61 La proposizione finale
•È una subordinata circostanziale che indica il fine, lo scopo a cui tende l’azione enunciata nella principale
•In italiano può presentarsi:
–In forma esplicita, introdotta dalle congiunzioni “perché”, “affinché”,seguite dal verbo al congiuntivo
–In forma implicita, introdotta dalle preposizioni “per”, “a”, seguite dall'infinito
In latino è introdotta dalla congiunzione ut (informa affermativa) e dalla congiunzione ne (informa negativa) seguite da:
–Congiuntivo presente se il verbo della reggente è un tempo principale (presente o futuro)
–Congiuntivo imperfetto se il verbo della reggente è un tempo storico (imperfetto, perfetto, piuccheperfetto)
•In forma implicita può essere espressa con il participio futuro (indica imminenza di un azione o intenzione)
•Si può trovare con il supino attivo dopo un verbo di movimento
•Cives pugnant ut patria salva sit (i cittadini combattono perché la patria si salva)
•Tacebo ne ingrata dicam (tacerò per non dire cose ingrate)
•Cives pugnabant ut patria salva esset (i cittadini combattevano perché la patria fosse salva)
•Tacebo ne ingrata dicerem (tacqui per non dire cose sgradite)
•Legati ad Cesarem venerunt pacem petiruri (gli ambasciatori giunsero da Cesare per chiedere la pace)
•Legati ad Cesarem venerunt pacem petitum
•Una finale positiva e una negativa sono coordinate dalla congiunzione neque;
•due finali negative sono coordinate dalla congiunzione neve o neu.