate.

i lager NAZISTI

A partire dal 1933 Adolf Hitler istituisce i primi campi di prigionia chiamati dagli storici Konzentrationslager (campi di concentramento), utilizzati principalmente per gli avversari politici del partito nazionalsocialista.

Questi campi operano sotto il controllo delle SS, della Gestapo o del Ministero dell'Interno del Reich.

In seguito alcuni di essi sono integrati nel nuovo sistema dei campi di concentramento delle SS. Un caso particolare è quello di Dachau, attivo dal 1933 ed in servizio sino al 1945, prototipo dei successivi Lager.

I piani nazisti degli anni '30-'40 prevedono la deportazione e lo sterminio del 90% dei polacchi. Una volta annientati gli ebrei, i campi della morte costruiti in Polonia sarebbero usati contro i polacchi stessi.

Per i nazisti, la Polonia doveva essere annientata e depredata di tutti i territori e di tutte le risorse nazionali. la piccola percentuale di popolazione sopravvissuta (al massimo 2-3 milioni) sarebbe stata utilizzata come manodopera schiava al servizio dei coloni tedeschi, in aree da ripopolare con individui di razza germanica. Ogni famiglia tedesca avrebbe avuto i propri schiavi polacchi di cui disporre a piacimento




Nei lager muoiono circa 11 mln di persone.


AUSCHWITZ

Il campo di concentramento di Auschwitz è un vasto complesso di campi di concentramento e di lavoro situato nelle vicinanze della cittadina polacca di więcim (in tedesco chiamata Auschwitz), nei pressi di Cracovia.

Oltre al campo originario, durante il periodo dell'Olocausto, nascono diversi altri campi del complesso, tra cui il famigerato campo di sterminio di Birkenau, (in polacco Brzezinka), il campo di lavoro di Monowitz, (in polacco Monowice), e altri 45 sottocampi costruiti durante l'occupazione tedesca della Polonia in cui i deportati vengono utilizzati per lavorare nelle diverse industrie tedesche costruite nei dintorni.

i gulag COMUNISTI

Già dal 1600 è presente in Russia un sistema di campi di lavoro chiamato Katorga.

Vi si recludono e uccidono i criminali comuni e gli oppositori politici anti zaristi. Nel 1930 i Katorga vengono ristrutturati e ribattezzati in "Gulag". Ce ne sono due tipi principali: i campi speciali Čeka e i campi di lavoro forzato. Questi vengono eretti per varie categorie di persone considerate pericolose per lo Stato: criminali comuni, funzionari accusati di sabotaggio e malversazione, nemici politici e dissidenti, nonché ex nobili, alto borghesi e grandi proprietari terrieri.

Durante la Seconda Guerra Mondiale diminuiscono i detenuti russi dei campi di concentramento, per via della "liberazione di massa" di centinaia di migliaia di prigionieri che vengono arruolati nell'Armata Rossa e inviati direttamente al fronte.

Fra il 1940 e il 1941 circa 1.500.000 di polacchi sono deportati in Siberia nei gulag in base alla politica comunista di pulizia etnica. Di questi almeno 350.000 vengono fatti morire di fame, assiderati o per malattie. Oltre 30.000 furono barbaramente giustiziati.

Ancora dopo il 1946, vengono spediti nei gulag molti civili dei territori sovietici caduti sotto l'occupazione straniera, come pure dai territori annessi all'Unione Sovietica dopo la guerra. Non è raro per i sopravvissuti ai Lager nazisti essere trasportati direttamente a quelli sovietici. Nel secondo dopoguerra infatti una significativa parte dei reclusi è costituita da tedeschi, finlandesi, careliani, romeni, estoni, lettoni, lituani e altri prigionieri di guerra appartenenti a paesi occupati dall'Armata Rossa.

IN 125 GULAG muoiono OLTRE 15 milioni di persone.


KATYŃ

La foresta di Katyn è nota per un massacro ad opera della NKVD nel luogo in cui vengono uccisi 4.443 uomini. Quando Stalin ordina l'esecuzione, precisa che i condannati a morte dovranno credere fino all’ultimo istante che stanno per essere liberati.

La maggior parte sono ufficiali polacchi di riserva, tra cui diversi leader politici, funzionari governativi ed intellettuali. Il massacro di Katyn è oggigiorno tragicamente associato alla sistematica esecuzione di 21.768 cittadini polacchi.

Ufficiali e soldati imprigionati in diversi gulag sono portati nella foresta di Katyn, per essere uccisi senza sosta, giorno e notte, con un colpo di pistola alla nuca. Ne muoiono 300 al giorno, alcuni nella prigione, altri direttamente sul bordo delle fosse comuni appena scavate. Il giorno 1° Maggio, festa dei lavoratori, viene effettuata una pausa.

Quaranta agenti del NKVD, in sei settimane, ammazzano 25000 persone con un colpo di pistola alla nuca. Con pistole tedesche, Walter calibro 7.65. Le uniche in grado di sopportare un tale ritmo. Con un ordine top secret del 26 ottobre 1940, il capo dell'NKVD Beria ricompensa i suoi 40 boia con un mese di stipendio extra. Un fatto pressoché unico nella storia dell’URSS.

L’orrore sovietico non si ferma: Stalin, Chrušcëv e Beria ordinano immediatamente la deportazione nei gulag dei familiari dei 22000 ufficiali polacchi assassinati. In sole due notti 65000 persone sono arrestate e deportate. I comunisti cancellano le tracce della strage e si sbarazzano di altri polacchi considerati non sovietizzabili.


LA REAZIONE DI ANDERS

Quando si decide di costituire il 2° Corpo Polacco mancano gli ufficiali in precedenza catturati dai sovietici; di essi ne affluiscono soltanto 448. Dove sono gli altri? Il generale Anders chiede immediatamente spiegazioni alle Autorità di Mosca, le quali tergiversano con toni vaghi. Soltanto nell’aprile del 1943, in un bosco vicino alla località di Katyn vengono ritrovati nelle fosse comuni i corpi di alcune migliaia di ufficiali, fucilati dai reparti speciali del NKVD. L’astio per l’ennesimo affronto porta Anders a trasferire le truppe fuori dai confini dell’URSS, al fine di allontanarsi dal controllo delle Autorità sovietiche e dal freddo.