Acero di Monte

11°ALBERO: ACERO DI MONTE

Piantumato il 19 Ottobre 2023 a  Cuneo, presso il torrente Stura, al termine della giornata di sensibilizzazione Plasticfree nelle scuole che ha coinvolto gli istituti superiori di Cuneo: Magistrali E. De Amicis,  I.T.C. Bonelli e Tecnico Agrario Virginio Donadio.


L'ALBERO

L’acero di monte è il più comune tra gli aceri presenti nel parco. Ha grandi foglie palmate, dal picciolo molto lungo, che in autunno diventano gialle e frutti alati, le samare, che i bambini si divertono a gettare in aria per vederle piroettare su se stesse. La corteccia è grigia rossastra, inizialmente liscia, poi forma placche che si staccano facilmente.

E’ un albero di pregio, molto longevo, che viene utilizzato anche nei parchi e nei grandi giardini a scopo ornamentale.

Il nome italiano, acero di monte, richiama il fatto che da noi questa pianta è particolarmente comune in montagna. Il nome latino “pseudoplatanus” ci ricorda che le sue foglie assomigliano a quelle del platano.

I fiori sono riuniti in pannocchie pendule, che sbocciano a maggio. Sono ricchi di nettare e richiamano le api.

La foglia è grande, palmata con 5 lobi dentati e picciolo molto lungo.

I frutti degli aceri sono chiamati samare, frutti non polposi che hanno una protuberanza a forma di ala, in questo caso attaccati a due a due (disamara).


PROPRIETA' TERAPEUTICHE

Lo sciroppo d’acero è un prodotto naturale ricco di nutrienti essenziali: contiene sali minerali,  vitamine (soprattutto B1 e B2),  acido malico e grazie ai ben 24 diversi antiossidanti presenti è un’arma naturale contro l’invecchiamento cellulare riducendo  i radicali liberi. La forza antiossidante dello sciroppo d’acero è simile a quella delle mele rosse Gala, dei broccoli o delle banane. Una porzione di ¼ di sciroppo d’acero contiene tanti antiossidanti quanto in un pomodoro crudo, fornendo tra il 10 e il 38% della dose giornaliera raccomandata. 

Grazie ai suoi effetti energizzanti e remineralizzanti, lo sciroppo d’acero può essere utilizzato da chi fa sport al pari di un integratore: diluito con acqua aiuta a immagazzinare energia prima dell’allenamento, a reintegrare i sali minerali persi durante lo sforzo e a velocizzare il recupero dopo l’allenamento. 

I polifenoli contenuti nello sciroppo d’acero svolgono un’azione antiossidante ma anche anti-infiammatoria: lo sciroppo d’acero può essere utile nel caso di alcune malattie di tipo infiammatorio come l’artrite, le infiammazioni intestinali o le malattie cardiache. Inoltre è utile per la pelle: è dimostrato che riduce le infiammazioni, allevia le scottature e reidrata l’epidermide. Prova ad esempio a realizzare una maschera con yogurt, sciroppo d’acero, fiocchi d’avena e miele in parti uguali. Applicala sulla pelle per ottenere una perfetta reidratazione e al tempo stesso ridurre la carica batterica superficiale ed eventuali irritazioni. 

SPIRITO DELL'ALBERO


Nelle varie culture la foglia di acero rappresenta significati differenti:

Nella cultura cinese simboleggia nobiltà, dignità, autorità riconosciuta.

Nella cultura celtica simboleggia indipendenza di pensiero, libertà e ricerca di nuove esperienze.

• Nella cultura giapponese simboleggia gli amanti, l’autunno, il tempo che passa e quindi l’ineluttabilità del cambiamento e del rinnovamento. Nei giardini zen: le foglie di questa pianta non vanno mai raccolte prima che l’ultima non sia caduta perché il ciclo della vita e delle stagioni è sacro e non va interrotto.

L’Acero è parte integrante e imprescindibile della cultura contadina. Grazie ai suoi colori giallo-ambrato ha segnalato per millenni il cambio di stagione. La foglia d’ Acero infatti, simboleggia la stagione autunnale. Una leggenda giapponese racconta che gli aristocratici nipponici aspettassero l’autunno per ritrovarsi sotto gli Aceri giapponesi, per suonare, cantare o recitare poesie d’amore, cercando ispirazione nelle foglie rosse. Nel tempo questa usanza popolare si è profondamente consolidata. Oggi questo mito è ancora inalterato e immutato.

Tra tutti gli alberi, gli aceri sono quelli che mostrano il modo più evidente l’influenza del pianeta Giove. Prendono possesso dello spazio circostante, espandendosi in tutte le direzioni.
-I rami più giovani della chioma possono biforcarsi numerose volte, creando un numero sempre maggiore di punti di contatto con il mondo esterno.

-Le inflorescenze sono particolarmente protese verso le aree più esterne della chioma (anche se sono orientate verso l’interno).

-Le foglie non sono strette come quelle del salice, o piccole come nella betulla, ma ampie e grandi, e tendono a puntare verso i punti cardinali.

-I semi sono “nudi”, non sono chiusi in un duro guscio, e sono alati. Quando fluttuano nell’aria, girando su se stessi, possono andare in qualsiasi direzione.


Perciò la forma fisica dell’acero rivela un’apertura positiva a imparare e a ricevere dall’universo, il più vasto sé.