Siamo ormai a 3 mesi e mezzo dall’alluvione del 16-17 maggio e come da segnalazioni di numerosi cittadini la situazione dei corsi d’acqua del territorio forlivese si appalesa assai compromessa e non pare sia stata eseguita la pulizia, neppure ordinaria, dell’alveo del fiume Montone e degli altri corsi d’acqua del territorio comunale.
Siamo a richiedere, quindi, interventi urgenti per la pulizia dei fiumi Montone e Ronco/Bidente, poiché, a differenza di quanto è stato effettuato sul fiume Lamone, a Forlì le attività di ripristino e manutenzione sembrano andare molto più a rilento.
Sia sul fiume Ronco/Bidente, ma ancora di più sul fiume Montone gli alvei risultano meno profondi rispetto alla situazione ante 16 maggio a cagione dei detriti riportati dalle acque e pieni di piante ed alberature. Lungo il fiume Montone, a ridosso dei ponti di Schiavonia, della Ferrovia e del Braldo, un’enorme quantità di tronchi divelti e rami fanno da diga al percorso dell’acqua, creando in tal modo una grave fonte di pericolo. Inoltre l’avvenuto rifacimento degli argini al livello precedente effettuato con terra di riporto, come riferito dall’Ufficio territoriale sicurezza territoriale e protezione civile nella seduta della Commissione Speciale Consiliare di indagine e studio sull’emergenza alluvione (tenutasi presso il Comune di Forlì Martedì 24 agosto u.s.), non pare garantire neppure il livello di sicurezza idraulica precedente ai fatti alluvionali, mentre i progetti di rafforzamento del punto in cui è avvenuta la rottura dell’argine del fiume Montone, all’altezza del quartiere Romiti (via Martiri delle Foibe), ritenuti necessari e da effettuarsi con massi ciclopici e successivamente con interventi definitivi, pare necessitino di tempi lunghi (non prima della prossima primavera ha affermato il Dr. Fausto Pardolesi in sede di Commissione Speciale in Comune), purtroppo incompatibili con l’attuale situazione emergenziale. È opportuno, all’opposto, trovare le risorse per accelerare la messa in sicurezza del territorio.
In prossimità di chiuse rotte e/o obsolete, già segnalate come “pericolose” anche in anni passati (vedi paratia Rio San Lazzaro, Fontana 2 dei Romiti) è necessaria la collaborazione sinergica di tutti gli enti di competenza per ridurre le criticità dalle stesse riportate in modo assai evidente.
Infine, si segnala che la pulizia straordinaria deve essere eseguita anche in canali e fossati e più segnatamente in tutti i percorsi idraulici del territorio.
Ci auguriamo che gli enti preposti, con spirito di collaborazione, possano accelerare al massimo i lavori che sembrano procedere con troppa lentezza per evitare che con l’arrivo dell’autunno si presentino i soliti problemi già evidenziati da tempo dai cittadini in tante occasioni anche con petizioni e raccolte di firme, nonché che la cattiva manutenzione possa creare nuovi episodi alluvionali con conseguenti ulteriori danni per i quali ci si vedrà costretti a domandare il risarcimento.
Avv. Alessandra Bucchi, Presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì
28/08/2023