Il latino è una lingua flessiva: ogni parola ha una declinazione che presenta sei casi.
I casi esprimono la funzione logica e sintattica della parola nella frase.
- Nominativo: serve a esprimere il soggetto e tutti i termini che ad esso si collegano (attributi, apposizioni, nomi del predicato, predicativo del soggetto)
o Es: Cicerone, grande oratore, fu un politico influente.
- Genitivo: esprime la funzione dello specificare e determinare, esprime il complemento di specificazione, cioè un’espressione introdotta dalla preposizione italiana di, del, dello/a.
o Es: l’albero della palma.
- Dativo: esprime la funzione del destinare, il complemento di termine
o Ho dato un libro a tuo fratello
- Accusativo: è il caso del complemento oggetto e di tutti i termini che ad esso si riferiscono (attributo, apposizione del complemento oggetto, complemento predicativo dell’oggetto).
o Es: io amo il mio paese
- Vocativo: è il caso del complemento di vocazione, normalmente uguale al nominativo.
o Es: O Livia, che cosa hai fatto!
- Ablativo: si esprimono con l’ablativo la maggior parte dei complementi, tra cui quello di mezzo, causa, origine, ecc.
o Es: Ho tagliato la mela con un coltello.
Le parole, in quanto al genere, possono essere: maschili, femminili, neutre (di solito sono neutri i termini che indicano oggetti privi di caratterizzazione sessuale). In quanto al numero possono essere singolari o plurali.
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