Castrezzone di Muscoline (Brescia), 9 dicembre 1955
Khulna (Bangladesh), 7 maggio 2021
E' con grande dolore che apprendiamo della morte improvvisa di Riccardo Tobanelli, padre saveriano missionario in Bangladesh, un uomo straordinario che alcuni di noi hanno avuto il privilegio di incontrare e rimanerne estasiati.
Estasiati dalla sua semplicità disarmante, dal calore familiare che ti avvolge quando entri in un suo centro dove raccoglie i bambini di strada (tokai) del Bangladesh.
"Io l'ho conosciuto a Khulna nel 2003 e... sarei volentieri rimasto là, dimenticandomi di avere una famiglia in Italia, tanta era la serenità, il calore umano, la gioia che si sperimentava in quei luoghi ed in mezzo a quei bambini che ti davano e chiedevano tutto, rubandoti il cuore (Daniele)."
I Tokai sono i bambini di strada del Bangladesh, bambini abbandonati dalle famiglie per svariati motivi, che per sopravvivere raccolgono rifiuti che poi rivendono per potersi comprare un pasto. Tokai in lingua bengalese vuol proprio dire raccoglitore di rifiuti. Sono bambini che vivono e dormono per strada; bambini sottoposti a violenze e soprusi di ogni tipo, costretti a vivere in un girone infernale loro malgrado.Vivono nell'immondizia e come tale sono considerati dalla società. Il problema è enorme, inimmaginabile. L'unica soluzione è che qualcuno tenda loro una mano...
In questo video del 2015 padre Riccardo si racconta e ci racconta dei suoi "Bambini di Strada" e di come ha affrontato vari aspetti del "problema" che dagli anni '90, in un crescendo senza interruzione, interessa sempre più famiglie che si sfasciano, lasciando i più deboli abbandonati a se stessi (solo nella capitale Dhaka se ne contano più di 200.000).
Questi sono i Tokai, non orfani, ma soli perché rifiutati dalla cerchia familiare incapace di accudirli e proteggerli.
In padre Riccardo hanno trovato un papà e nei suoi collaboratori, anch'essi ex Tokai ora più adulti, una famiglia.
Ora, scomparso Riccardo, sta a noi "nonni" o "zii" d'Eurpoa continuare a sostenere quella fragile famiglia che dal 1994 tenta faticosamente di riscattarsi e riconquistare il giusto posto nella società e la dignità che è diritto di ogni famiglia del mondo.
Se l'opera di padre Riccardo vi ha "emozionato" come è successo a noi... fate un'offerta e sostenete i centri da lui creati. Avrete il grazie di tanti bambini che chiedono solo una cosa: "essere amati come desidera ogni persona al mondo"
Se pensate che "poter essere nonni, zii, genitori di questi bambini soli al mondo" sia nelle corde del vostro cuore, prendete l'impegno di sostenerli con un versamento mensile "ricorrente".
Non è qualcosa di impossibile, qualsiasi sia il vostro reddito. Bastano 10 Euro al mese.
Ma il vero regalo che potete fare a quei bambini, padre Riccardo l'ha ripetuto più e più volte, è:
"andare in Bangladesh a trovarli, abbracciarli, giocare con loro, coccolarli, accoglierli con amore, esserci
Sarà il regalo più grande che POTRETE FARVI...
si, un regalo che farete a voi stessi perché, credeteci, quei bambini vi renderanno il CENTUPLO